SE LANDINI VUOLE GESTIRE IL SUO “MOVIMENTO” COME HA FATTO CON LA FIOM, STIAMO FRESCHI! CON LUI IL SINDACATO METALMECCANICI HA PERSO 12 MILA TESSERE IN 4 ANNI - IN COMPENSO SONO AUMENTATI GLI STIPENDI DELL’APPARATO

Stefano Sansonetti per “il Giornale”

Matteo Renzi davanti ad una foto di Maurizio Landini, Matteo Renzi davanti ad una foto di Maurizio Landini,

 

Dalle parti dell’entourage di Maurizio Landini, in questi giorni, la preoccupazione sta prendendo sempre più corpo. Ci si aggrappa alla speranza che “Coalizione sociale”, la nuova avventura più o meno politica lanciata dal leader della Fiom, non si riveli quel fallimento che invece negli ultimi anni ha coinvolto il sindacato dei metalmeccanici legato alla Cgil.

 

Bilanci alla mano, infatti, basta qualche dato per capire cosa è successo alla federazione da quando Landini, nel giugno del 2010, ne ha preso le redini. Il risultato più impressionante è che in quattro anni la Fiom ha perso per strada quasi 12 mila tessere. Una débâcle in piena regola, che dà ancora più nell’occhio se si analizza la serie storica. Dall’ultimo bilancio consuntivo approvato dalla Fiom, risalente al 2013, si apprende che il sindacato di Landini ha chiuso con 351.663 iscritti.

felpa fiom landinifelpa fiom landini

 

Lo stesso documento contabile non esita a dire che il conto è di 5.313 iscritti in meno rispetto al 2012. Ora, se si prende il bilancio consuntivo relativo a quest’ultimo anno si può realizzare che già quell’esercizio si era chiuso con 1.752 iscritti in meno rispetto al 2011. Negli ultimi tre anni disponibili, quindi, la sequenza è stata questa: 358.728 iscritti nel 2011, 356.976 nel 2012, 351.663 nel 2014. In totale fa 7.065 tessere in meno nel triennio in base ai bilanci reperibili della Federazione di Landini.

 

Bisogna invece far riferimento a comunicazioni ancora più risalenti nel tempo per constatare come nel 2009, ultimo anno prima che Landini salisse in sella, il conto degli iscritti fosse arrivato a 363.507, in aumento rispetto ai 358.853 del 2008. Ma si è trattato dell’ultimo incremento fatto registrare dalle tessere dei metalmeccanici. Con l’arrivo dell’attuale ispiratore di “Coalizione sociale”, nel giugno del 2010, si comincia con la discesa, visto che lo stesso anno si chiude con 362.667 iscritti.

felpa fiom camusso landinifelpa fiom camusso landini

 

Facendo l’ultimo calcolo, ecco il dato per certi aspetti choc. Landini arriva alla Fiom con un capitale di 363.507 tessere di fine 2009. Nel 2010 prende il timone. A fine 2013 il loro numero risulta crollato a 351.663. Il salasso è di 11.844 iscritti persi per strada in quattro anni. Una botta davvero pazzesca, che i documenti Fiom tendono a ricollegare alla crisi e alla chiusura di tante aziende.

 

Spiegazione che coglie una parte di verità, ma certo non attutisce un’emorragia di tessere su cui in ambienti Fiom si sta da tempo svolgendo un’ampia riflessione (e chissà che nel 2014 il trend non sia peggiorato). Anche perché la situazione di liquidità della Federazione, come spiegano tutte le relazioni recenti, è alquanto traballante.

 

Da precisare che il sindacato a dicembre 2014 ha approvato il bilancio di previsione 2015 e il consuntivo del 2013. Bisognerà aspettare ancora un po’, quindi, per avere il consuntivo 2014. Sta di fatto che le contribuzioni alla Fiom nazionale, nel 2012 e nel 2013, si sono tenute intorno ai 3 milioni e 200 mila euro.

felpa fiom  landinifelpa fiom landini

 

Ma le previsioni per il 2015 danno il dato in discesa a 3 milioni. E così il totale delle entrate rischia di scendere dai 3 milioni e 686 mila euro del 2012 ai poco più di 3 milioni previsti per il 2015 (anche se occorrerà aspettare i dati consuntivi per un confronto omogeneo).

 

Landini ha chiuso gli ultimi tre esercizi con un leggero avanzo, grazie a un contenimento dei costi a cui però sono sfuggiti gli stipendi degli apparati della Fiom. Le retribuzioni sono passate dai 981 mila euro del 2012 a 1 milione e 116 mila euro del 2013. E la previsione 2015 parla di 1 milioni e 215 mila. Insomma, chissà che Landini non abbia fondato il suo nuovo movimento anche per sfuggire al fallimento degli ultimi anni in Fiom. 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…