renzi grasso

GRASSO CHE COLA SUI SINISTRATI – IL PRESIDENTE DEL SENATO SARA’ INCORONATO DOMENICA LEADER DELLA "COSA ROSSA" DI BERSANI-D’ALEMA-CIVATI - I PALETTI DI PISAPIA AL PD: APPROVATE BIOTESTAMENTO E IUS SOLI- LE GRANDI MANOVRE DEL CENTRO

Marco Conti per il Messaggero

 

grasso

Manca ancora il nome. Il simbolo è ancora dal grafico, ma il leader della Cosa Rossa c'è dalle 21 di ieri sera quando il Senato, presieduto da Pietro Grasso, ha licenziato con il voto la legge di Bilancio. Domenica, all'Atlantico Live di Roma, Grasso verrà incoronato con un applauso leader della partito frutto di una sorta di fusione tra Mdp, SI e Possibile. Dal palco sarà lo stesso Grasso a dare la linea agli oltre mille delegati raccolti da Speranza, Fratoianni e Civati.

 

 

grasso bersani

Ieri sera l'ex magistrato, che guida da quasi cinque anni palazzo Madama, deve aver tirato un sospiro di sollievo pensando alla buona sorte che gli permette di scendere in campo almeno quindici giorni prima della collega della Camera. Laura Boldrini dovrà infatti attendere ancora un paio di settimane. Il tempo necessario ai deputati di votare la legge di Bilancio - ultimo atto della legislatura - e permettere anche alla presidente di poter ufficializzare l'adesione al Campo Progressista. Una rincorsa tra presidenti delle Camere che dopo cinque anni si ritrovano su sponde diverse della sinistra.

 

matteo renzi giuliano pisapia a milano pranzo con la moda

Alla fine gli scissionisti del Pd, più un pezzo di sinistra, hanno comunque retto agli assalti del Pd e di coloro che già ora li accusano di favorire la vittoria di Berlusconi o di Di Maio. Grasso - il cui nome finirà nel simbolo - è considerato il testimonial giusto anche se - come insegna la litigiosa storia della sinistra - guidare dopo il voto il partito non sarà facile.

 

Cantiere ancora aperto invece dentro Campo Progressista. Giuliano Pisapia ha incontrato ieri ancora una volta Piero Fassino. Al plenipotenziario del Pd l'ex sindaco di Milano ha chiesto rassicurazioni su biotestamento e Ius soli. Più dei suoi Pisapia si rende conto delle difficoltà che incontrano a palazzo Madama le due leggi. Infatti numeri sono risicati sul fine vita ma ancor più complicati sullo ius soli. Eppure l'ala degli ex Sel che fanno capo a Ciccio Ferrara e Massimiliano Smeriglio vorrebbero che un tentativo venisse fatto anche sullo ius soli se non altro per stanare coloro che «sostengono solo a parole» il diritto di cittadinanza. Grandi manovre anche al centro. Alla terza gamba del centrosinistra lavorano Pier Ferdinando Casini, Giampiero D'Alia, Lorenzo Dellai e Maurizio Lupi, ma i nodi non sono ancora sciolti e investono anche il tema del fine vita che taglia la compagine cattolica.

 

D ALEMA BERSANI

Problemi molto diversi li ha la formazione +Europa di Emma Bonino. «Stiamo combattendo una battaglia per la nostra agibilità politica», sostiene Della Vedova. La lista radicale dovrebbe raccogliere 50 mila firme, a meno che il governo non faccia un decreto elettorale simile a quello del 2012 per il suo dimezzamento o riscrivendo i criteri che in qualche modo permettono a tutte le nuove formazioni di evitare la raccolta delle firme.

 

 

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