de magistris nel cannone - edoardo baraldi

‘’VUOTO PROBATORIO’’ E CELLE PIENE – “I MIEI 79 GIORNI A POGGIOREALE PER COLPA DI DE MAGISTRIS. MI USÒ PER FARE POLITICA” - L’IMPRENDITORE ALFREDO ROMEO ASSOLTO DALLA CASSAZIONE ATTACCA L’IDOLO DI SANTORO & TRAVAGLIO

Fabrizio Roncone per Corriere della Sera

 

L’inchiesta, fondata su «fatti che non sussistono», ebbe risvolti tragici. L’ex assessore Giorgio Nugnes si suicidò. In arresto altri quattro ex assessori della giunta che all’epoca era guidata da Rosa Russo Iervolino (Felice Laudadio, Enrico Cardillo, Giuseppe Gambale e Ferdinando Di Mezza); manette anche per l’ex Provveditore alle opere pubbliche Mario Mautone e — appunto — per l’imprenditore Alfredo Romeo. 

ALFREDO ROMEO ALFREDO ROMEO

 

Prima di cominciare l’intervista con l’imprenditore Alfredo Romeo (risponde al telefono, da Londra) è opportuno riepilogare le motivazioni con cui la Corte di Cassazione ha assolto tutti gli imputati del caso «Global Service» che, sei anni fa, squassò Napoli e il suo municipio. 

De Magistris TapiroDe Magistris Tapiro


«Vuoto probatorio». «Deduzioni generiche, perché enunciate e non dimostrate». «Azioni penali mai esercitate» di un’impresa che chiede legittimamente informazioni sull’appalto per il manto stradale della città a pubblici amministratori, i quali tali informazioni poi forniscono, «violando il dovere di imparzialità», ma senza rivelare segreti. 


L’inchiesta, fondata su «fatti che non sussistono», ebbe risvolti tragici. L’ex assessore Giorgio Nugnes si suicidò. In arresto altri quattro ex assessori della giunta che all’epoca era guidata da Rosa Russo Iervolino (Felice Laudadio, Enrico Cardillo, Giuseppe Gambale e Ferdinando Di Mezza); manette anche per l’ex Provveditore alle opere pubbliche Mario Mautone e — appunto — per l’imprenditore Alfredo Romeo. 

Giorgio NugnesGiorgio Nugnes


Il colloquio con Alfredo Romeo inizia con il ricordo dei suoi 79 giorni di carcere preventivo. 
( Suggerisce uno sforzo d’immaginazione: Poggioreale, la cella di due metri per tre. Tanfo di urina. Di sudore. Pareti gonfie di umidità. Altri cinque reclusi. Quello accusato di crimini orribili che gli regala una mela. L’ergastolano con le gambe a penzoloni dal letto a castello che sorride, lanciando lo sguardo oltre le sbarre della finestra ). 

Carcere PoggiorealeCarcere Poggioreale


«La prima settimana fui travolto dalla rabbia. Poi, mentre la rabbia stava per tramutarsi in depressione, una mattina mi svegliai con un pensiero forte e preciso: io sono innocente e lo dimostrerò. Così cominciai a leggermi le carte del processo, gli atti, finché non mi arrivò la sentenza del tribunale del Riesame, che aveva negato la mia scarcerazione. Fra i suoi membri, e relatore della sentenza, c’era un certo Luigi de Magistris...». 


I toni di de Magistris furono durissimi. 
«Mi accorsi subito che già ragionava da politico...». 

de laurentiis caldoro de magistris carlo de benedetti ezio maurode laurentiis caldoro de magistris carlo de benedetti ezio mauro


Continui. 
«Non c’era una sola riga di diritto, in ciò che aveva scritto su di me. Eppure, come giudice della Libertà, avrebbe dovuto almeno intravedere “il vuoto probatorio” che accerta oggi la Cassazione. Niente: usò il mio caso per fare propaganda politica. Poco dopo, se ben ricordo, si candidò alle Europee». 


Luigi de Magistris, detto Giggino ‘a manetta , acclamato da folle eccitate. 
«Il giustizialismo teorico è stato il suo spot politico... oggi si sente vittima dei procedimenti giudiziari in cui è incappato, mentre ieri... Però, no, aspetti: io credo che il guaio più grosso di de Magistris sia la condanna, definitiva, che ha emesso la città di Napoli nei suoi confronti: è stato un cattivo sindaco, punto. E lo dico da napoletano che vive a Napoli e da primo contribuente della città, da imprenditore con 1.500 dipendenti e con un indotto che dà lavoro a circa altre 27 mila persone. Parlo da napoletano che vede Napoli governata da un personaggio che non ha alcuna visione politica...». 

 

 

 

ALFREDO ROMEOALFREDO ROMEO


Si potrebbe intuire, nelle sue parole, un comprensibile desiderio di rivalsa... 
«O di vendetta. Ma non è così. Giuro che non è così». 

 

 

 

Può giurare, tuttavia... 
«Beh, è evidente che de Magistris con me si comportò male, commettendo un errore grave, gravissimo. Però io voglio andare oltre e considerare che questa sentenza della Cassazione, in fondo, è anche una buonissima notizia per il Paese: perché se è vero che ci sono magistrati che sbagliano, è altrettanto vero che c’è poi pure una magistratura che garantisce tutti». 


Sei anni per arrivare ad accertare la verità sono tanti. 
«Un tempo pazzesco. La mia azienda, se non fosse stata più che solida, sarebbe potuta fallire. Penso a un imprenditore americano che magari stava ipotizzando di venire a fare un po’ di business in Italia: dovesse leggere questa nostra intervista, rimarrebbe terrorizzato e, temo, andrebbe ad investire altrove». 

travaglio    de magistris zcvynplgpuwxnbonph4nidnnkyflbgvxnoo1b7pgffg=  travaglio de magistris zcvynplgpuwxnbonph4nidnnkyflbgvxnoo1b7pgffg=


Il Foglio di Giuliano Ferrara pubblica un commento alla sua vicenda e lo titola in modo eloquente: «Ma chi risarcirà Romeo?».
«Penso che esattamente come paga il medico che sbaglia, o l’ingegnere che fa crollare un ponte, forse è giunto il momento che anche per i magistrati sia contemplata la responsabilità civile. Aggiungo che mi sembra ormai inevitabile la separazione delle carriere. Parlo da ex imputato: ma tra pm e giudici c’è certamente un rapporto diverso da quello che si instaura tra imputato e giudici». 

ALFREDO ROMEO CON ROSETTA IERVOLINO ALFREDO ROMEO CON ROSETTA IERVOLINO


Un pensiero per l’assessore Giorgio Nugnes, che si tolse la vita. 
«Povero Nugnes, non ebbe la forza di resistere al processo mediatico... Povero Nugnes...». 
( Al termine del colloquio, Alfredo Romeo ha spedito via e-mail un suo piccolo promemoria: «In attesa di iniziare l’intervista, avevo cercato di riordinare le idee... Controlli se abbiamo detto tutto. Accerti se su de Magistris siamo stati abbastanza chiari...» ). 
 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)