OBAMASPIA – IL SODALE DI SNOWDEN: “GLI USA SOGNANO IL “CONTROLLO TOTALE” MA ARCHIVIANO PIU’ INFORMAZIONI DI QUANTE POSSONO ANALIZZARE”

Emiliano Guanella per "La Stampa"

Glenn Greenwald è, di questi tempi, uno dei giornalisti più ricercati al mondo. Collaboratore del «Guardian», esperto in sicurezza e politica estera americana, è il «diffusore» dei documenti sottratti dall'ex tecnico della Nsa Eduard Snowden, attualmente rifugiato in Russia.

Greenwald, che vive a Rio de Janeiro da anni, si sente protetto dalle autorità brasiliane, ma l'incontro con lui, in un hotel nella zona sud della città carioca, assume i connotati di una scena da film di spy story. Guardandosi intorno, l'uomocassaforte spiega, con una semplicità disarmante, la strategia pensata assieme alla sua fonte.

«Snowden non sta più rivelando informazioni perché ha già consegnato a noi giornalisti tutto il materiale che voleva fosse rivelato. Tocca a noi esaminare questi documenti, che sono moltissimi, capirli e trasmetterli al mondo. Tutte le volte che mi si chiede quanto materiale ancora deve essere rivelato, la mia risposta è sempre la stessa; quello che ancora non è stato mostrato è molto di più di quello già di dominio pubblico.

Ci sono molte storie importanti, alle quali stiamo lavorando con i media di cui ci fidiamo in diversi paesi. Stiamo molto attenti e meticolosi; se avessimo pubblicato tutto subito, sarebbe stato molto pericoloso per tutti. Si accusa Snowden di voler danneggiare gli Usa; noi invece ci teniamo a far sapere che le sue azioni sono state molto responsabili e che ha fatto di tutto per proteggere la sicurezza di queste informazioni».

Parla quasi tutti i giorni con Snowden. È al sicuro in Russia?
«Snowden non è lì di sua spontanea volontà, il suo piano iniziale era quello di passare per Mosca per andare, via l'Avana, in America Latina. È stato il governo americano a bloccarlo revocando il suo passaporto. È chiaro che gli Usa non sono un paese sicuro per persone che fanno luce sul suo operato.

Snowden non ha niente da temere dai russi, non hanno nessuna ragione per fargli del male; al contrario, è considerato un eroe. È felice a Mosca anche in virtù del fatto che l'alternativa era quella di spendere il resto della sua vita in una cella negli Stati Uniti».

Nei documenti emersi finora si nota un interesse molto forte della Nsa rispetto ai paesi europei. Perchè ?
«Lo scopo principale degli Stati Uniti è di eliminare la privacy in tutto il mondo, rendere impossibile per un essere umano comunicarsi elettronicamente con un altro senza che quella comunicazione sia raccolta, monitorata, analizzata e immagazzinata da loro.

Molto dello spionaggio, però, non ha niente a che vedere con il terrorismo, ma punta alla ricerca di vantaggi economici, nella finanza, nella produzione e l'industria europea è sicuramente un concorrente di peso per quella americana».

La politica estera americana è in difficoltà, soprattutto in Medio Oriente. Lo spionaggio non serve?
«È ironico, ma il loro problema è che sono diventati troppo bravi a spiare: vengono raccolti troppi dati e diventa difficile per il governo americano capire quando hanno tra le mani informazioni realmente utili.

Non hanno una visione chiara di quello che dovrebbero fare. Il mondo li ha guardati condurre una guerra in Iraq per otto anni e praticamente perderla, lo stesso in Afghanistan, sono il paese più indebitato al mondo, la crisi finanziaria ha devastato la classe media.

Esiste un abisso enorme tra come gli Stati Uniti si vedono e cosa effettivamente sono. Il governo Americano vive un conflitto tra quello che pensano che possono fare e quello che effettivamente riescono a ottenere».

 

GLENN GREENWALD DAVID MIRANDA E GLENN GREENWALD GLENN GREENWALD SNOWDEN A MOSCA CON LE RAPPRESENTANTI DI HUMAN RIGHTS WATCH CORREA E SNOWDEN OBAMA SPIA FREAKING NEWS

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