lorenzo guerini esercito difesa

STATI ARMATI D'EUROPA -  LA GUERRA IN UCRAINA SEGNA UNA SVOLTA NELLA POLITICA DELL'UE: TUTTA L’UE STA ARMANDO KIEV. ANCHE L’ITALIA: IERI IL MINISTRO DELLA DIFESA, LORENZO GUERINI, HA FIRMATO IL DECRETO CHE INDICA LA QUANTITÀ DI ARMI DA SPEDIRE E LE MODALITÀ. MA È STATO TUTTO SECRETATO - IL CASO UNGHERESE: ORBAN NON HA AUTORIZZATO AL TRANSITO DELLE FORNITURE PER IL SUO TERRITORIO…

Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”

 

lorenzo guerini

L'Occidente, soprattutto l'Europa, sta armando Kiev. Da quando è iniziata la guerra i Paesi Nato hanno inviato forniture militari all'Ucraina per cercare di fronteggiare l'invasione della Russia. L'Italia fa la sua parte e ieri sera il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha firmato il decreto che indica la quantità di armi da spedire, modalità e tempi.

 

Ma il decreto è stato secretato. Per cui bisognerà accontentarsi di sapere che la nostra Difesa fornirà missili Stinger antiaerei, missili Spike controcarro, mitragliatrici Browing, mitragliatrici Mg e munizioni. Per la prima volta l'Ue ha annunciato il finanziamento di armie l'Alleanza Atlantica sta inviando militari ai propri confini e gestendo il flusso di materiale bellico. L'Ungheria, però, non ha dato l'autorizzazione al transito delle forniture verso l'Ucraina.

missili stinger

 

Le armi dirette a Kiev non potranno passare per il suo territorio. «Abbiamo deciso che non acconsentiremo a tali consegne», ha spiegato il premier Viktor Orban. «Rientra negli interessi dei cittadini ungheresi il fatto che Budapest resti fuori da questa guerra», ha sottolineato. Dal momento che lo spazio aereo ucraino è stato chiuso, le armi vengono portate al confine con la Polonia e attraversano le frontiere via terra.

 

luigi di maio lorenzo guerini

C'è sempre il rischio che anche le rotte terrestri vengano chiuse, se l'avanzata russa dovesse arrivare fino alla parte più occidentale del Paese. Ma non è ancora chiaro se e quando questo avverrà. Inoltre c'è il pericolo di scontri con le forze armate russe. Ad oggi non si sono verificati scambi di fuoco ma questo è uno scenario possibile.

 

UCRAINA - ATTACCO DEI RUSSI A KIEV

ARMI

Ad ogni modo quello che è accaduto è stato un importante cambio di passo nella politica strategica di un Paese come l'Ucraina, che per anni, dopo il crollo dell'Unione sovietica, ha fatto affidamento sulla Russia per rifornire il proprio settore della Difesa. Tuttavia, da diversi anni, mano a mano che si avvicinava alla sfera di influenza occidentale, Kiev ha comprato armi dall'Occidente e dai Paesi Nato.

 

UCRAINA - UN SOLDATO UCRAINO ALLA FINESTRA

La lista dei Paesi che oggi stanno donando armi a Kiev è lunga ed è in continuo aggiornamento, ci sono gli Usa, la Gran Bretagna, la Germania, la Finlandia, la Norvegia, l'Estonia, il Belgio l'Olanda, la Repubblica Ceca, la Polonia e la Slovacchia.

 

Amsterdam ha detto di voler mandare 3.000 elmetti da combattimento e 2.000 giubbotti balistici con relative piastre di armatura; 30 rilevatori di metallo e due robot per lo sminamento terrestre e marino; due sistemi radar di sorveglianza e cinque sistemi radar di localizzazione delle armi; 100 fucili da cecchino con un totale di 30mila munizioni.

 

MARIO DRAGHI LORENZO GUERINI

Altri 200 missili antiaerei sono stati preannunciati. Bruxelles sta fornendo a Kiev 2.000 mitragliatrici e 3.800 tonnellate di carburante, mentre Parigi ha parlato di un invio di armi difensive. Berlino ha autorizzato la consegna di 500 missili e 1.000 mortai anticarro. Sul fronte baltico, Tallin ha annunciato l'invio di missili anticarro, e di mortai oltre che di ospedali da campo. Il Paese ha poi rafforzato la sua cooperazione con Kiev per meglio contrastare gli attacchi cibernetici.

UCRAINA - ATTACCO DEI RUSSI A KIEV

 

La Lettonia ha promesso missili antiaerei, e così ha fatto anche un altro paese baltico, la Lituania. Tra i paesi dell'Europa centrale, va segnalata Praga che ha spedito munizioni per un valore di 1,5 milioni di euro. Altre armi per un totale di 7,6 milioni di euro sono attese a breve. Anche Varsavia ha promesso munizioni difensive.

 

UCRAINA - DONNE SOLDATO

Bratislava ha invece annunciato l'invio di forniture mediche e due kit per lo sminamento, del valore di 1,7 milioni di euro. Dura la risposta russa: «I cittadini e le entità dell'Ue coinvolti nella consegna di armi letali» all'Ucraina «saranno ritenuti responsabili per qualsiasi conseguenza di queste azioni». Lo ha affermato lunedì in una nota il ministero degli Esteri di Mosca, secondo cui coloro che hanno preso queste iniziative «non riescono a capire quanto siano pericolose le conseguenze».

zelenskyLORENZO GUERINI

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO