1. FERMI TUTTI! MATTEO RENZI STA COVANDO LA ROTTAMAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA 2. SMILITARIZZATE, LE FIAMME GIALLE DIRANNO ADDIO AL MINISTERO DELL’ECONOMIA DI VIA XX SETTEMBRE, DAL QUALE OGGI DIPENDONO, E FINIRANNO AL VIMINALE NELLA POLIZIA DI STATO

Dagoreport

 

guardia di finanzaguardia di finanza

Addio Fiamme Gialle. Il governo di Matteuccio il rottamatore si appresta a riformare le forze di polizia e l’anello debole sembra proprio essere la Guardia di Finanza. La polizia specializzata nella criminalità economica e nei reati fiscali verrà smilitarizzata e confluirà nella Polizia di Stato. Questa almeno è la prima ipotesi di intervento nell’agenda del governo.

 

 capo della Polizia Alessandro Pansa capo della Polizia Alessandro PansaMARIA ELENA BOSCHI E RENZIMARIA ELENA BOSCHI E RENZI

Della riforma delle polizie si sta occupando in gran segreto il ministro Maria Elena Boschi e girano già vari documenti con ipotesi differenti. Molti sono ballon d’essai, provocazioni o piccoli depistaggi. Per dire, gira anche l’ipotesi di una Finanza che resta corpo militare ma finisce sotto l’Arma dei carabinieri. Ma chi ha parlato con la giovane ministra delle Riforme ne ha ricavato che lo schema al momento prescelto sia quello della smilitarizzazione dei finanzieri, con passaggio al Dipartimento della Pubblica Sicurezza (oggi dipendono dal ministero dell’Economia) e quindi al Viminale.

fusione polizia carabinieri ziogio 04fusione polizia carabinieri ziogio 04

 

Secondo quanto risulta a Dagospia, i sessantamila finanzieri verrebbero poi divisi tra Polizia e Agenzia delle Entrate, con la seconda che accoglierebbe i militari che oggi si occupano delle verifiche. Mentre chi oggi segue i reati economici e finanziari rimarrebbe a lavorare in divisa, fianco a fianco con i poliziotti.

 

La forza “aggregante” della Polizia sarebbe anche un’ulteriore conferma del grande credito di cui gode il suo capo, Alessandro Pansa, presso il governo Renzi.

 

Novità anche per i carabinieri: oggi dipendono dal ministero della Difesa, ma in futuro anche loro saranno incardinati presso il ministero degli Interni. Insomma, non avremo più tre polizie per tre differenti ministeri, una scelta figlia di un’epoca passata in cui si temevano tentazioni golpiste.  

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