AMERICANATE - METTI LE DUE STAR DELLA TV POLITICA E DI SATIRA, IL MALDESTRO BILL O'REILLY E IL SINISTRO JON STEWART, A IMITAZIONE DEL FACCIA A FACCIA TRA I DUE CANDIDATI OBAMA E ROMNEY ED È GRANDE SHOW - ADDIO NOIA: TRA SFOTTO’, GAG-ATE E DOMANDE ALLA SEDIA VUOTA ALLA CLINT EASTWOOD I DUE “NEMICI” SE LA SPASSANO: “DITE QUEL CHE VOLETE, MA UNA COSA DEL GENERE NON LA VEDRETE IN UN ALTRO PAESE…”
Lo hanno soprannominato la "rissa nell'auditorium con l'aria condizionata" ed è stato un vero show il dibattito tra le due star della tv politica e di satira Bill O'Reilly e Jon Stewart tenutosi ieri sera nel campus della George Washington University - a imitazione del faccia a faccia tra i due candidati presidenziali Obama e Romney. Campione della satira liberal, Stewart, contro il tagliente commentatore della destra radicale O'Reilly, i due si sono sfidati a colpi di gag e confronti più seri sui temi della campagna elettorale, a un mese esatto dal voto per la Casa Bianca.
Innovativa la formula: oltre alla platea della sala, una diretta streaming sul web a pagamento (circa 5 dollari), che è finita subito in crash a causa della valanga di contatti e il cui ricavato è stato parzialmente devoluto in beneficienza. E una copertura in diretta su twitter sotto l'hashtag #rumble2012. Circa 1500 persone hanno seguito il dibattito, e per coloro che hanno pagato e non sono riusciti a collegarsi ci sarà la possibilità di scaricarlo nei prossimi giorni e avere un rimborso.
La scenografia è stata degna della presenza scenica delle due personalità televisive. O'Reilly, commentatore di Fox News, è arrivato munito di tabelle illustrate. Stewart, protagonista del Daily Show su Comedy Central e alto poco meno di un metro e 70, si è presentato su un piedistallo mobile che gli permetteva di torreggiare sul ben più alto avversario. "Mi piaci molto di più così", ha scherzato O'Reilly.
Sono anni che i due personaggi televisivi si sfidano a distanza sui temi politici, anche se le frequenti punzecchiature non hanno mai fatto trasparire nessuna avversione personale. Sono anche stati ospiti l'uno nel programma dell'altro, ma quella di ieri sera è stata la prima sfida testa a testa in campo neutro, e uno spettacolo assicurato che ha attirato migliaia di persone online e in sala.
Nel suo discorso di apertura Stewart ha accusato i repubblicani di aver creato un "universo alternativo" che ha impedito al Paese di risolvere i propri problemi, accusando tra l'altro Obama di aver cambiato il rapporto tra il governo e il popolo americano. Un universo chiamato "Bullshit Mountain", di cui O'Reilly sarebbe il "sindaco".
I due finti candidati hanno poi risposto alle domande del pubblico, anche di tenore ironico come: "Se gli Usa bruciassero, quale personaggio salvereste?". O'Reilly ha risposto: "Io salverei Oprah, vale cento miliardi di dollari". E Stewart: "Magari la mia famiglia? No, senti... Anche Oprah è una gran risposta".
Altri temi hanno riguardato l'amministrazione Bush: "Forse il primo anno è stata colpa sua - ha ammesso O'Reilly - ma non per i restanti 3 anni e mezzo". Mentre Stewart ha attaccato: "Ha creato una società in cui si pretendeva che potessimo avere due guerre che sono costate 800 miliardi di dollari e nello stesso tempo tagliare le tasse".
Quanto a Obama e al tanto criticato intervento dello Stato nel sociale: "Abbiamo perso 2,5 trilioni di dollari in due settimane a causa della crisi delle banche ed è per questo che tanta gente è finita ad aver bisogno dell'assistenza sociale". O'Really ha ribattuto: "Nessuno vuole negare aiuto a chi ha bisogno della rete di assistenza sociale ma ora c'è questa mentalità per cui la gente dice: i tempi sono duri, acchiappo quello che posso".
Qualche battuta in politica estera, con O'Reilly che ha accusato Obama di non essere abbastanza duro con l'Iran e Stewart che ricordava: "Dunque il tizio che ha un esercito di droni, che tira missili è quello tenero con i terroristi?".
L'attesa è ora tutta per il prossimo dibattito, che secondo O'Reilly avrà un'importanza enorme, mentre la distanza tra i due candidati si è ridotta di molto. Mentre Stewart giudica l'operato della presidenza Obama in modo ambivalente: "In alcune aree ha fatto un gran lavoro di stabilizzazione, in altre ha deluso la gente. Ma non esiste presidente che non l'abbia fatto". Alla domanda su chi volesse vedere come presidente, O'Reilly ha risposto: "Clint Eastwood", al che Stewart ha colto la palla al balzo per una gag.
Citando il famoso discorso alla sedia vuota dell'attore Usa alla convention repubblicana, si è alzato e rivolgendosi alla propria sedia ha detto: "Perché non glielo chiediamo", mentre la platea esplodeva in una risata. Altro momento di ilarità quando il mattatore del Daily Show si è andato a sedere sulle ginocchia di O'Reilly che lo ha apostrofato: "Cosa vorresti per Natale, bambino?".
Molto soddisfatti, i due, alla fine del dibattito: "Quello che avete visto stanotte è l'esempio del perché l'America è l'America. Forte, creativa, senza barriere", ha detto O'Reilly. "Dite quel che volete, ma una cosa del genere non la vedrete in un altro paese".
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