1. I PM HANNO UNA LETTERA DELL'UOMO DI RUBY CHE INCHIODA BERLUSCONI ALLA CORRUZIONE 2. NON SOLO. CI SONO LE TELEFONATE IN CUI IL BANANA CONVINCEREBBE SOPRATTUTTO BARBARA GUERRA E IRIS BERARDI A RINUNCIARE ALLA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE NEI CONFRONTI DI NICOLE MINETTI, LA RECLUTATRICE DELLE ''CENE ELEGANTI'' DEL BUNGA BUNGA

RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO

1. FORSE HA CAPITO

Filippo Facci per “Libero Quotidiano”

 

C'è una ricorrente voce di popolo che dice più o meno questo: Berlusconi ha comunque sbagliato, perché le donne e le feste erano fatti suoi, certo, però non doveva fare tutto quel troiaio mentre era presidente del consiglio, non doveva folleggiare con intere batterie di battone e poi pretendere di non essere ricattabile. Va detto che, per grezza che sia, l'opinione non fa una grinza. Ora: a difesa di Berlusconi c'è stata una battaglia per la privacy e per i fatti di ciascuno in camera da letto, per il libero arbitrio di chi è libera di fermarsi a cena (elegante o no) oppure di tornarsene a casa.

RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO

 

RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO

Questa controffensiva culturale - diciamo - sui media spesso era mischiata a una strategia difensiva senza compromessi, e che fa pensare ancor oggi, forse, che Berlusconi i suoi errori non li abbia capiti bene. Poi però ci pensi. Anni di intercettazioni che palesano scambi, ricatti o risarcimenti che fossero, chi chiedeva soldi, chi il lavoro, la casa, la villa, l'auto, la candidatura, uno spaventoso e instancabile esercito di questuanti che registrava, fotografava, ammiccava, telefonava, scriveva, pubblicava, rivendicava.

 

E ora non è in discussione la generosità di Berlusconi - indiscutibile - né la valenza morale e penale degli scambi: ma - lo dimostrano altre carte uscite in questi giorni - di fatto è almeno dal 2008 che un esercito di puttane gli frantuma insistentemente le palle. E ora tornerà pure a processo. Da qui la domanda: davvero pensate che lui, i suoi errori, non li abbia capiti?

RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO

 

2. IL FIDANZATO DI RUBY A BERLUSCONI: “RICORDI DI RICOMPRARMI LE CASE”

Emilio Randacio per “la Repubblica”

 

«Lei, presidente, si è dimenticato… ». Poco più di due pagine scritte al computer, ritrovate il 17 febbraio scorso in uno dei pc a disposizione di Luca Risso, ex fidanzato di Ruby, la marocchina al centro dello scandalo del “bunga bunga”. Se Risso sia riuscito a spedirla realmente all’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non è riscontrato dalle indagini. Ma tra le carte allegate all’inchiesta per corruzione giudiziaria proprio contro Berlusconi e altri 33 indagati – comprese Ruby e venti Olgettine - c’è questa sorta di elenco di “favori” fatti all’ex Cavaliere e degli impegni che – secondo Risso – lui non avrebbe mantenuto.

 

RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO RUBY E LUCA RISSO IN MESSICO

Per esempio, la fuga forzata dello stesso Risso con l’allora compagna per evitare una testimonianza in Tribunale. Ma, soprattutto, l’ex proprietario della discoteca genovese Albikokka ricorda al leader di Forza Italia di quell’accordo economico per la compravendita di una serie di appartamenti a Playa del Carmen, sulle coste del Messico, che Risso – sono parole sue – avrebbe dovuto rivendergli al doppio di quanto speso per l’acquisto (600 mila euro). Un modo – sostengono oggi le indagini dei pm milanesi Tiziana Siciliano e Luca Gaglio – per Berlusconi per continuare a pagare il silenzio di Ruby davanti ai giudici.

barbara guerra alla guidabarbara guerra alla guida

 

È lunga la missiva. Risso informa l’ex Cavaliere della pericolosità dell’ex compagna, del modo in cui spende i suoi soldi e di come, quegli 80mila euro che erano in realtà destinati a far crescere la figlia della coppia, Ruby li abbia tenuti per sé.

 

LICIA RONZULLI EU PARLIAMENT LICIA RONZULLI EU PARLIAMENT

Uno dei tanti documenti che secondo la Procura fanno parte degli elementi sufficienti per portare a giudizio i 34 indagati. Ci sono le telefonate – che saranno inviate al Senato per l’autorizzazione all’utilizzo – in cui Berlusconi convincerebbe soprattutto Barbara Guerra e Iris Berardi a rinunciare alla costituzione di parte civile nei confronti di Nicole Minetti, la reclutatrice delle serate del bunga bunga.

 

bocche a culo di gallina per barbara d urso e francesca barra ma non per licia ronzulli bocche a culo di gallina per barbara d urso e francesca barra ma non per licia ronzulli

Poche settimane fa, gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria della Polizia di Stato sono stati spediti a Mediaset con un “ordine di esibizione” per acquisire una serie di contratti televisivi delle ragazze che partecipavano alle “cene eleganti” di Arcore. Tra il prezzo della corruzione versato alla giovane brasiliana Iris – sempre secondo l’ipotesi accusatoria – oltre a un appartamento «presso la residenza Sassi di Segrate» – sede storica Mediaset - e ai bonifici, contanti e assegni per quasi 150mila euro, ci sarebbe anche un contratto con le reti del Biscione «per l’importo approssimativo di 60 mila euro a fronte di prestazioni mai effettuate».

il selfie ronzulli bergamini calabria il selfie ronzulli bergamini calabria

 

Curioso, secondo l’accusa, anche il trattamento riservato a Mariano Apicella, il cantante napoletano onnipresente nelle serate del Cavaliere. Prima delle sue deposizioni ai processi dell’ottobre del 2012 e del marzo dell’anno successivo, Apicella veniva compensato solamente con “rimborsi spese”. Del novembre 2012 alla data odierna, sono convinti i magistrati, Apicella viene “promosso”, con un vero e proprio stipendio ogni mese vicino ai 3mila euro, per un importo complessivo che sfiora i 100mila.

francesca pascale e licia ronzulli selfie con dudu francesca pascale e licia ronzulli selfie con dudu

 

Tra le persone che non figuravano nella lista dei 33 indagati c’è anche l’europarlamentare di Forza Italia Licia Ronzulli. Per lei, i Pm hanno intenzione di chiedere l’autorizzazione al processo a Strasburgo, con l’accusa di falsa testimonianza. La Ronzulli, come quasi tutte le testimoni delle difese, ha negato in aula di aver mai partecipato a cene oscene ad Arcore.

 

ronzulli ridipinge  ronzulli ridipinge

Il legale del Cavaliere, Federico Cecconi, respinge con forza l’ipotesi formulata dai magistrati. «L’inchiesta della Procura strumentalizza e distorce dati e flussi finanziari già da tempo conosciuti senza portare alcun elemento di novità a carico di Berlusconi».

 

BERLUSCONI RONZULLI PASCALE BERLUSCONI RONZULLI PASCALE

Secondo il difensore, infatti «per quanto riguarda le elargizioni di somme di danaro disposte in favore delle varie ospiti di Arcore coinvolte nella deriva mediatica del cosiddetto processo Ruby, occorre ricordare che tutte le movimentazioni finanziarie che le riguardano sono avvenute in modo trasparente e sono state spontaneamente indicate alla Procura dalla stessa amministrazione di Berlusconi, a dimostrazione appunto della liceità e trasparenza del suo operato”.

 

belfie barbara guerra si fotografa il culo belfie barbara guerra si fotografa il culo

Secondo il legale, infine, i 7 milioni che sarebbero stati versati a Ruby, «sono una cifra inventata, frutto di millanterie e congetture, di cui non vi è alcuna prova».

BARBARA GUERRA E ALESSANDRA SORCINELLI BARBARA GUERRA E ALESSANDRA SORCINELLI barbara guerra barbara guerra barbara guerra barbara guerra Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli in vacanza Twitter Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli in vacanza Twitter

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…