vladimir putin joe biden

“GLI STATI UNITI ORMAI  HANNO ABBANDONATO ANCHE NEL LINGUAGGIO IL RIFERIMENTO AI NEGOZIATI CON LA RUSSIA” - I DIPLOMATICI OCCIDENTALI, SOPRATTUTTO EUROPEI, SONO PREOCCUPATI PER LA LINEA INTRANSIGENTE DI WASHINGTON CHE POMPA ARMI ALL’UCRAINA PER VINCERE LA GUERRA E PORTARE ALLA CADUTA DI PUTIN - AI FUNERALI DI MADELEINE ALBRIGHT, BIDEN HA FATTO RIFERIMENTO ALL'AMERICA COME NAZIONE "INDISPENSABILE" E HA VOLUTO DARE UNA VESTE IDEOLOGICA ALLA SUA AZIONE PARLANDO DI “LOTTA DELLE DEMOCRAZIE CONTRO LE AUTOCRAZIE” (QUINDI FAREMO GUERRA ANCHE ALLA CINA?)

Alberto Simoni per “la Stampa”

 

PUTIN BIDEN

Per Joe Biden il mondo è dinanzi a un bivio: così come «la dissoluzione dell'Unione sovietica e la caduta del muro di Berlino furono un punto di inflessione storico» che ha chiamato «i popoli a decidere quale futuro volessero», oggi il momento di decidere da che parte stare, è la guerra in Ucraina. Ed è da inquadrare nella «lotta delle democrazie contro le autocrazie».

 

Parlando alla National Cathedral di Washington in occasione dei solenni funerali di Madeleine Albright, il primo segretario di Stato donna morta lo scorso 23 marzo, il presidente americano ha ribadito le categorie entro cui colloca il conflitto ucraino, ovvero quello di una lotta fra la libertà e «la più profonda oscurità» ha detto prendendo a prestito una celebre definizione di Vaclav Havel spesso citata da Albright.

 

BIDEN E GLI OBAMA AL FUNERALE DI MADELEINE ALBRIGHT

Biden ha sottolineato la solidità e la compattezza della Nato, oggi come allora quando un ruolo importante nell'unire gli alleati nell'affrontare la crisi nei Balcani lo ebbe la Albright. Nata nel 1937, arrivò dopo essere fuggita con la famiglia dalla Cecoslovacchia a 11 anni in America come una rifugiata.

 

Da lì poi la tenacia e la determinazione l'hanno portata a una carriera straordinaria che non solo l'ha condotta ai vertici della diplomazia Usa ma ha anche formato centinaia di persone diventate negli anni funzionari Usa di primissimo piano. E molti di quelli erano seduti fra le 1400 persone nella Cattedrale dove c'era tutto il gotha della politica e della diplomazia Usa con i presidenti Obama e Clinton, la moglie Hillary, il segretario di Stato Blinken, con i predecessori Kerry e Condoleezza Rice che del padre Josef Korbel fu allieva prediletta.

putin biden

 

Biden ha ricordato il pensiero della Albright e il riferimento all'America come nazione "indispensabile" paragonandolo al ruolo che gli Stati Uniti rivestono oggi nella crisi Ucraina. Martedì il capo del Pentagono Lloyd Austin ha presieduto un summit nella base americana di Ramstein sul Sud-ovest della Germania con i delegati di 43 Paesi ai quali ha ribadito la linea americana: ovvero quella di rafforzare il dispositivo militare a favore dell'Ucraina per consentirle di vincere il conflitto.

 

Finora poco meno di trenta Paesi hanno inviato armi ed equipaggiamenti a Kiev, ma la posizione intransigente americana trova qualche perplessità sul fronte europeo.

BIDEN AL FUNERALE DI MADELEINE ALBRIGHT

Ambienti diplomatici occidentali evidenziano come gli Usa abbiano ormai «abbandonato anche nel linguaggio il riferimento ai negoziati, che devono invece restare il punto principale dell'azione dell'Europa».

 

Ieri il segretario di Stato Usa Antony Blinken è nuovamente apparso dinanzi alla Commissione per le risorse economiche del Senato per illustrare la strategia Usa in Ucraina (e non solo). Poco prima ha avuto uno scambio di opinioni con l'omologo francese Yves Le Drian: i due hanno discusso dei prossimi passi per garantire «l'assistenza militare alle forze armate ucraine».

antony blinken e lloyd austin in ucraina

 

Ciò che preoccupa l'America - al di là della contrapposizione sul terreno e i timori di un allargamento del conflitto alla Transnistria - sono i contraccolpi sui prezzi delle commodities a livello globale. Blinken ha detto che la priorità degli Stati Uniti quando presiederanno il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in maggio sarà "la sicurezza alimentare".

 

Per questo Biden potrebbe chiedere fondi supplementari al Congresso. Intanto un primo passo è stato annunciato ieri. Il Dipartimento dell'Agricoltura e l'Agenzia per lo sviluppo Internazionale hanno stanziato ieri 670 milioni di dollari per i Paesi maggiormente colpiti dalla guerra.

vladimir putin joe biden.

 

Secondo stime della World Food Programm l'aumento del prezzo del grano e del frumento di cui l'Ucraina è fra i maggiori produttori al mondo provocherà un impatto notevole: 47 milioni di persone entreranno nella fascia di quanti soffrono per l'insicurezza alimentare. La direttrice di UsAid, Samantha Power, ha spiegato che 282 milioni andranno a cinque Paesi africani più lo Yemen: per la prima volta dal 2014 Washington attingerà a fondi d'emergenza noti come "Bill Emerson Humanitarian Trust".

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…