beppe grillo giuseppe conte

CHE COSA HA IN MENTE CONTE? PEPPINIELLO SI DIMETTERA’ SE GLI ISCRITTI M5S CHIAMATI A VOTARE SULLE ALLEANZE DIRANNO NO ALL’ASSE CON IL PD – “SE LA BASE È CONTRARIA TRARRÒ LE CONSEGUENZE MA LE VITTORIE ALLE REGIONALI SONO ANCHE NOSTRE” - DANILO TONINELLI SPARA A PALLE INCATENATE: “CONTE SI È GIÀ SCAVATO LA FOSSA”, APPENDINO RINCARA: “IL PD CI STA FAGOCITANDO, SIAMO DIVENTATI IL SOCIO MINORITARIO” – L’INCOGNITA GRILLO IN VISTA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE. IL TIMORE DEI CONTIANI: “SE VIENE FINIRÀ CON L'OSCURARE I LAVORI, SEMPRE CHE NON CERCHI PROPRIO DI BOICOTTARLI”

Niccolò Carratelli per la Stampa - Estratti

 

GIUSEPPE CONTE VS BEPPE GRILLO

Ora si tratta di aspettare. Aspettare e sperare che il voto degli iscritti M5s confermi la collocazione nel campo progressista e l'alleanza con il Pd come strada principale da seguire. In caso contrario, «se il percorso fatto fin qui verrà messo in discussione, ne trarrò le conseguenze, com'è giusto che sia», dice Giuseppe Conte.

 

Dimissioni sul tavolo, quindi, se domenica pomeriggio, al termine dell'assemblea costituente, dovessero risultare approvati i quesiti che propongono di «vietare ogni forma di alleanza» o di «mantenere la storica distanza dalla destra e dalla sinistra».

 

Ipotesi remota, va detto, considerando il tenore del dibattito online tra gli iscritti degli ultimi giorni e delle ultime settimane: «Riteniamo che emergerà una chiara maggioranza a favore delle alleanze nel campo progressista», spiegano fonti M5s.

LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

Ma il terreno è scivoloso e l'andamento di queste elezioni regionali non semplifica il quadro. Conte lunedì sera non è andato a festeggiare di persona con Michele de Pascale e Stefania Proietti, ma nega sia stata una distanza voluta, per non farsi fotografare in un brindisi con Elly Schlein:

 

«Queste vittorie sono anche nostre, abbiamo sostenuto convintamente i neopresidenti – il ragionamento del presidente M5s con i suoi collaboratori – e in Umbria il nostro contributo è stato decisivo per battere la destra». Una lettura che sorvola sul netto calo di consensi registrato in entrambe le regioni, sia rispetto alle ultime Europee che in confronto alle Regionali di cinque anni fa.

 

video di beppe grillo contro giuseppe conte

A sottolinearlo ci pensa, invece, uno dei più agguerriti oppositori di Conte, l'ex ministro (componente del Collegio dei probiviri M5s) Danilo Toninelli: «Il Movimento ha dimezzato i voti rispetto alle ultime elezioni: da 100 mila a 50 mila in Emilia-Romagna e da 30mila a 15mila in Umbria – avverte –. Se non è una sconfitta questa, che cos'è? Conte si è già scavato la fossa».

 

Insistendo su quello che per Toninelli è il peccato originale: «Ha deciso di schierarsi in maniera preconcetta e priva di contenuti con il Pd». Il rapporto con i dem, il timore di appiattirsi troppo, è un nodo che preoccupa molti tra i parlamentari 5 stelle. Compresa la vicepresidente Chiara Appendino, che non a caso si era battuta per impedire l'alleanza alle ultime Regionali in Piemonte. «Non possiamo essere soddisfatti quando il nostro Movimento va, ancora una volta, sotto il 5%, avendo quindi all'interno della coalizione un peso specifico ridotto al lumicino – è l'analisi dell'ex sindaca di Torino –. La mancanza di un'identità forte sta facendo disperdere il nostro vento nelle vele del Pd. In questo sciagurato schema ci stanno fagocitando e siamo diventati il socio minoritario, quando va bene».

conte grillo

 

(...)

 

La prospettiva di allearsi con i renziani indispettisce i 5 stelle di fede contiana al pari della possibile apparizione di Beppe Grillo al Palazzo dei Congressi dell'Eur sabato o domenica.

 

«Se viene finirà con l'oscurare i lavori dell'assemblea, sempre che non cerchi proprio di boicottarli», è il timore diffuso. Il fondatore, infatti, potrebbe rivolgersi agli iscritti per invitarli a non partecipare alle votazioni, che saranno aperte domani sulla piattaforma Skyvote, puntando a far mancare il quorum necessario per le modifiche dello Statuto del Movimento, comprese quelle che riguardano la figura del garante. Non a caso, da Conte arriva una raccomandazione in senso opposto: «Avete la possibilità di decidere il futuro del Movimento 5 stelle, non resta che votare».

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALE correnti nel m5s GIUSEPPE CONTE VS BEPPE GRILLO - MEME IL GIORNALONE - LA STAMPA

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE STRATEGIA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E GIORGIA MELONI COL CAZZO CHE CE LO MANDA: HA CONFERMATO PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE GESTITO DA MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE FICHES CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER L’ASSOLUZIONE DI SALVINI: SE NE FREGANO DELLA LEGA E VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD…

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...