beppe grillo mao tse tung cina

LA PASSIONCELLA DI BEPPE-MAO PER LA CINA - NEL RILANCIARE UNO STUDIO BRITANNICO, SECONDO CUI I GIOVANI ESPRIMONO OSTILITA' AL CAPITALISMO, GRILLO INDICA PECHINO COME "PIANO B": "OGGI NON SEMBRANO ESSERCI ALTERNATIVE SODDISFACENTI. L'UNICO MODELLO ALTERNATIVO È QUELLO CINESE ISPIRATO AL BEIJING CONSENSUS, CHE PROPONE UN CAPITALISMO PRIVATO E UN CAPITALISMO DI STATO SOTTO IL FERREO CONTROLLO DI UN REGIME AUTOCRATICO: UN MODELLO DIFFICILMENTE ADOTTABILE NEI NOSTRI SISTEMI OCCIDENTALI, MA CHE AL TEMPO STESSO PARE L'UNICO POSSIBILE"

grillo con l'ambasciatore cinese

1 - GRILLO: "I GIOVANI SCONTENTI DEL CAPITALISMO I MILLENNIALS UNA GENERAZIONE SOCIALISTA"

Da "la Stampa"

 

I giovani sono sempre più scontenti del modo in cui gli anziani gestiscono il mondo, sono insoddisfatti del sistema politico ed economico e, in modo crescente, rifiutano il sistema capitalistico. Sono loro i nuovi socialisti. Dal suo blog Beppe Grillo chiude il 2021 con una riflessione non firmata che guarda al futuro attraverso gli occhi dei Millennials, i nati tra il 1981 e il 1996, sottolineando come una generazione «considerata politicamente disimpegnata e apatica, con l'ascesa di movimenti di massa come Black Lives Matter e Fridays for Future, abbia infine capovolto lo scenario.

 

BEPPE GRILLO IN MACCHINA ESCE DALL'AMBASCIATA CINESE

«Oggi, i Millennials - si legge - sono descritti molto più comunemente come una generazione iperpoliticizzata, che abbraccia idee "consapevoli" (woke), progressiste e anti-capitaliste. Considerazione sempre più estesa per la generazione successiva, la "Generazione Z", quella degli Zoomers, nati tra il 1997 e il 2010».

 

L'ARTICOLO SUL BLOG DI BEPPE GRILLO CHE NEGA LA REPRESSIONE CINESE DEGLI UIGURI

A confermare questo atteggiamento, si legge, è anche un recente studio dell'Institute for economic affairs del Regno Unito, che rivela come i giovani esprimano ostilità al capitalismo, mentre «circa il 40% dei Millennials afferma di avere un'opinione favorevole del socialismo e una percentuale simile è d'accordo con l'affermazione che "il comunismo avrebbe potuto funzionare se fosse stato attuato meglio"».

 

I giovani dunque sono pronti a qualcosa di nuovo. Ma «mentre fino agli anni Ottanta si pensava al socialismo come a un modello alternativo - conclude Grillo - oggi non sembrano esserci alternative soddisfacenti. L'unico modello alternativo è quello cinese ispirato al Beijing consensus, che propone un capitalismo privato e un capitalismo di Stato sotto il ferreo controllo di un regime autocratico: un modello difficilmente adottabile nei nostri sistemi occidentali, ma che al tempo stesso pare l'unico possibile».

beppe grillo e la cina - by ellekappa

 

2 - LA PASSIONE DI GRILLO PER LA CINA

Andrea Bianchini per "il Giornale"

 

Scherzi del destino. Trentacinque anni fa Beppe Grillo venne cacciato dalla Rai per una battuta sul viaggio in Cina di una delegazione di socialisti italiani: «A un certo punto Martelli ha chiamato Craxi e ha detto: "Ma senti un po', qua ce n'è un miliardo e son tutti socialisti?". Craxi ha detto: "Sì perché?". "Ma allora, se son tutti socialisti a chi rubano?"», raccontò il comico durante una puntata di Fantastico 7. Oggi la Cina, invece, è per Beppe l'ultimo avamposto di benessere, progresso e cooperazione. Si vede che da quelle parti non ruba più nessuno, evidentemente.

 

Da quando i grillini sono arrivati al governo, molte delle loro bandiere ideologiche sono state riposte nell'armadio dei sogni irrealizzati. Una delle ultime a resistere è la pulsione orientale: socialismo, via della Seta, affari col Dragone tornano nei pensieri dell'Elevato con sospetta cadenza.

 

gianroberto casaleggio e beppe grillo

E ieri l'ultimo capitolo. In un lungo post titolato Millennials: generazione socialista (ospitato senza firma sul blog di Grillo), si teorizza come la stragrande maggioranza dei nati dopo il 1981- Millenials e Generazione Z, per l'appunto - rifiuti un'idea capitalista della società «che alimenta egoismo, avidità e materialismo», per arrivare a una spettrale conclusione: «L'unico modello alternativo è quello cinese ispirato al Beijing Consensus, che propone un capitalismo privato e un capitalismo di Stato sotto il ferreo controllo di un regime autocratico: certamente un modello difficilmente adottabile nei nostri sistemi occidentali, ma che al tempo stesso pare l'unico possibile».

 

BEPPE GRILLO NEL 2001

Regime, autocrazia, modello cinese: «Bello ma non ci vivrei», direbbe ironicamente qualcuno. Nel 1986, l'anno dell'intemerata di Grillo contro i socialisti, molti dei millenials a cui si fa riferimento nello scritto non erano ancora nati. E quella è una generazione che è cresciuta a pane e internet, che non conosce regimi e solo in minima parte ha vissuto limitazioni alla pluralità, ai diritti umani e alla libertà.

 

Ciò che invece oggi Beppe rilancia è praticamente l'opposto: uno Stato dove - sono notizie di ieri - è tornata la gogna pubblica e dove è stata silenziata Stand News, voce libera di Hong Kong. Un regime dove internet e social network - tanto cari all'Elevato Grillo - sono al guinzaglio dello Stato. Uno Stato dove i diritti umani sono quotidianamente calpestati. E allora torna in mente una sola domanda. Ma i cinesi, a chi rubano?

ARTICOLO PRO CINA DI FABIO MASSIMO PARENTI SUL BLOG DI BEPPE GRILLOL'ARTICOLO PRO CINA E ANTI USA DI FABIO MASSIMO PARENTI SUL BLOG DI BEPPE GRILLO

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