ATENE ALLA RESA DEI CONTI (CORRENTI) - TSIPRAS DICHIARA GUERRA AGLI EVASORI FISCALI CONGELANDO I LORO CONTI - NELL’ULTIMO ANNO GLI ARRETRATI CON L’ERARIO SONO AUMENTATI A 87 MILIARDI DI EURO E DA MARZO SONO STATI BLOCCATI MILLE CONTI AL GIORNO
Ettore Livini per “La Repubblica”
Non paghi le tasse? Peggio per te. Io ti congelo il conto in banca. La Grecia a caccia di liquidità ha deciso di far sul serio contro gli evasori. Gli arretrati dei cittadini ellenici con il fisco sono lievitati nell’ultimo anno a 87 miliardi. E lo Stato, per tutelare i suoi interessi, si è messo a usare le maniere forti: incrocia i dati su ogni singola posizione dei morosi e quando sul loro deposito in banca ci sono abbastanza soldi per rimborsare, dà disposizioni agli istituti di credito di bloccare la somma per potersi poi rivalere.
L’operazione è iniziata in sordina lo scorso autunno, al ritmo di qualche decina di conti pignorati al giorno. L’impasse con i creditori ha però acceso la spia della riserva sulla liquidità (per il Wall Street Journal non ci sono i soldi per pagare a giugno stipendi e pensioni) e il governo Tsipras ha deciso così di pigiare sull’acceleratore: a marzo sono stati congelati quasi mille conti al giorno e il trend sarebbe continuato nelle ultime settimane.
Il boom degli arretrati fiscali ad Atene ha due spiegazioni: la prima, ovvia, è la crisi. Il potere d’acquisto è crollato, la disoccupazione è al 24%, il 52% delle famiglie ha come unica fonte di reddito una pensione e in molti sono costretti a non onorare i loro impegni con lo Stato per pagare affitto e beni di primissima necessità.
Tanti però, almeno così pensano al Tesoro, diventano morosi per un puro calcolo di opportunità: i soldi sul conto ci sono, ma si preferisce tenerli in tasca, nella speranza - è già successo che il Governo dia il via libera a piani di rateizzazione senza sanzioni per tutti coloro che sono in ritardo sulle scadenze.
Il giro di vite dell’esecutivo Tsipras coincide con l’ennesimo braccio di ferro con l’ex-Troika che ha prosciugato le riserve pubbliche. Jeroen Dijsselbloem ha convocato l’Eurogruppo per il nove maggio. Ma le posizioni, per il momento, restano distanti. Atene festeggia la Pasqua ortodossa in questo weekend. Poi, purtroppo per la Grecia, ricomincia l’ennesima primavera di passione.