“IL DESTINO DELLA CAMPANIA NON SI DECIDE A ROMA” – DE LUCA TORNA AD ATTACCARE ELLY SCHLEIN DOPO IL NIET DELLA SEGRETARIA DEM AL TERZO MANDATO DEL GOVERNATORE ALLA GUIDA DELLA REGIONE – “CI SONO ESPONENTI POLITICI NAZIONALI CHE NON SANNO NEANCHE COME SI ARRIVA A NAPOLI. DECIDONO I QUARTIERI, NON I SALOTTI. I GRUPPI DIRIGENTI A ROMA HANNO LA SOLA PREOCCUPAZIONE DI CANDIDARSI ALLE ELEZIONI SUCCESSIVE E PROTEGGERSI LA POLTRONA”
P. G. per il “Corriere della Sera” - Estratti
VINCENZO DE LUCA VS ELLY SCHLEIN - ILLUSTRAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO
«Non esiste più una coalizione di centrosinistra, siamo messi peggio del 2022 e vorrebbero decidere a Roma il destino della Campania». Altro che passo indietro, come vorrebbe — o, forse, spererebbe — la leader dem Elly Schlein. Vincenzo De Luca continua a picconare quotidianamente il suo partito e, più in generale, chiunque non sia d’accordo con la sua rincorsa al terzo mandato alla guida della Regione (ultimo in ordine di tempo il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, che ha anche espresso un giudizio «non positivo» sugli anni di governo dell’ex sindaco di Salerno).
(...) «Ci sono esponenti politici nazionali che non sanno neanche come si arriva a Napoli, avete mai sentito qualcuno parlare dei nostri problemi e dei nostri figli? Parlano della nostra regione senza conoscere il nostro territorio».
Poi, ancora bordate: i «gruppi dirigenti a Roma hanno una sola preoccupazione, ossia come candidarsi alle elezioni successive e proteggersi la poltrona».
Ma De Luca, per affondare la critica, spinge lo sguardo (anche) oltreoceano: «Trump ha vinto le elezioni negli Usa; sembrava dovesse essere travolto da un’immagine nuova, ma ha stravinto, e c’è una lezione che vale anche per l’Italia, che noi abbiamo adottato da sempre e che ricordiamo anche alla sinistra italiana: decidono i quartieri, non i salotti». Infine: «Quando insieme ai sindaci e ai cittadini della Campania siamo andati a protestare contro il governo, a Roma, lo scorso febbraio, eravamo soli; la sinistra non c’era. Ecco cosa significa stare con il popolo o stare nei salotti e rompere magari le scatole a chi lavora e combatte».