IL NEO-MINISTRO DELLA CULTURA GIULI VUOLE “BEATROCE” VENEZI COME SOVRINTENDENTE DEL TEATRO MASSIMO DI PALERMO, MA IL DUPLEX SCHIFANI-MICCICHÈ SI OPPONE – LA "BACCHETTA NERA", CARA ALLA MELONI, È CONSULENTE DEL MINISTERO, SCELTA DA SANGIULIANO CON UNA RETRIBUZIONE DI 30MILA EURO ANNUI – LA SETTIMANA SCORSA HA INCONTRATO GIULI, CHE VUOLE CONFERMARLE ANCHE L’INCARICO DI CONSIGLIERA PER LA MUSICA – “IL FATTO”: “VENEZI È PRESENTE SU TUTTE LE RUOTE. SE NON SARÀ PALERMO, C’È L’IPOTESI DEL TEATRO LA FENICE A VENEZIA”
Thomas Mackinson e Vanessa Ricciardi per “il Fatto quotidiano” - Estratti
alessandro giuli - festival di venezia
Fino a due settimane fa giurava di no, ma tutto ruota intorno a lei, Beatrice Venezi, “il direttore” al maschile, come si fa chiamare.
La prima battaglia del nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, si combatte in Sicilia ed è perché diventi sovrintendente del Teatro Massimo o direttrice musicale accanto a un nome gradito ai Fratelli d’italia.
Palermo resiste, tra raccolte di firme e prese di posizione del sindaco, Roberto Lagalla, e del presidente della Regione, Renato Schifani.
Con l’ex ministro Gennaro Sangiuliano la partita sembrava chiusa, lui stesso era “sceso” nell’isola per risolvere a metà agosto. L’accordo prevedeva la conferma del sovrintendente uscente, Marco Betta, e Venezi direttrice musicale. Dopo l’affaire Sangiuliano, a questo giornale, il 12 settembre Venezi negava: “Sa che mi ha strappato un sorriso? Non c’è stata, né ci sarà alcuna nomina a sovrintendente o a direttore artistico”. E si schermiva: “Per svolgere bene il suo lavoro, deve essere presente in teatro” e “io non ho mai neppure pensato di modificare la mia vita professionale”.
Ma Giuli, a Palermo una settimana fa, ha riaperto tutto: “Ci saranno delle buone notizie”, e “quando si parla di Teatro Massimo si parla di cose belle. Arriveranno relativamente a breve. Non posso fare nomi”. Il presidente della Regione, Renato Schifani, lo stesso giorno ha risposto: “Non ci sono né potranno esserci nomi calati dall’alto per il sovrintendente”.
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In attesa che Giuli si esprima, una cosa è certa: “il direttore Venezi”, non ha risentito degli strali della quasi consulente di Sangiuliano Maria Rosaria Boccia. La settimana scorsa, a quanto riferito al Fatto da una fonte vicina alla materia, ha incontrato Giuli, che vuole confermarle anche l’incarico di consigliera per la musica: “Venezi è presente su tutte le ruote. Se non sarà Palermo, c’è anche l’ipotesi del teatro La Fenice a Venezia”.
alessandro giuli - festival di venezia RENATO SCHIFANI E GIORGIA MELONI - G7 AGRICOLTURA ORTIGIA
beatrice venezi concerto g7 pompeibeatrice venezi concerto g7 pompei