friedrich merz angela merkel

IN GERMANIA HANNO ARCHIVIATO TOTALMENTE L’ERA MERKEL – LA CDU, IL PARTITO CHE FU DI ANGELA, ROTTAMA IL MULTICULTURALISMO DELL’EX CANCELLIERA E CHIEDE CHE GLI IMMIGRATI SI ADEGUINO ALLA “CULTURA DOMINANTE” TEDESCA. IL NUOVO SEGRETARIO, FRIEDRICH MERZ, HA SVOLTATO A DESTRA PER FREGARE VOTI AI CRIPTO-NAZI DI AFD. E ANGELONA SI “VENDICA” FACENDO GLI SCATOLONI E USCENDO DALLA FONDAZIONE KONRAD ADENAUER STIFTUNG

1 - IL PARTITO DELLA MERKEL: MULTICULTURALITÀ ADDIO GLI STRANIERI SI ADATTINO

Estratto dell’articolo di Francesco De Felice per “il Giornale”

 

la gran croce dell ordine al merito per angela merkel

L’Unione cristiano-democratica (Cdu) rottama il multiculturalismo: addio al «Multikulti» di Angela Merkel, presidente del partito dal 2000 al 2018 e cancelliera dal 2005 al 2021. Nella proposta […] presentata dai popolari a Berlino l'11 dicembre, «Vivere in libertà - Condurre la Germania in sicurezza verso il futuro», vi è l’esplicito riferimento a una «cultura dominante» che è quella tedesca.

 

Come il resto della popolazione, gli immigrati dovranno conoscere «senza se e senza ma» storia, tradizioni e lingua della Germania, nonché la sua responsabilità per la seconda guerra mondiale e la Shoah. A questo impegno si unisce quello al riconoscimento del diritto di Israele all’esistenza. È così che la Cdu suona la carica, in vista delle elezioni europee del 9 giugno 2024 e di un possibile voto anticipato in Germania.

 

friedrich merz

Si tratta di un netto segnale di discontinuità nella svolta a destra intrapresa da Friedrich Merz, presidente della Cdu dal 2022, dopo il centrismo merkeliano. Non è solo una rottura con il passato, ma anche un assalto al futuro. La Cdu vuole sottrarre voti all’ultradestra di Alternativa per la Germania (Afd) e tornare al governo. In caso di elezioni anticipate del Bundestag, «siamo di nuovo capaci di governare», ha dichiarato il segretario generale dei popolari Carsten Linnemann, secondo cui «il Paese è instabile, la gente insicura e ha bisogno di risposte».

 

[…]  Nella proposta di programma del principale partito di opposizione al Bundestag si evidenzia quindi come soltanto i musulmani che «condividono i nostri valori sono parte della Germania», a cui «la Shariah non appartiene». I fedeli dell'Islam devono impegnarsi per il rispetto della dignità individuale, dei diritti umani e fondamentali, dello Stato di diritto, della tolleranza e del diritto di Israele all'esistenza.

 

REEM ANGELA MERKEL

La Cdu vuole sostituire al «Multikulti» un «patriottismo cosmopolita». In questa prospettiva, tutti i bambini di quattro anni figli di immigrati dovranno sostenere un test obbligatorio di lingua tedesca. Per i popolari, quanti entrano in Germania devono rispettarne «valori e leggi», il terrorismo islamico e l'islam politico sono «pericoli sottovalutati» da perseguire con tutti i mezzi dello Stato e i governi stranieri non dovranno poter esercitare un’influenza diretta sui musulmani tedeschi.

 

La rivoluzione conservatrice dei popolari riguarda anche il contrasto all'immigrazione clandestina nell’Ue e ha un fronte culturale, con il rifiuto del linguaggio di genere. Per fermare i migranti illegali, le frontiere esterne dell'Ue devono essere «completamente monitorate con dispositivi elettronici» e la loro protezione deve avvenire mediante «costruzioni e tecnologie», ove necessario.

 

angela merkel beate baumann

In futuro, «tutti» i richiedenti asilo nell'Ue dovranno presentare le domande in Paesi terzi sicuri, dove attenderanno l'esito della procedura. […]

 

2 - LA SUA EREDITÀ TRADITA ED È GRANDE FREDDO TRA MERKEL E LA CDU

Estratto dell’articolo di Mara Gergolet per il “Corriere della Sera”

 

È gelo tra Angela Merkel e il suo partito, la Cdu. Di più, un importante politico conservatore, che resta anonimo, dice allo Spiegel che si tratta di un’«era glaciale», perfino di una «rottura».

friedrich merz 2

 

L’ex cancelliera è uscita dalla fondazione del partito, la Konrad Adenauer Stiftung (KAS). Il think-tank è uno dei più prestigiosi d’Europa, il braccio «intellettuale» della Cdu: una conclave di politici e personalità vicine ai conservatori che finanzia ricerche e ha relazioni in tutta Europa.

 

Solo 55 membri siedono nel board, spesso a vita: e perché uno nuovo entri, nelle elezioni ogni 3 anni, un posto deve restare vacante. Quello di Merkel sarà occupato dal suo successore — e avversario interno nella Cdu —, il presidente Friedrich Merz.

È stata l’ex cancelliera a volersene andare.

 

Norbert Lammert, il presidente della KAS, le ha chiesto un incontro per provare a convincerla a restare. Ma Merkel è stata irremovibile e avrebbe risposto a Lammert che «è ormai cresciuta oltre quel ruolo». Così come ha rifiutato il semplice titolo di «amica» della fondazione. Una decisione, secondo Merkel, coerente con le sue affermazioni pubbliche di voler chiudere con la politica attiva per di dedicarsi ad altro.

 

friedrich merz wolfgang schauble

A cosa? «Dormire un po’ e poi vedere cosa mi interessa davvero», rispose quando alla Johns Hopkins a Washington le conferirono la laurea honoris causa . Ma questo taglio netto di Merkel, l’addio anche alla Konrad Adenuauer Stiftung — definito un «club di studenti merkeliani» per tutti gli amici che aveva fatto entrare nel board — ha irritato i conservatori, che le danno dell’ingrata.

 

angela merkel

Lei intanto sta scrivendo, insieme alla fidata e silenziosa segretaria Beate Baumann, le memorie che saranno pubblicate l’anno prossimo in autunno. Risponderà, o meglio darà la sua versione su tante scelte dei suoi anni?

 

Cosa si è rotto tra Merkel e la Cdu non è dato sapere. […] Quanto contino le elezioni perse a sorpresa due anni fa, quando Merkel appoggiò Armin Laschet come candidato-cancelliere contro l’ala dura di Merz, una scelta che si è rivelata disastrosa e ha portato al governo la Spd, si può solo immaginare.

friedrich merz angela merkel

 

Quanto sono forti gli odi e i rancori personali? Certo, non si può non pensare a un partito che divora e rinnega i suoi leader. Difficile che un pensiero non corra a Helmut Kohl, ripudiato o meglio ucciso alle spalle nella tormentata vicenda dei fondi neri della Cdu alla fine degli anni Novanta. E non si può non ricordare che fu proprio Angela Merkel […] che gli diede la pugnalata finale quando per prima, con una lettera a un giornale, disse che per il bene della Cdu Helmut Kohl se ne doveva andare. Destini che si rincorrono e ripetono?

Solo che stavolta è Merkel a chiudere la porta. […]

angela merkel nel 1991 angela merkel fotografata da herlinde koelbl nel 2008 putin con il suo labrador in un incontro ufficiale con angela merkel friedrich merz 1nicolas sarkozy angela merkel vladimir putin angela merkel angela merkel 2angela merkel 3friedrich merz 3

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…