I TRENI DI RENZI? LI QUOTIAMO, MA TRA UN PAIO D’ANNI – LO DICE IL NUOVO CAPO DELLE FS, IL RENZINO MAZZONCINI – E ALLORA PERCHE' ELIA E MESSORI SONO STATI CACCIATI? FACILE: SOLO PERCHE RENZI VUOLE PIAZZARE I SUOI YESMEN
Antonio Signorini per “il Giornale”
Non la chiama privatizzazione perché vuole che sia chiaro fin dall'inizio chi entrerà nel capitale delle Fs: no ai grandi gruppi, sì all' azionariato diffuso. Poi prende tempo.
Per la quotazione «non c' è il termine perentorio del 31 dicembre 2016». Il governo non ha fissato una data precisa e anche nel Def, il documento che fissa le previsioni e gli impegni della politica economica, «non c' è l' introito del collocamento del 40% di Fs».
Roberto Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale delle Fs appena nominato, si è presentato alla stampa. Prima uscita pubblica per mettere dei paletti e spiegare come saranno le ferrovie dell'era Renzi.
Le ferrovie pubbliche andranno sicuramente nel mercato, ma per ora «non siamo in questa fase, occorre mettere mano prima al nuovo piano industriale e avere il coraggio di essere innovativi».
Le tappe che precederanno la quotazione sono tre. Innanzitutto il governo deve varare la riforma del trasporto pubblico locale. Il fatturato del gruppo è in larga parte legato al mercato regolato, e senza definire i limiti entro i quali si muoverà l' azienda, non sarà possibile ricorrere al mercato.
La riforma arriverà «presumibilmente entro il 2016», sottolinea, facendo intuire che la data della quotazione dipenda innanzitutto da questo, quindi da una scelta del governo.
Secondo obiettivo, legato a questo, è fare crescere l' azienda nel trasporto pubblico locale.
Sul trasporto su ferro, considerando anche la partecipata Trenord, la quota di mercato è già del 90 per cento. Quindi non ci sono margini per crescere. Il «polmone della crescita» sono gli altri servizi metropolitani. Oggi, ha ricordato, l' 85% del trasporto pubblico locale gomma è gestito dalle ex municipalizzate con un fatturato di quasi 9 miliardi complessivamente, contro i 4-4,5 miliardi del ferro. Sulla gomma «attualmente abbiamo una quota di mercato del 7% e nel piano industriale stiamo prevedendo una crescita».
RENATO MAZZONCINI CON NARDELLA
Terzo, lavorare su un settore in perdita come quello delle merci. Obiettivo, applicare anche a questi settori, la «cultura del cliente» che Fs utilizzano già nelle Frecce e che si è affermata anche grazie alla concorrenza di Ntv. Nei piani di Mazzoncini la rete ferroviaria deve restare pubblica e il gestore «deve assolutamente rimanere integrato nel gruppo».
RENATO MAZZONCINI CON NARDELLA
Quando arriverà la quotazione riguarderà «l' azionariato diffuso e non ci saranno altri gruppi industriali nell' azionariato. La privatizzazione è un mezzo e non un fine». Su questo il nuovo amministratore assicura di avere le stesse idee del governo. Ma se la privatizzazione dovesse tardare potrebbe essere l' Unione europea ad avere qualcosa da ridire.
renzi fa i selfie davanti al trenorenzi stazione termini