giorgia meloni europa ue euro

I FALCHI NON MOLLANO – I NEGOZIATI SULLA RIFORMA DEL PATTO DI STABILITÀ SONO IN STALLO: SERVE UN ACCORDO TRA FRANCIA E GERMANIA E BISOGNA ANCORA RISOLVERE IL NODO DEL DEFICIT. I TEDESCHI INSISTONO SUL PARAMETRO DEL 3%: “NON È CREDIBILE VEDERE LIVELLI DI DEBITO PIÙ BASSI SENZA DEFICIT SOSTENIBILI”. E ALLA MELONI FISCHIANO LE ORECCHIE (IL DEFICIT ITALIANO SALE QUEST’ANNO AL 5,3%)

Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

Nadia Calviño

Restano distanti le posizioni tra i Paesi Ue sulla riforma del patto di Stabilità ma la ministra dell’Economia spagnola Nadia Calviño è ottimista per un accordo entro fine anno.  L’intesa passerà però prima «attraverso un accordo franco-tedesco», come ha spiegato il ministro francese Bruno Le Maire. […]

 

Si procede con una logica a pacchetto, che si basa su quattro elementi: salvaguardie comuni, spazio fiscale per gli investimenti, equilibrio tra le istituzioni, applicazione delle regole.

 

VALDIS DOMBROVSKIS - PAOLO GENTILONI

I nodi da sciogliere restano la «golden rule», ovvero la possibilità di scomputare parte degli investimenti verdi, digitali e per la difesa come chiedono l’Italia e altri Paesi, su cui il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha spiegato che la Commissione è «aperta a discutere» ma al momento «non c’è un consenso vicino».

 

E il nodo del deficit. La Germania chiede «un margine di sicurezza per il deficit annuo rispetto al parametro del 3%» perché «la riduzione del debito/Pil e del deficit sono connessi e non è credibile vedere livelli di debito più bassi, senza deficit annui sostenibili», ha detto ieri il ministro delle Finanze Christian Lindner.

GIORGIA MELONI

 

Dombrovskis ha sottolineato che «il 3% del deficit rispetto al Pil è già nell’attuale sistema il tetto massimo e non l’obiettivo di medio termine […]. La proposta di riforma della Commissione mantiene questa logica». Mentre gli Stati attuano i piani di riduzione del debito devono «prudentemente» mantenere il deficit sotto il 3% del Pil.

christian lindner il ministro tedesco christian lindner nasconde orologio 2

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