imu tasse casa tassa giancarlo giorgetti

IMU-RTACCI! I PROPRIETARI DI UNA SECONDA CASA RISCHIANO DI TROVARE UNA BRUTTA SORPRESA CON IL NUOVO ANNO: UNA TERZA RATA DELL'IMU. NEL PACCHETTO DI EMENDAMENTI DEI RELATORI SPUNTA UNA MISURA CHE PERMETTE AI COMUNI DI AUMENTARE L'ALIQUOTA – VOLANO STRACCI NEL CENTRODESTRA. FORZA ITALIA ATTACCA IL MEF: “INACCETTABILE LA GESTIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO” – E RESTA APERTO LO SCAZZO SUL SUPERBONUS...

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “La Stampa”

 

tasse sulla casa imu

I cittadini che possiedono un secondo immobile, ed entro il 18 dicembre devono pagare il saldo dell'Imu, rischiano di trovare una brutta sorpresa con il nuovo anno: una terza rata. Nel pacchetto degli emendamenti dei relatori depositato in commissione Bilancio al Senato spunta una misura che riapre la partita delle tasse sulla casa.

 

I Comuni avranno tempo fino al 15 gennaio 2024 per comunicare le eventuali variazioni delle aliquote dell'Imu per il 2023. Questo significa che molto probabilmente ci sarà da pagare una differenza che l'emendamento fissa al 29 febbraio. A meno che, qualche sindaco virtuoso non decida di tagliare l'aliquota dell'Imposta municipale, in quel caso il proprietario dell'immobile riceverà un rimborso.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni

Fonti della maggioranza provano a sminuire l'impatto dell'intervento dicendo che i comuni interessati sono solo 200, quelli che non hanno aggiornato in tempo l'imposta.

 

[…]  Colpisce sia proprio il centrodestra a toccare l'Imu, visto che Lega e Fratelli d'Italia la scorsa legislatura si erano opposti duramente alla riforma del catasto, incolpando Mario Draghi di voler alzare le rendite catastali sugli immobili e quindi anche l'imposta municipale. La stangata che Matteo Salvini e Giorgia Meloni paventavano con il nuovo catasto rischia di materializzarsi davvero, ma con un'operazione realizzata dal loro governo.

 

dati sull imu in italia

A proposito di tasse sugli immobili, è arrivato anche l'emendamento promesso da Forza Italia sulle locazioni inferiori ai 30 giorni. La cedolare secca resta al 21% sulla seconda casa affittata per un breve periodo, per le altre l'aliquota sale al 26%. Confedilizia ribadisce «la più ferma contrarietà all'aumento della cedolare».

 

[…]

 

Nel gran calderone delle norme spicca lo sconto sulle multe alle assicurazioni che rifiutano o eludono l'obbligo di accendere la polizza alle imprese contro il rischio di catastrofi: le sanzioni tra 200 mila e un milione di euro sono riviste in un range che va da 100 mila a 500 mila euro. Viene prorogata anche per il primo trimestre del 2024 l'Iva al 10% sul pellet. Inoltre, gli enti locali potranno utilizzare i soldi non spesi di diversi fondi, compreso quello per la social card "Dedicata a te".

 

DEBORAH BERGAMINI

Infine, il Viminale organizzerà «una sessione straordinaria del corso-concorso per 345 segretari comunali». Non manca la carica delle micro misure localistiche: 600 mila euro in tre anni al museo di Poggioreale in provincia di Trapani e altrettanti a un asilo nido di Montereale Valcellina (Pordenone). E poi 100 milioni alla Fondazione Gazzetta amministrativa fondata da Enrico Michetti, ex candidato della destra a sindaco di Roma.

 

Le opposizioni vanno all'attacco. «Siamo passati da zero emendamenti della maggioranza a marchette di tutti i tipi», afferma il senatore del Pd Daniele Manca.

 

[…]

 

tasse sulla casa imu 3

Non è ancora chiusa la questione Superbonus. Tensioni dentro la maggioranza con Forza Italia molto critica per il muro del Mef. Durante un'infuocata riunione di gruppo Deborah Bergamini ha definito «inaccettabile» la gestione della manovra da parte dell'esecutivo. Il relatore di Fdi Guido Liris sostiene che l'interlocuzione con il Tesoro sulle spese del 2023 dei condomini è in corso per cercare una soluzione «che non abbia né proroghe né oneri, da inserire in legge di Bilancio o più probabilmente nel Milleproroghe».

giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto tasse sulla casa imu 1

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…