CONTE, CHE GAGÀ! – I RICORDI DELL’EX PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, JEAN-CLAUDE JUNCKER: “AL CONSIGLIO EUROPEO INIZIAVA SEMPRE I SUOI INTERVENTI DICENDO: ‘IO IN QUANTO PROFESSORE DI DIRITTO INTERNAZIONALE DEVO DIRVI’. ANCHE SE L’UOMO CI PIACEVA, FINÌ PER INFASTIDIRE GLI ALTRI LEADER, TANTO CHE IL PREMIER SVEDESE STEFAN LÖFVEN…”
Estratto dell’articolo di Beda Romano per https://24plus.ilsole24ore.com/
[…] Da presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker ha affrontato tra gli altri Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Del secondo, lo stesso a cui fu rimproverato di abbellire il curriculum, ricorda: «Al Consiglio europeo iniziava sempre i suoi interventi dicendo: “Io in quanto professore di diritto internazionale devo dirvi…”.
Anche se l’uomo ci piaceva, finì per infastidire gli altri leader, tanto che il premier svedese Stefan Löfven cominciò i suoi interventi allo stesso modo: “Io in quanto idraulico devo dirvi…”. E lo stesso faceva il premier bulgaro Bojko Borisov: “Io in quanto pompiere devo dirvi…”. Tutto ciò era molto divertente». A domanda precisa, il nostro interlocutore conferma che a sua memoria l’ex premier si definiva docente di diritto internazionale, e non privato com’è in realtà.
Erano tempi tesi tra Roma e Bruxelles, sorprendentemente più di quelli correnti. L’Italia rifiutava molte delle regole europee, a iniziare da quelle relative alla libera concorrenza e alle finanze pubbliche. «Mi ricordo ancora un vertice del G20 a Brisbane nel 2014, quando in un incontro con Matteo Renzi venimmo quasi alle mani, discutendo del bilancio italiano. Detto ciò, ho apprezzato Matteo Renzi perché a dispetto dell’atteggiamento che ebbe verso l’esterno era un uomo che sapeva ascoltare. Ma la sua facoltà di ascolto avrebbe potuto essere più spontanea». [...]
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