GLI ORFANI DI SILVIO CERCANO UN EREDE, MA RESTANO A SECCO - BRUNETTA PUNTA SULLA “WOODSTOCK PER IL NO” - LA PITONESSA SOSPETTA SULLA MALATTIA DEL CAV: “LA SALUTE GLI CONSENTIRA’ DI NON METTERE LA FACCIA SUL REFERENDUM” - LA BIANCOFORE VEDOVA BIANCA - ED IL SUD PUNTA SULLA CARFAGNA
Amedeo La Mattina per “la Stampa”
BERLUSCONI SPOLVERA LA SEDIA SU CUI ERA SEDUTO TRAVAGLIO
<Viva Zagrebelsky, Viva Sinistra Italiana, Viva M5s>. Per fortuna Silvio Berlusconi è dall' altra parte dell' oceano, negli Stati Uniti (non tornerà prima di domenica) e non può sentire l' urlo di Renato Brunetta che inneggia ai nemici vecchi e nuovi diventati ottimi alleati.
Compreso Marco Travaglio e la sua "Woodstock per il No" che secondo il capogruppo di Fi farà «impallidire Renzi e la sua orchestrina di disperati».
Un urlo, lanciato durante la presentazione del comitato del no dei giovani azzurri guidato da Annagrazia Calabria, che dovrebbe galvanizzare le truppe senza generale. Il Cavaliere rimarrà ancora a lungo fuori gioco. I controlli americani al cuore si prolungano e tutti ieri alla Camera si chiedevano se il capo sarà in grado di esserci e di intervenire all' assemblea nazionale di fine novembre. «Oppure il legittimo impedimento della salute - dice maliziosa Daniela Santanchè - gli consentirà di non mettere la faccia sul no».
Non sono pochi a pensare che l' ex premier si terrà aperte tutte le strade, compresa quella di un accordo con Renzi sulla legge elettorale dopo il referendum. Dice Rocco Crimi, ex tesoriere azzurro: «E' inevitabile un' intesa se si vuole evitare la vittoria dei 5 Stelle. Certo, la vittoria del no renderà più forte Berlusconi nella trattativa, ma anche una risicata vittoria del sì avrebbe lo stesso effetto».
Scenari e angosce nel Transatlantico degli orfani politici di Berlusconi. Un sentimento, quello degli orfani politici, che viene declinato in vario modo. Il coordinatore del Veneto Marco Marin ad esempio è pronto a reagire e spiega che esiste la rete territoriale dei coordinatori.
«Ci stiamo mobilitando per il no con forza, determinazione e in maniera corale. Il nostro presidente sarà presente nell' ultima fase della campagna referendaria. Sono sicuro che ci sarà nello sprint finale. Intanto noi non stiamo con le mani in mano. I coordinatori regionali, io tra questi, stiamo organizzato decine di iniziative in tutte le Regioni», dice il senatore Malan venuto a Montecitorio per parlare con Mariastella Gelmini. «E' così - conferma la coordinatrice della Lombardia - stiamo organizzando assemblee e coordinamenti in tutte le regioni».
Poi ci sono quelli più pessimisti che sottolineano la mancanza di un indirizzo chiaro in assenza di Berlusconi e parlano di balcanizzazione. «Avevo riposto molta fiducia in Stefano Parisi - confessa Michaela Biancofiore - ma poi anche lui è rimasto schiacciato dalla lotta tra correnti, schierandosi con una corrente. Che senso ha fare un convegno con Miccichè a Palermo? Dove stanno i nuovi volti della società civile?». E fa vedere sul telefonino il manifesto dell' appuntamento palermitano del 14 ottobre con il simbolo di Forza Italia e sotto il logo di Parisi declinato in chiave regionale «Energie PER la Sicilia».
«Ma quale società civile? A Napoli Parisi dove la trova questa nuova energia?», si chiede Paolo Russo che da quelle parti i voti ce li ha. «Dobbiamo pensare a valorizzare le nostre figure, verso le politiche. Chi candidiamo? Secondo me Mara Carfagna, tanto apprezzata dal Cavaliere, è la persona più adatta».