giuseppe conte beppe grillo

“NEL MOMENTO IN CUI NON FOSSI PIÙ UTILE AL PROGETTO, MI FAREI DA PARTE” - GIUSEPPE CONTE FA MEA CULPA DOPO IL FLOP ALLE EUROPEE DEL MOVIMENTO CINQUESTELLE INCHIODATO ALLA “PERCENTUALE LIDL” DI 9,99%: MI ASSUMO TUTTA LA RESPONSABILITÀ DEL RISULTATO. LA REGOLA DEI DUE MANDATI? SE NE DISCUTERÀ IN ASSEMBLEA. CONFIDO SOLO CHE NESSUNO ASSUMA QUESTO TEMA COME IL CAPRO ESPIATORIO DELLE SCONFITTE ELETTORALI O COME IL TALISMANO DELLA NOSTRA ESISTENZA” - L’IDEA DI GRILLO: PUNTARE A UNA SORTA DI CORDONE ATTORNO A PEPPINIELLO APPULO RIPORTANDO IL M5S A ESSERE NON PIÙ SOLO IL PARTITO DI CONTE…

1 - CONTE: LA SCONFITTA È COLPA MIA MA RIMANGO LEADER

BEPPE GRILLO PRIMA DELL INCONTRO CON GIUSEPPE CONTE ALL HOTEL FORUM

(ANSA) - ROMA, 17 GIU - "Noi 5Stelle non saremo mai un partito tradizionale, uno di quelli che costruisce apparati di potere e fa di tutto per continuare a gestirli. Se perdessimo la nostra forza innovatrice, sarebbe meglio estinguerci. Ma a oggi non vedo affatto questo rischio". Lo dice al Fatto Quotidiano il leader del M5s Giuseppe Conte.

 

L'ipotesi dimissioni "è stato un atto di responsabilità per aprire una seria riflessione interna. Ne è nata una discussione molto schietta. Nessuno, tra tutti quelli intervenuti, ha posto il tema della mia leadership. Ma la mia guida è funzionale a un progetto, per cui torneremo a discutere di questo nella Costituente. Nel momento in cui non fossi più utile al progetto, mi farei da parte".

GIUSEPPE CONTE PRIMA DELL INCONTRO CON BEPPE GRILLO ALL HOTEL FORUM

 

Rispetto alla campagna elettorale "mi assumo tutta la responsabilità del risultato, per non aver mobilitato i cittadini convincendoli dell'importanza di rinnovarci la fiducia. I cittadini hanno sempre ragione, ma non ha senso dire che abbiamo sbagliato temi che hanno radici profonde nei nostri principi e nei nostri valori, che per noi non sono derogabili. Abbiamo casomai sbagliato nel declinarli e comunicarli".

 

BEPPE GRILLO PRIMA DELL INCONTRO CON GIUSEPPE CONTE ALL HOTEL FORUM

La regola dei due mandati "è un tema delicatissimo, di cui si discuterà anche nell'assemblea. Confido solo che nessuno assuma questo tema come il capro espiatorio delle sconfitte elettorali o come il talismano della nostra esistenza. Una comunità matura affronta il problema in modo serio, collegandolo al tema della crescita sui territori. Per Grillo i due mandati sono una regola fondativa". Rispetto al rapporto col Pd, Conte chiarisce: "Abbiamo sempre detto che questo voto sarebbe stato un singolo passaggio di un percorso più ampio, necessario per costruire l'alternativa al governo Meloni, e questo vale anche oggi. Noi lo intendiamo come un confronto tra pari, nel rispetto dei nostri valori e delle nostre peculiarità".

 

GIUSEPPE CONTE PRIMA DELL INCONTRO CON BEPPE GRILLO ALL HOTEL FORUM

2 - IL VICOLO CIECO DEL M5S CONTE SOTTO TUTELA E ATTESA PER APPENDINO

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

«Si tratta del peggior momento della nostra storia», racconta un 5 Stelle entrato nel Movimento prima dell'esordio col botto alle Politiche del 2013. Le scusanti, per così dire, sono finite: la struttura di partito è stata creata, lo Statuto è stato riscritto, i territori hanno i loro referenti. Eppure è arrivato un 9,99 per cento che è il punto più basso di sempre. Sulla graticola, non in chiaro ma nei conciliaboli riservati, c'è il salvatore di ieri […] Giuseppe Conte.

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALE

 

Oggi la Cassazione deciderà sul caso di Chiara Appendino, la vicepresidente condannata per i fatti di piazza San Carlo a Torino quando era sindaca, l'assoluzione potrebbe rilanciarla come punto di mediazione tra il M5S del passato e quello odierno; magari mettendo d'accordo Beppe Grillo e lo stesso ex presidente del Consiglio.

 

La due giorni romana del comico e fondatore conclusa sabato va letta pensando a quanto accaduto nei mesi precedenti. Grillo che non si fa vedere a uno che fosse uno degli eventi elettorali in teatro di Conte. Grillo che non partecipa in nessun modo alla campagna per le Europee e, esattamente come fatto alle comunali di Genova nel 2022, non va nemmeno a votare. Poi arriva il flop e cosa fa? Vede Conte, convocandolo nel suo albergo. Nessuno dei due fa sapere com'è andata veramente.

conte e beppe grillo a roma alla manifestazione del m5s

 

Poi va a cena col tesoriere Claudio Cominardi e un espulso molto vicino ad Alessandro Di Battista. E infine il giorno dopo incontra Virginia Raggi, l'unica vera "dissidente" del partito contiano, anche nei tempi migliori quando tutti inneggiavano al presidente. Messe in fila queste cose, si preannunciano settimane (o forse mesi?) di onde alte.

 

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALE

I parlamentari vedono l'horror vacui davanti a sé, gli esclusi dalla vita istituzionale a causa della tagliola del secondo mandato affilano i coltelli ansiosi di rientrare, Grillo che detiene il simbolo ha l'occasione di tornare a dettare un po' di legge dopo quasi tre anni di amministrazione di Conte, prima scelto per affidargli la sua creatura e poi dopo mai davvero digerito del tutto, oggetto di battute e frecciatine mai esondate troppo grazie alla consulenza da 300 mila euro annui — per fare cosa? Nessuno l'ha mai capito bene — che lo hanno un po' sedato.

 

Conte Grillo

Conte, va detto, non è un leader di partito noto per i colpi di testa […] sta tornando prepotente la richiesta di "maggiore collegialità", la stessa che si chiedeva ai tempi di un altro accentratore come Luigi Di Maio. Sulla carta il M5S ha cinque vicepresidenti: a parte Appendino, però, gli altri quattro si vedono poco. Paola Taverna, la vicaria, è ridotta a un lavoro burocratico. Mario Turco e Michele Gubitosa non incidono. Riccardo Ricciardi[…] poco valorizzato.

conte e beppe grillo a roma alla manifestazione del m5s

 

Grillo, che si sente anche con Roberto Fico, potrebbe puntare a una sorta di cordone attorno al presidente, riportando il M5S a essere se stesso e non più solo il partito di Conte. Il quale però non è detto che abbia voglia di fare un passo indietro […] L'unico capace di ricreare entusiasmo sarebbe Di Battista, ma vorrebbe dire modificare ancora i connotati del M5S e l'ipotesi si scontra sia con le volontà di "Dibba" […] sia con le vecchie ruggini tra lui e Grillo. […]

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