matteo renzi andrea orlando giuseppe conte liguria

IN LIGURIA FINISCE A STRACCI NEL CAMPO LARGO –  I RENZIANI (COSÌ COME +EUROPA E PSI) NON APPOGGERANNO LA CANDIDATURA DI ANDREA ORLANDO. È FALLITA ANCHE L’ULTIMA MEDIAZIONE SULLE REGIONALI DI FINE OTTOBRE – A FAR SALTARE L’ACCORDO È STATO LO STOP DEL M5S AI CANDIDATI DI ITALIA VIVA IN LISTA –  RENZI: “È UNA ROTTURA DEFINITIVA, SIAMO FUORI DALLA CAMPAGNA ELETTORALE, CHE PERDA IL PEGGIORE" – IL LAMENTO DI ORLANDO: “LE TENSIONI NAZIONALI SI SONO SCARICATE SULLA LIGURIA”

https://genova.repubblica.it/cronaca/2024/09/28/news/campo_largo_italia_viva_fuori_liguria_m5s_orlando_scheda_liste-423523706/

 

Estratto dell’articolo di Matteo Macor per https://genova.repubblica.it/

 

Andrea orlando

Non è servita, la lunga notte di trattative al tavolo del campo largo (fu) larghissimo sul caso Liguria. Dopo gli strappi in serie della settimana, prima quello tra Pd e M5s sul voto in Parlamento sul cda della Rai, poi (anche) di riflesso quello che ha portato al passo di lato di Italia Viva dalla coalizione progressista in corsa per le Regionali liguri di fine ottobre, l’incidente di percorso non è rientrato.

 

A decidere dell’esclusione dei renziani dal campo largo costruito a sostegno di Andrea Orlando, di fatto, è stato l’ultimatum grillino sui candidato di Iv in coalizione, ma con l’avvallo del Nazareno. Con il risultato che i livelli di crisi (ri)aperti sul campo, al momento, sono anche più di uno. Quella nei rapporti tra dem e grillini, quella tra Pd e Iv, e quella all’interno dello stesso Pd. Perché – è il messaggio che arriva dalla Liguria – “è inaccettabile che un accordo costruito a livello locale salti come niente fosse a livello nazionale”.

 

[...]

 

matteo renzi

Al posto del ritiro degli otto candidati renziani richiesto dal M5s, che in Iv ieri si definiva senza mezzi termini “lista di proscrizione”, il compromesso raggiunto avrebbe dovuto essere quello di eliminare dalla lista chi era stato eletto nelle istituzioni in liste di centrodestra (come Arianna Viscogliosi, ex assessora comunale a Genova con Marco Bucci, oggi candidato presidente del centrodestra alla Regionali), e lasciare chi invece era stato eletto con liste di centrosinistra.

 

Probabilmente con una “sospensione” da IV (per i pochi iscritti a IV in lista) per i trenta giorni di campagna elettorale, una formula già sperimentata a Genova dai candidati di Azione e Italia Viva nelle liste civiche di Bucci, ai tempi dell’ultima campagna elettorale comunale.

 

GIUSEPPE CONTE ALLA FESTA DI TPI - FOTO LAPRESSE

Se a confermare la divisione sarà lo stesso Matteo Renzi in mattinata ("È una rottura definitiva, siamo fuori dalla campagna elettorale, che perda il peggiore"), i (vani) “estremi tentativi di mediazione” – vengono definiti ora in quota dem – sono finiti contro la decisione delle segreterie nazionali, da Campo Marzio ma insieme dal Nazareno, e l’ulteriore richiesta di verifica dei trascorsi politici dei candidati delle altre liste civiche a sostegno di Orlando. “Se vogliono andare a fare lo screening del tasso di renzismo nel sangue di ogni candidato, noi non ci stiamo”, è stata l’ultima parola in quota dem. Ma da Roma è arrivato lo stop definitivo.

 

Andrea orlando

Gli incaricati dello staff di Orlando, in tribunale da metà mattinata, hanno consegnato la distinta di sole sei liste a sostegno della sua candidatura, non sette come previsto. Ci saranno quelle di Pd, M5s, Avs, la lista del presidente, la civica dei moderati centristi (guidata da Azione) e un’altra civica composta da piccoli amministratori del territorio, ma non quella dei “Riformisti Uniti”. Saltata, e con lei, oltre la partecipazione di Iv alla corsa di Orlando, anche quella di +Europa e Psi.

 

"Le tensioni che si sono accumulate a livello nazionale si sono scaricate purtroppo sulla Liguria – è la spiegazione dello stesso Orlando, che ieri aveva fatto un appello ai leader nazionali a non sottovalutare il caso ligure – Ho lavorato in queste settimane per comporre un campo di forze alternativo alla destra con un progetto di rigenerazione della regione, con un programma condiviso da tutti per una sanità pubblica, per la reindustrializzazione sostenibile, per salari migliori e lavoro di qualità. Oggi siamo qua". [...]

matteo renzi in vacanza 1 foto di chi renzi schleinGIUSEPPE CONTE ALLA FESTA DEL FATTO QUOTIDIANO - FOTO LAPRESSE

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…