FIN DOVE SI SPINGERÀ PUTIN? - TRA I GOVERNI OCCIDENTALI E NELLA NATO, RISALE IL LIVELLO DI ALLARME SULLE FUTURE MOSSE DI MOSCA: C’E’ IL TIMORE DI UNA “PROVOCAZIONE” VERSO UNO DEI PAESI DELL’ALLEANZA ATLANTICA - "MAD VLAD" POTREBBE SAGGIARE LA PRONTEZZA DELLA NATO NELL’APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 5, QUELLO CHE OBBLIGA ALLA DIFESA COMUNE DI UN PAESE MEMBRO SOTTO ATTACCO - IL MISSILE RUSSO CHE HA VIOLATO LO SPAZIO AEREO POLACCO HA CONFERMATO I TIMORI - L’IPOTESI DI UN “INCIDENTE” CHE APRA UN CONFLITTO VERSO LA POLONIA E I PAESI BALTICI…
IL QUOTIDIANO TEDESCO “BILD” RIVELA L’ESISTENZA DI UN PIANO DEL MINISTERO DELLA DIFESA DELLA GERMANIA SU UNA POSSIBILE GUERRA TRA LA NATO E LA RUSSIA
PUTIN NON SI FERMERÀ ALL’UCRAINA – LE ANALISI DEGLI 007 EUROPEI CONCORDANO: “MAD VLAD” SI STA PREPARANDO A UNA LUNGA GUERRA CON L’OCCIDENTE. I PRIMI A ENTRARE NEL MIRINO SONO I VICINI EUROPEI: I BALTICI, I NEO-ACQUISTI DELLA NATO FINLANDIA E SVEZIA E LA POLONIA
E SE PUTIN ATTACCASSE LA NATO CON DELLE TESTATE NUCLEARI? – LA SIMULAZIONE DELLO SCENARIO APOCALITTICO: LA RUSSIA SGANCEREBBE 300 BOMBE ATOMICHE SULLE BASI MILITARI IN EUROPA. LA NATO RISPONDEREBBE CON 180 MISSILI - A QUEL PUNTO GLI STATI UNITI COLPIREBBERO "MAD VLAD" CON 600 TESTATE NUCLEARI RADENDO AL SUOLO LE 30 CITTÀ RUSSE PIÙ IMPORTANTI – RISULTATO DI TUTTO CIÒ? 90 MILIONI DI MORTI SOLO NELLE PRIME 4 ORE – QUESTO SCENARIO È REALE? SECONDO GLI ESPERTI...
ORA LA NATO TEME UN ATTACCO DI PUTIN PRONTE NUOVE TRUPPE PER BLINDARE I CONFINI
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
vladimir putin al cremlino parla ai soldati
La paura di una provocazione. Di un tentativo di Putin di saggiare la prontezza della Nato nell’applicazione dell’articolo 5. Quello che obbliga alla difesa di un membro dell’Alleanza Atlantica. Tra le Cancellerie occidentali e nella Nato, dopo l’attentato di Mosca, il livello di allarme è iniziato a salire. Le intelligence hanno concentrato gli sforzi per capire l’origine di quel che è accaduto nella capitale russa e soprattutto le potenziali conseguenze. In primo luogo quale tipo di reazione potrà avere il Cremlino.
VLADIMIR PUTIN BRINDA CON I SOLDATI
Tutte le analisi che partono dalle capitali europee e dall’America e arrivano nel quartier generale della Nato a Bruxelles si muovono dunque lungo cinque direttrici: la ritorsione di Putin, le fake news, i potenziali incidenti, il rafforzamento del fronte orientale e il coinvolgimento di altri Paesi.
Il primo punto tocca direttamente l’Ucraina […] presidente russo si concentrerà su una controffensiva ancora più violenta. […] il secondo punto su cui si sofferma l’attenzione degli 007 occidentali. Il Cremlino ha bisogno di mettere in connessione la violenza gratuita e inaccettabile al Crocus City Hall con gli ucraini. […] se passasse l’idea che il vero artefice dell’attentato è l’Ucraina, sarebbe un colpo all’immagine del Paese aggredito. Buona parte degli europei non lo accetterebbero. E per molti governi del Vecchio Continente diventerebbe più complicato sostenere la linea di aiuto a Zelensky. La stanchezza emersa in molti partner dell’Unione potrebbe a quel punto trasformarsi in un distacco rispetto alla fornitura di aiuti militari e economici. […]
vladimir putin al cremlino parla ai soldati 2
Poi c’è il terzo punto. Forse il più delicato per i membri della Nato. Sta infatti prendendo corpo il sospetto che […] il ras moscovita possa decidere di lanciare qualche “provocazione”. Un modo per saggiare la capacità di reagire dell’Alleanza Atlantica. In particolare mettendo alla prova la concretezza dell’articolo 5, quello che prevede l’obbligo di difendere l’alleato sotto attacco. Quello che è accaduto ieri in Polonia ha in qualche modo confermato i timori.
Ma la paura è che ci possa essere qualche atto dimostrativo ancora più clamoroso. Che magari prenda le forme di un incidente e che si rivolga soprattutto verso la Polonia e i Paesi Baltici. Una preoccupazione alimentata anche dall’“ingorgo” elettorale che coinvolge Ue e Usa. Con il voto a giugno in Europa e a novembre negli States: Mosca, nella sostanza, potrebbe osare di più nella speranza che la campagna elettorale distragga i governi a Bruxelles e a Washington.
Il quarto punto è operativo. Da tempo la Nato aveva deciso di rafforzare i confini orientali spostando truppe in particolare in Polonia, Romania e Bulgaria. Ci potrebbe essere una accelerazione e una intensificazione. Da ricordare che una delle più grandi esercitazioni della Nato, la “Steadfast Defender 2024” si è conclusa la scorsa settimana e si basava proprio sull’eventualità di un attacco da Est. […]