1- MA CHI SCRIVE I TESTI DELL’APE REGINA SABINA BEGAN? UMBERTO ECO?: "A SILVIO HO PURE BACIATO I PIEDI. STAVAMO PASSEGGIANDO A PIEDI NUDI NEL PARCO E GLI HO BACIATO I PIEDI. I SUOI PIEDI SONO BELLI E PROFUMATI. E' UN UOMO ECCEZIONALE. E’ SUPERMAN" 2- NON SOLO: “LO AMO ANCORA, ORA CHE E' MENO IMPEGNATO VORREI FARE UN FIGLIO CON LUI. A DIFFERENZA DELLA MINETTI, CHE LO HA SOLO SFRUTTATO, IO L'HO AMATO DAVVERO" 3- LE LACRIME AMARE DELLE PAPI GIRL PENTITE: “LE RAGAZZE SI STRUSCIAVANO SU BERLUSCONI E FEDE, E LORO DUE LE TOCCAVANO NELLE PARTI INTIME RAPPORTI ORALI CON LA STATUA DI PRIAPO… HO SENTITO LA SUA MANO SUL SEDERE… A CENA C’ERA ANCHE UNA RAGAZZA CHIAMATA NOEMI… MORA DICEVA: PER SFONDARE BISOGNA ANDARE A LETTO CON BERLUSCONI… C´ERA CHI SCOPRIVA IL SENO CANTAVANO "MENO MALE CHE SILVIO C´È"… NICOLE MINETTI FA UNO STRIP, È L´UNICA CHE RESTA NUDA”

1- SABINA BEGAN: "BERLUSCONI? LO AMO ANCORA, VORREI FARE UN FIGLIO CON LUI!". "UNA VOLTA GLI HO ANCHE BACIATO I PIEDI". "MINETTI LO HA SFRUTTATO, POI INSULTATO. UNA BRUTTA PERSONA".
Radio 24 - Sabrina Began, meglio nota come l'ape regina nelle feste di Silvio Berlusconi, ai microfoni de La Zanzara su Radio 24, svela: "Io Silvio l'ho sempre amato e lo amo ancora. E' stato l'uomo più importante della mia vita e ora che e' meno impegnato vorrei fare un figlio con lui. A differenza della Minetti - dice Sabina Began a Radio 24 - che lo ha solo sfruttato io l'ho amato davvero." Poi, ricordando alcuni momenti del recente passato aggiunge: "A Silvio ho pure baciato i piedi. Stavamo passeggiando a piedi nudi nel parco e gli ho baciato i piedi. I suoi piedi sono belli e profumati. E' un uomo eccezionale. E' superman"


2- RUBY, PARLA LA PENTITA DEL BUNGA BUNGA
Piero Colaprico per "la Repubblica"

L´udienza di ieri è una pesante smentita a Silvio Berlusconi: «Mandate al bunga bunga le vostre figlie, da me si ride, si scherza, non accade niente di male», diceva l´ex premier. Ecco ieri entrare in aula due ragazze che non si conoscono, che provengono da ambienti ed esperienze diverse, e hanno raccontato quello che hanno visto e sentito. E avuto il coraggio, a differenza di altre, di dire.

Una, Chiara Danese, timida e bionda, che sognava miss Italia e un contratto da meteorina con Emilio Fede, aveva diciott´anni compiuti da poco quando si sedette alla tavola di Arcore. Immaginava una «cena elegante», ma dopo poco era talmente «imbarazzata», e impaurita, da sentirsi male e «piangere». E, nel rievocare una delle scene peggiori, quella delle altre invitate che a tavola si passano l´un l´altra una statuetta con un gigantesco fallo, fatta portare da Berlusconi, e alcune mimano rapporti orali, torna a piangere, tanto che l´avvocato Niccolò Ghedini le passa un fazzoletto.

L´altra, Maria Makdoum, occhi lucenti, danzatrice del ventre, aveva vent´anni quando entrò nella «sala bunga bunga». Credeva di sostenere una specie di provino per la tv, rimase (parola sua) «inorridita» quando si accorse delle altre ragazze che «toccavano e si facevano toccare nelle parti intime dal presidente Berlusconi».

La pazienza paterna del pubblico ministero Antonio Sangermano, e l´intervento del giudice Giulia Turri, che ha invitato a «superare le timidezze», sono stati decisivi per aiutare soprattutto Chiara a raccontare in tempi ragionevoli la sua serata-incubo. Con il piccolo prologo: aveva partecipato a un casting di Emilio Fede, insieme a un´altra miss, Ambra Battilana.

Fede aveva dato l´okay e invitato subito le due aspiranti vallette del meteo del suo tg al ristorante: « Fede mi fece alzare, mi mise le mani sui fianchi, mi fece girare, sì, in mezzo alla gente che cenava». L´invito a Villa San Martino arriva velocissimo. Berlusconi è gentile e galante con le nuove ospiti, ma «Fede gli dice: "Tu mangia nel tuo piatto e io nel mio", come se ci fosse una contesa che ci riguardasse».

Chiara ha gli occhiali da secchiona su un volto infantile. Aveva spiegato al tribunale che studiava «Estetica». In realtà: «Volevo dire "estetista"». Con un vocabolario povero, rievoca le «barzellette sconce», poi il cameriere che porta la celebre porno-statuetta: «C´era chi scopriva il seno, le ragazze andavano da Berlusconi, si facevano toccare, lo toccavano, cantavano "Meno male che Silvio c´è"». A lei e Ambra, «scioccate», l´ex direttore del Tg 4 «dà delle gomitate per farci reagire».

È un crescendo. Le ragazze «si rivolgevano a Berlusconi chiamandolo «papi» e lui rispondeva chiamandole «le mie bambine». Quando l´allora presidente del Consiglio grida «"Siete pronte?", le ragazze rispondono "Siiiii"» e si deve andare nella discoteca del bunga bunga, le due "nuove" si agitano ancor di più: «Berlusconi allora ci porta a fare un giro per la casa, ci sono delle scale strette. Sento la sua mano sul sedere, gli ho fatto capire che non gradivo».

Può tutto questo essere definito «burlesque»? Nella «disco» di Arcore, Nicole Minetti fa uno strip, «è l´unica che resta nuda». Le altre, alcune travestite da infermiere, cercano di coinvolgere Chiara nel baccanale: «Mi toccano, cercano di levarmi la giacca». Lei punta i piedi: «Abbassavo lo sguardo, le ragazze si strusciavano su Berlusconi e Fede, e loro due le toccavano nelle parti intime. Mi veniva da piangere». Chiede di andare via: basta. Fede allora fa due cose: «Dice: "Scordatevi di diventare meteorine"».

E poi, quando le accompagna in macchina, e c´è l´autista presente, aggiunge: «Siete state brave, avete superato una prova, non vi siete comportate da puttane come le altre».
Più spedita di Chiara, nell´aula del processo Ruby-Silvio è stata ieri Maria Makdoum. Era nell´estate del 2010 ospite di Lele Mora e credeva di partecipare a un evento «importante». Scoprì invece ad Arcore che c´erano una ventina di ragazze, tra le quali «una bionda, chiamata Noemi». Quando cominciano i balli e i «toccamenti, e partecipavano tutte a giochi erotici, non ho ballato né mi sono fatta toccare».

Il giorno dopo litiga a brutto muso con l´ex agente, attualmente detenuto da oltre dieci mesi per bancarotta. È un passaggio che il pm sottolinea: «Mora mi diceva che per sfondare nel mondo dello spettacolo bisogna pagare un prezzo, vendere il proprio corpo. .. andare a letto con Berlusconi, Fede e altri ospiti, e che io ero troppo rigida». Rigida?
Sarà un caso, ma chiunque si sia ribellato allo «ius berlusconiano» ha salutato la possibilità del «lavoro». A chi non s´è venduta, è rimasto comunque, come ammette Chiara, «un senso di vergogna». Davvero è questo il «burlesque»?

 

 

sabina begansabina beganIMANE FADIL AL TRIBUNALE DI MILANO L AVVOCATO PECORELLA AL PROCESSO RUBY AMBRA BATTILANA E CHIARA DANESE AL TRIBUNALE DI MILANO sabina begansabina begansabina beganNICOLE MINETTI PRIMA DEL BUNGA MODELLA PER UN HOTEL DI RIMINIRuby gnam Noemi Letizia da OggiMINETTI

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