virginia raggi roberta lombardi

AVVISO AI NAVIGATI! - TRA I GRILLINI CIRCOLA UNA TENTAZIONE: SFIDUCIARE VIRGINIA RAGGI, TORNARE AL VOTO E CANDIDARE ROBERTA LOMBARDI - SE LA SINDACA DOVESSE ESSERE RINVIATA A GIUDIZIO E DALLA PROCURA USCISSERO NUOVE (PESANTI) INTERCETTAZIONI, LO SCENARIO NON SAREBBE PIU’ COSI’ FOLLE… 

Giampiero Timossi per “il Giornale”

 

RAGGI LOMBARDIRAGGI LOMBARDI

«Ora sono tutti addosso a me, ma un anno fa, quando si decise di puntare su Raffaele Marra c' era pure il direttorio a dir la sua», sbotta Virginia Raggi e ringhia e prova a uscire dall' angolo senza capire di chi ancora si può fidare. Perché in casa già pensano al dopo-Virginia e a una nuova candidata sindaca, Roberta Lombardi.

 

Così Roma è una raggiera di guai e di problemi aggirati, mai risolti. Ma i vizi non sono solo nella Capitale, da Palermo arriva la conferma del rinvio a giudizio di 14 esponenti pentastellati, tre deputati nazionali, due deputati regionali ex M5s e 10 attivisti coinvolti nell' inchiesta sulle firme false apposte per la presentazione delle liste alle comunali del 2012.

RAGGI LOMBARDIRAGGI LOMBARDI

 

Il sistema Cinque Stelle si sgretola e crolla sotto i colpi dell' inchiesta che porterà in aula anche Virginia Raggi. E la conferma che tutto ormai è allo sbando sta nell' addio di Massino Colomban, assessore alla Partecipate.

 

«Aveva detto subito che a giugno avrebbe lasciato: dunque andrà via tre mesi dopo», ricordano gli uomini che a Roma sono più vicini a Casaleggio e che hanno in Colomban un punto di riferimento. Puntualizzano, ma sanno anche loro che l' assessore è stufo del carrozzone, che ormai il clima è quello della smobilitazione. E poi la giunta è un cantiere aperto, ormai da un anno. Ora, per esempio, si vorrebbero scorporare i Lavori Pubblici dall' Urbanistica.

 

DIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDIDIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDI

Ma ai Lavori Pubblici serve un' assessora e non si trova il candidato giusto. Una donna, «perché lo statuto di Roma Capitale impone parità tra uomini e donne nei componenti della giunta, così si votò con Marino sindaco», dicono i grillini che provano a scaricare sulla passata amministrazione pure le colpe del loro immobilismo.

 

Davide Casaleggio, sceso a Roma per capire che stava accadendo, è risalito a Milano sconsolato. Troppe spine sono entrare in profondità nella pelle del Movimento, scatenando un'infezione a livello nazionale. E c'è una spina impossibile da rimuovere: i colloqui tra Raggi e Raffale Marra ormai dimostrano quanto il MoVimento fosse condizionato nelle scelte dal dirigente comunale poi finito in manette. È un così fan tutti impossibile da giustificare per i «giacobini» di Grillo.

ROBERTA LOMBARDIROBERTA LOMBARDI

 

Ed è un tutti-contro-tutti e questo che rende sempre più labile il sostegno che Grillo e Casaleggio offrono a Raggi. Ormai il traguardo dei cinque anni d' amministrazione è irraggiungibile. «Si eleggerà il nuovo sindaco contemporaneamente con le Politiche, come nel 2008», ipotizza la parte più politica del MoVimento, quella che fa capo a Marcello De Vito.

 

Già si agitano gli antagonisti interni e la più lesta a muoversi è stata Roberta Lombardi, deputata romana, grande sconfitta nel primo giro di giostra per il Campidoglio. «Io insultata da Marra nelle intercettazioni? È una medaglia al valore», scrive Lombardi, iniziando così l' operazione politica che la vorrebbe al posto di Virginia Raggi. Certo, si dimentica di dire che Marra, nell' ottobre scorso, sostenne pure: «Lombardi voleva che collaborassi con lei, me lo disse De Vito». Per poi aggiungere che dopo fu «la più bastarda di tutte». Dopo, appunto. La politica ha i suoi tempi. E un comico diventato leader sa quanto siano importanti.

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