giorgia meloni accise benzina

VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT – GIORGIA MELONI OGGI HA DETTO DI NON AVER MAI PROMESSO NELL’ULTIMA CAMPAGNA ELETTORALE CHE AVREBBE TAGLIATO LE ACCISE SULLA BENZINA. È DAVVERO COSÌ? MANCO PER NIENTE: BASTA SFOGLIARE IL PROGRAMMA ELETTORALE DI FRATELLI D’ITALIA! AL CAPITOLO 17, QUELLO DEDICATO A “ENERGIA PULITA, SICURA E A COSTI SOSTENIBILI”, TRA LE MISURE ANNUNCIATE, SI PUÒ ANCHE LEGGERE “STERILIZZAZIONE DELLE ENTRATE DELLO STATO DA IMPOSTE SU ENERGIA E CARBURANTI E AUTOMATICA RIDUZIONE DI IVA E ACCISE” - LA DUCETTA SI DIFENDE: "ERA TRA I PUNTI DEL PROGRAMMA, MA SOLO NEL CASO DI MAGGIORI ENTRATE. E NOI NON AVEVAMO MAGGIORI ENTRATE"

 

 

 

IL TAGLIO DELLE ACCISE NEL PROGRAMMA DI FRATELLI DITALIA

MELONI,TAGLIO ACCISE NEL PROGRAMMA?MA SOLO CON PIÙ ENTRATE

(ANSA) -  "L'opposizione fa notare che nel programma di FdI c'era, tra i punti, una voce sulla sterilizzazione delle entrate dello Stato su energia e carburanti, con un'automatica "riduzione di Iva e accise". Significa che se hai maggiori entrare dall'aumento dei prezzi del carburante le utilizzi per abbassare le tasse.

 

Ma noi non avevamo maggiori entrate,ovviamente.Quindi si tratta di un impegno molto diverso dal "taglieremo le accise". Obiettivo che continuiamo a condividere e sul quale lavoreremo, ma impegno che nell'attuale contesto non potevamo prenderci".Lo scrive Meloni in un suo commento su Fb alla sua ultima puntata degli Appunti

 

MEME DI AZIONE SUL CARO BENZINA E GIORGIA MELONI

MELONI: "IN CAMPAGNA ELETTORALE NON HO PROMESSO IL TAGLIO DELLE ACCISE". MA È FALSO

A. Falla per www.today.it

 

“Punto primo, io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina perché sapevo qual era la situazione davanti alla quale mi sarei trovata".

 

Spiegando le mosse del governo per contrastare il caro-carburanti, la premier Giorgia Meloni ha voluto precisare come il taglio delle accise non fosse mai stata una proposta manifestata prima delle ultime elezioni e anzi, ha voluto rivendicare la scelta di spalmare i fondi necessari per la "scure" sulle accise su altri provvedimenti volti ad "aiutare chi ha un salario basso, le famiglie, chi non poteva pagare le bollette, chi non riesce a fare la spesa o non ha un lavoro".

 

Al di là delle difficoltà economiche legate ad un drastico taglio delle accise, sta facendo discutere proprio la presenza di questa misura tra le proposte contenute nel programma elettorale di Fratelli d'Italia.

 

Meloni e il taglio delle accise

il video del 2019 di giorgia meloni sulle accise 2

Nel suo appuntamento social, gli "Appunti di Giorgia", la premier ha approfondito il discorso sulle accise, suo grande cavallo di battaglia quando si trovava all'opposizione, come testimoniato da un video del 2019 tornato virale sui social negli ultimi giorni, in cui la leader di Fratelli d'Italia spiegava quanto del prezzo pagato per fare benzina finiva nelle tasche dello Stato: "Gira da più parti un video del 2019 in cui io, facendo benzina con la mia auto, parlavo della necessità di tagliare le accise.

 

giorgia meloni gli appunti di giorgia 10

Si è detto 'la Meloni è incoerente, vi ha detto cose in campagna elettorale poi al governo non le ha fatte'. Ora non è un caso che quel video sia del 2019 e non dell'ultima campagna elettorale, perché -capiamoci- sono ancora convinta sia giusto tagliare le accise sulla benzina, ma non sfuggirà che da qui al 2019 il mondo è cambiato e, purtroppo, stiamo affrontando una situazione emergenziale che ci sta imponendo di fare alcune scelte".

 

La misura nel programma elettorale FdI

il video del 2019 di giorgia meloni sulle accise 6

Certo, dal 2019 ad oggi il mondo è cambiato, ma dalle ultime elezioni è passato soltanto qualche mese e in pochi si sono fatti sfuggire la discrepanza tra le parole della Meloni e quanto scritto nel programma elettorale di Fratelli d'Italia. Al capitolo 17 del programma, quello dedicato a "Energia pulita, sicura e a costi sostenibili", vengono illustrati diversi interventi relativi all'energia elettrica e al gas, oltre che al contrasto alle speculazioni e al sostegno per famiglie e imprese contro il caro-bollette. Tra le misure campeggia una frase che lascia poco spazio alle interpretazioni: "Sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise".

 

giorgia meloni gli appunti di giorgia 3

M5s e Pd all'attacco

Una "contraddizione" sottolineata anche da Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera M5S: "È incredibile che Giorgia Meloni dica di non avere mai promesso il taglio delle accise in campagna elettorale. Nel programma del suo partito, che in teoria dovrebbe aver letto, è scritto testualmente che una volta al governo si sarebbe impegnato per la 'sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di iva e accise'. Ora si rimangia tutto, incrocia le dita e spera in una sorta di amnesia collettiva".

 

"Questo esecutivo continua a rinnegare sé stesso - aggiunge - ed è ormai vittima di un trasformismo che sta assumendo forme e contenuti ridicoli. Dopo le inversioni a U sul Mes, sulle trivelle e su tante altre cose, ora arriva anche quella sulla benzina con cui hanno ingannato milioni di elettori. Il governo è ormai nel caos, l’unica memoria che gli resta è per i favori ai colletti bianchi, gli evasori e i corrotti".

 

giorgia meloni gli appunti di giorgia 2

Una "linea dura", come quella della deputata democratica Chiara Gribaudo, vice presidente della commissione Lavoro: "Non tagliare le accise era una vergogna quando stava all’opposizione. Ora che è al governo tagliarle è una speranza legata alle compatibilità economiche. La giravolta di Giorgia Meloni non può sfuggire, ma nessuno si azzardi ad accusarla di incoerenza. I populisti son fatti così". Un dietrofront destinato a far discutere. Da un lato la Meloni potrebbe non aver mai usato l'argomento durante l'ultima campagna elettorale, ma il fatto che la misura sia presente nel programma del suo partito rimane un fatto inconfutabile. D'altronde, scripta manent...

giorgia meloni gli appunti di giorgia 5giorgia meloni gli appunti di giorgia 1

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...