giorgia meloni matteo salvini denis verdini

“NOI NON CI SIAMO MAI MESSI IN FILA PER MANGIARE AL PASTATION” – I DOMICILIARI A TOMMASO VERDINI SCATENANO I FRATELLI D'ITALIA CHE NON VEDEVANO L'ORA DI VENDICARSI SU SALVINI. IL MELONIANO GIOVANNI DONZELLI SI RINGALLUZZISCE E RIVENDICA LA DISTANZA DAL “MACELLAIO” DENIS: “CE NE SIAMO ANDATI DAL PDL PERCHÉ C’ERA LUI. NOI NON SIAMO RICATTABILI” – DAL CARROCCIO FANNO NOTARE CHE LE COMMESSE SOTTO LA LENTE DEI PM RISALGONO ALL’EPOCA DEL GOVERNO DRAGHI, CON GIOVANNINI MINISTRO DEI TRASPORTI

Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

 

matteo salvini e giorgia meloni

[…] FdI non tornerà in modalità forcaiola con un alleato che tiene in piedi la maggioranza di governo. […] Se l’inchiesta avrà ricaschi mediatici e dunque politici solo sul Carroccio o se l’effetto sarà così corrosivo da macchiare anche l’esecutivo nel suo complesso.

 

Naturalmente davanti a microfoni e taccuini anche i colonnelli di via della Scrofa ieri ostentavano indifferenza. «Non leggo le intercettazioni », metteva a verbale il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti, mentre a pochi passi colleghi di rango raccontavano che le carte, invece, «vanno studiate». E pure bene.

 

giovanni donzelli presentazione di atreju 2023

Dato che finora la vicenda affaristico-giudiziaria sembra confinata nel campo leghista, c’è anche chi dentro FdI in queste ore rivendica la distanza da Verdini. Imperniandoci quasi una contro-storia della nascita di Fratelli d’Italia: «Ce ne siamo andati dal Pdl perché c’era lui!».

 

Ecco Giovanni Donzelli, il braccio destro di Meloni nel partito: «Noi non ci siamo mai messi in fila per mangiare al PaStation », cioè il locale gourmet di Verdini jr dietro via Veneto. Come dire: col cognato di Salvini non abbiamo nulla a che spartire.

 

L’unico ad intrattenere buoni rapporti con “Denis”, non si sa quanto recenti, è Ignazio La Russa. «Ma non ci parlava di politica, erano altri a farlo, mica noi», è la versione di Donzelli. Anche quando si rievoca qualche frase sibillina rilasciata a mezza bocca da Verdini senior, che recentemente si è auto-definito tra le persone «più informate d’Italia», dentro FdI hanno la risposta pronta: «Noi, comunque, non siamo ricattabili». Valeva per Berlusconi, figuriamoci per quello che fu uno dei suoi più fidati (e temuti) factotum.

 

TOMMASO DENIS VERDINI

[…]  il capo del Carroccio, di presentarsi davanti al Parlamento per parlare di Anas e corruzione, non ci pensa proprio. «Non cambio la mia agenda perché me lo chiedono i 5 Stelle o il Pd», è il ragionamento riportato a chi, anche dentro FdI, l’aveva sondato sul tema ieri mattina.

 

Dentro il Carroccio la difesa del capo – e del sottosegretario Federico Freni – suona più o meno così: le commesse sotto la lente dei pm sono roba vecchia. Epoca Draghi, anche se le carte smentiscono questa ricostruzione e anzi nelle intercettazioni la cricca esultava proprio perché il ministero dei Trasporti era finito in mano a Salvini. Altra tesi diffusa dalla Lega: tra i manager indagati ce ne sarebbe uno nominato «dai 5 Stelle».

 

MATTEO SALVINI FRANCESCA VERDINI - NATALE 2023

[…] Troncare e sopire, è l’ordine di scuderia che Giancarlo Giorgetti ha interpretato benissimo. In corridoio, mentre tutto intorno si parlava solo del caso Verdini-Freni, fingeva di cadere dal pero: «E cos’è il caso Freni?».

 

federico freni foto di bacco

 

denis verdini incontra federico freni al ristorante pastation federico freni denis verdini foto fatto quotidiano federico freni da pastation per incontrare denis verdini

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