IL GIORNALE MEDICO “THE LANCET” CONFERMA: “ARAFAT FU UCCISO DAL POLONIO” - PERCHE’ È STATO FATTO FUORI IL LEADER DELL’OLP? E DA CHI?

Fabio Scuto per "la Repubblica"

I sostenitori della uccisione di Yasser Arafat hanno trovato un inatteso alleato in
The Lancet, uno dei più autorevoli giornali medici del mondo, che ha avvalorato la possibilità che il presidente palestinese sia stato avvelenato con il polonio 210, una sostanza radioattiva già usata per uccidere ex spie russe in Inghilterra. Le rivelazioni di
Lancet aggiungono un altro tassello a uno dei grandi misteri del Medio Oriente: chi avvelenò il vecchio e già malato Arafat?

Come arrivò il veleno fino al vassoio della sua cena la sera del 12 ottobre 2004? I servizi segreti israeliani - il Mossad, l'Aman e lo Shin Bet - hanno sempre negato ogni coinvolgimento, invocando anche una promessa fatta dall'allora premier Ariel Sharon a Bill Clinton di «non attentare all'incolumità di Arafat». E il fondatore dell'Olp aveva molti nemici, anche fra i "fratelli arabi".

La ricerca degli esperti di Lancet, otto clinici di fama mondiale, conferma che sono stati trovati alti livelli di polonio nelle macchie di sangue, urina e saliva sui vestiti e sullo spazzolino da denti di Arafat, a livelli tali da poter essere indicato come causa del decesso e i sintomi della "malattia" compatibili con l'avvelenamento radioattivo. Secondo i medici stranieri che accorrevano al suo capezzale dalla Tunisia, dall'Egitto e dalla Giordania l'anziano raìs soffriva invece solo di una forte influenza.

Ma quando le tv inquadrarono quell'uomo dal volto scavato, debole, magrissimo che saliva su un elicottero giordano per andare a farsi curare in Francia, fu chiaro a tutti che non era un malanno di stagione. Morì l'11 novembre 2004 a 75 anni, di una malattia a cui i 50 medici francesi che hanno avuto in cura il paziente Etienne Louvet - con questo nome Arafat entrò nell'ospedale militare di Percy - non hanno saputo dare una risposta chiara.

Nelle 100 pagine di relazione medica però fra i molti test a cui fu sottoposto Arafat a Parigi non compare quello per il polonio. Il leader dei palestinesi fu poi seppellito nel Mausoleo di Ramallah senza che venisse eseguita l'autopsia (eventualità rara tra i fedeli islamici). Poi nel luglio scorso da Al Jazeera le prime rivelazioni sul polonio ritrovato sugli effetti personali di Arafat, dopo delle analisi eseguite da un blasonato Istituto svizzero (la cui veridicità nelle ricerche è oggi confermata da Lancet).

E per far luce sulle cause che hanno portato al suo decesso, su richiesta della moglie Suha, la salma dell'ex presidente palestinese è stata riesumata il 27 novembre dell'anno scorso da parte di esperti forensi svizzeri, francesi e russi. I risultati di questa indagine sui campioni prelevati della salma sono attesi a breve.

Arafat mangiava pochissimo e non consumava il cibo della mensa nella Muqata. Una volta al giorno i suoi bodyguard andavano in un popolare ristorante di Ramallah a prendere il solo pasto che consumava durante la giornata. Molti leader arabi, anche adesso, hanno nella loro cerchia di sicurezza "l'assaggiatore" per cibi e bevande, ma non Arafat. Il polonio-210 era probabilmente contenuto - dice una fonte dell'intelligence palestinese a
Repubblica- nel kebab o nella frutta che Arafat mangiò la sera del 12 ottobre 2004.

I servizi segreti palestinesi hanno sempre sposato la tesi dell'avvelenamento attraverso gli alimenti o l'acqua. Il generale Tawfik Tirawi - ex capo dei servizi segreti
a capo del team che indaga - ne è «sempre stato certo». Adesso partirà un'inchiesta interna "senza guanti" che è un po' come il giorno della resa dei conti per Fatah.

«Qui a Ramallah la gente ha sempre pensato che sono stati gli israeliani a uccidere Arafat, e se non con il polonio con qualcos'altro », spiega ancora lo 007 palestinese, «c'è però un problema più profondo racchiuso in questo mistero. Gli israeliani non potevano raggiungere Arafat direttamente dentro la Muqata dove era assediato; qualcuno dall'interno deve averli aiutati, lo abbiamo sempre saputo. Adesso la caccia ai quei traditori è ufficialmente aperta».

 

Gianni Agnelli tra Arafat e Shimon Peres israele02 arafat1 papa arafat lapresseisrael 05 arafatcrysuha arafatArafat

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

“QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…