TE C’HANNO MAI MANDATO? – GRILLO NON VUOLE DEROGHE AL TETTO DEI DUE MANDATI E PENSA DI “RICICLARE” I 49 PARLAMENTARI CHE NON SARANNO RICANDIDATI PIAZZANDOLI NELLA SCUOLA DI FORMAZIONE GRILLINA – MA CONTE SPINGE PER AVERE QUALCHE DEROGA: “NE VA DELLA SOPRAVVVIVENZA STESSA DEL MOVIMENTO” – BEPPEMAO POTREBBE CONVINCERSI SOLO A PATTO CHE SIANO POCHISSIME, MENO DEL 10%. E SOLO SE LA MODIFICA VIENE ACCETTATA ANCHE DAGLI ISCRITTI CON UNA VOTAZIONE ONLINE - POTREBBERO ESSERE RICANDIDATI SOLO 5 PARLAMENTARI: PAOLA TAVERNA, L'EX REGGENTE VITO CRIMI E IL PRESIDENTE DELLA CAMERA ROBERTO FICO E PER GLI ALTRI DUE SLOT DISPONIBILI…
Estratto dell’articolo di Francesco Malfetano per “il Messaggero”
LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE
[…] Grillo però è legatissimo al tetto anche per questioni affettive nei confronti di Gianroberto Casaleggio, e quindi è restio. […] «Non voglio deroghe». […] il fondatore del Movimento ha però rincuorato i 49 parlamentari che senza deroghe resterebbero tagliati fuori dai giochi: «Avete avuto un'occasione incredibile, ci vuole entusiasmo. Chi ci crede deve crederci fino in fondo» ha detto chiedendo fiducia, «io non abbandono nessuno». Secondo quanto trapela Beppe avrebbe in mente di riciclare chi ha già esaurito i suoi due slot in Aula, piazzandoli all'interno della scuola di formazione grillina. E cioè li vorrebbe come docenti per le future nuove leve.
Nonostante gli attestati di stima indirizzati da Grillo a Giuseppe Conte («Abbiamo caratteri diversi ma un ottimo rapporto») sembrerebbe fallito il pressing portato da alcuni dei più fidati tra i contiani. «Qualche deroga serve, ne va della sopravvivenza stessa del Movimento» […]
[…] LE APERTURE
La speranza è che l'ex comico apra almeno a poche deroghe. Una possibilità su cui Grillo starebbe ancora ragionando, ma solo a patto che siano pochissime, meno del 10%. E solo se la modifica viene accettata anche dagli iscritti con una votazione online. Vale a dire che nelle proiezioni più ottimistiche al Parlamento europeo sarebbe possibile una sola riconferma o, soprattutto, nel 2023, potrebbero essere ricandidati solo a 5 parlamentari tra i 49 eletti a fine corsa.
Tre di questi peraltro, sarebbero anche nomi blindati proprio da Beppe e Conte: la vice-segretaria di Conte Paola Taverna, l'ex reggente Vito Crimi e il presidente della Camera Roberto Fico. Per gli altri due slot rimasti disponibili invece, c'è il rischio che si scatenino nuove lotte fratricide. Uno scenario quest' ultimo, che i vertici vogliono evitare ad ogni costo, giocandosi la carta della scuola di formazione.
mario turco giuseppe conte paola taverna
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