amanda knox carcere sbarre prigione

ORRORI GIUDIZIARI - GLI INNOCENTI IN GALERA PER SBAGLIO COSTANO ALLO STATO 35 MILIONI DI EURO L'ANNO. I MAGISTRATI CHE CE LI HANNO MESSI, INVECE, NON PAGANO UN CENTESIMO, NÉ RISCHIANO UNO STOP DI CARRIERA - AMANDA E RAFFAELE POTRANNO CHIEDERE FINO A UN MILIONE

Anna Maria Greco per “il Giornale

 

Amanda KnoxAmanda Knox

Quattro anni di carcere per Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Ingiusto. Come gli altri quattro anni d' inferno che i due accusati dell' omicidio di Meredith Kercher, a Perugia nel 2007, hanno passato. Cinque gradi di giudizio, tra un processo di condanna e uno d' assoluzione e poi un altro di condanna fino alla definitiva sentenza che, a marzo scorso, ha sancito la loro innocenza.

 

E ora che sono note le pesanti motivazioni della Cassazione è chiaro che i colpevoli, in questa vicenda, vestono la toga o la divisa. Sono magistrati e investigatori che hanno commesso, per i supremi giudici, «errori clamorosi», affetti da «amnesie investigative», responsabili di «colpevoli omissioni», costruttori di «inconsistenti motivazioni». Insomma, un' accusa senza prove e neanche indizi.

 

Amanda KnoxAmanda Knox

L' avvocato di Sollecito, Giulia Bongiorno, lo definisce «un errore giudiziario mostruoso». E annuncia la richiesta allo Stato del risarcimento del danno. Dagli Usa la Knox per ora tace, ma farà altrettanto. Di tempo per decidere ne ha, due anni. L' entità dell' indennizzo sarà tutta da valutare, ma il massimo stabilito è 516mila e 456,90 euro. Si parla di ingiusta detenzione, perché il ragazzo pugliese è stato rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, per 6 mesi in isolamento, senza incontrare avvocati e parenti nei primi 15 giorni.

AMANDA KNOXAMANDA KNOX

 

L' americana, altrettanto. La prima condanna è del 2009; l' assoluzione e la scarcerazione del 2011 dalla Corte d' Assise d' appello, con la Knox condannata a 3 anni solo per la calunnia verso Patrick Lumumba; nel 2013 la Cassazione annulla l' assoluzione e rinvia gli atti alla Corte d' Assise d' appello di Firenze, che di nuovo condanna nel 2014 a 28 anni la ragazza e a 25 Sollecito, fino a questa primavera quando la Suprema corte annulla senza rinvio. Punto, fine. Fine di un' odissea giudiziaria vergognosa per il nostro Paese.

 

RAFFAELE SOLLECITORAFFAELE SOLLECITO

Che paga ogni anno milioni per riparare ingiuste detenzioni ed errori giudiziari. Nel 2014 c' è stato un aumento del 41,3% rispetto al 2013: 995 domande liquidate per 35 milioni 255mila euro, quando dal '92 al 2014 in tutto erano circa 581 milioni. Dal 1991 a oggi 23mila casi di ingiusta detenzione sono costati quasi 600 milioni di euro.

 

Nel 2014 incremento record anche dei pagamenti per errore giudiziario: dai 4.640 euro del 2013 (4 casi), al milione 658mila euro lo scorso anno a 17 persone. L' Italia è fra i primi Paesi in Europa per condanne dalla Corte di Strasburgo per violazioni dello Stato ai danni dei cittadini: 71 milioni di euro in indennizzi, cifra più alta tra i 47 Paesi del Consiglio d' Europa.

 

AMANDA KNOX E RAFFAELE SOLLECITO AL PROCESSO AMANDA KNOX E RAFFAELE SOLLECITO AL PROCESSO

I dati a gennaio scorso sono stati al centro di uno scontro tra l' Ucpi e l' Anm, sulla nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Dall' introduzione nel 1988 della Vassalli solo 9 condanne per le toghe, ma il sindacato dei magistrati si è opposto strenuamente alla riforma approvata a febbraio, che abolisce il filtro di ammissibilità dei ricorsi e, pur mantenendo la responsabilità indiretta, obbliga lo Stato a rifarsi in un secondo momento sul magistrato, fino a metà dello stipendio annuo. Cambierà davvero qualcosa?

 

GIULIA BONGIORNO LEGALE DI SOLLECITO GIULIA BONGIORNO LEGALE DI SOLLECITO

Diceva in aula la pm Manuela Comodi, chiedendo l' ergastolo per i due ragazzi con i colleghi Giuliano Mignini e Giancarlo Costagliola: «Il ragionevole dubbio? Per me non c' è mai stato». I magistrati di Perugia che hanno agito, per la Cassazione, «nella spasmodica ricerca» di colpevoli, distorcendo le indagini e cancellando per sempre le vere prove, pagheranno per i loro errori?

 

MANUELA COMODI GIANCARLO COSTAGLIOLA PM DEL PROCESSO MEREDITHMANUELA COMODI GIANCARLO COSTAGLIOLA PM DEL PROCESSO MEREDITH

Difficile. Difficile, anche che subiscano contraccolpi disciplinari sulla loro carriera, visto che manca un automatismo per trasmettere la sentenza sui risarcimenti agli organi titolari dell' azione disciplinare. Per ora l' unica cosa certa è che, anche per il vergognoso processo Meredith, a pagare sarà lo Stato.

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…