
"IL GIOCHINO STUCCHEVOLE" DI DESTRA E SINISTRA SUL 25 APRILE – GRAMELLINI: “IL MINISTRO MUSUMECI POTEVA ANCHE ESIMERSI DAL SOTTOLINEARE COME, A CAUSA DEL LUTTO NAZIONALE PER LA MORTE DI PAPA FRANCESCO, I FESTEGGIAMENTI DEL 25 APRILE ‘SARANNO CONSENTITI CON LA DOVUTA SOBRIETÀ’. SI DOVEVA SCONGIURARE IL RISCHIO CHE QUALCUNO SI AGGRAPPASSE A UNA FRASETTA PLEONASTICA PER LANCIARE L’ENNESIMO ALLARME CONTRO IL RI-FASCISMO ALLE PORTE. COSA CHE E’ SUCCESSA CON FRATOIANNI…"
Massimo Gramellini per il Corriere della Sera - Estratti
Forse il ministro della Protezione Civile poteva anche esimersi dal sottolineare che, a causa del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, i festeggiamenti del 25 Aprile «saranno consentiti con la dovuta sobrietà». Intanto perché nessuno pensava di sfilare sui carri di carnevale cantando «Bella ciao» a ritmo di samba. Ma soprattutto per scongiurare il rischio che qualcuno si aggrappasse a una frasetta tutto sommato pleonastica per lanciare l’ennesimo allarme contro il ri-fascismo alle porte.
Che invece è proprio quel che è successo.
«È più forte di loro», è saltato su con prontezza felina il Fratoianni, ammiratore da sinistra del pontificato di Bergoglio al punto da essersi meritato sul campo l’investitura a Fra Toianni. «Sono allergici alla Liberazione e utilizzano la morte di una straordinaria personalità per sminuire il valore del 25 aprile» ha continuato, riferendosi sempre a questi Loro.
nicola fratoianni foto lapresse.
I quali avrebbero colto al balzo i funerali del Papa per mettere la mordacchia alla compagnia dei Fra Toianni, impedendole di fare non si sa che cosa, visto che si potrà fare tutto «con la dovuta sobrietà», parola borghese e beneducata che a chiunque abbia un po’ di memoria storica non evoca l’olio di ricino, ma il loden di Monti.
Si tratta di un giochino delle parti stucchevole, dove gli attori di destra e di sinistra recitano a soggetto per compiacere il pubblico di riferimento, senza compiere mai il minimo sforzo per aiutarlo a crescere e magari a diventare adulto.
il monologo di massimo gramellini in altre parole 5
nello musumeci sergio mattarella a militello in val di catania