prestigiacomo

IN PARLAMENTO DA 23 ANNI E MAI UN CAPELLO FUORI POSTO – IL MIRACOLO DI STEFANIA PRESTIGIACOMO: ALLA CAMERA DA 23 ANNI   SENZA LASCIARE TRACCIA, MA TANTI CUORI INFRANTI: LA BATTE SOLO PIERFURBI – DUE VOLTE MINISTRO, L'ASSE CON FINI, HA FATTO INSERIRE LE PARI OPPORTUNITA’ NELLA COSTITUZIONE

 

Alessandro Giuli per Libero Quotidiano

 

STEFANIA PRESTIGIACOMO

Bionda era e bella e di gentile aspetto, Stefania Prestigiacomo. E così è rimasta, immobile, venusta e ben piantata in Parlamento da sette legislature (meglio di lei soltanto Pier Ferdinando Casini, e ho detto tutto). Come una statua, uno di quegli arredi dal biancore millenario che fanno di Montecitorio la sede d' una blasonata collezione d' arte antica.

 

Naturalmente era nel giusto Cicerone quando asseriva che "l' antico è più vicino agli dèi", ma nel caso di Stefania P. l' anagrafe non c' entra, perché lei ha iniziato giovanissima: «Avevo ventisette anni quando sono stata eletta in Parlamento, con tanta passione, voglia di cambiare e un po' di ingenuità - ha confidato, emozionata, al quotidiano la Sicilia poco prima della rielezione -, oggi ho maturato una lunga esperienza parlamentare e di governo, posso essere un punto di riferimento per i giovani che entreranno per la prima volta alla Camera».

 

stefania prestigiacomo

Ventitré anni trascorsi nelle aule parlamentari non sono pochi, a ben vedere si tratta dell' arco temporale in cui la stella cometa del berlusconismo politico ha preso vita, forma e slancio, toccando il proprio culmine nel 2001-2006 e poi imboccando una morbida traiettoria discendente che sembra non aver mai fine. Un ventennio abbondante che ha rappresentato anche il destino collettivo per un paio di generazioni fiorite e sfiorite alla corte di Arcore.

 

Mai sbandate  - E zitta zitta donna Stefania da Siracusa ha attraversato le belle e le brutte stagioni con la leggerezza d' un fruscio sull' erba, senza mai calcare un passo, senza mai una sbandata di troppo in curva, né alti né bassi, né picchi né precipizi: un rettilineo percorso alla Battisti-Mogol, gentilmente e senza strappi al motore, con ritmo fluente di vita in un elettrocardiogramma freddo e piatto. Che sia questo il segreto di tanta longevità professionale, di una carriera così diuturna?

 

STEFANIA PRESTIGIACOMO E TAJANI AL MATRIMONIO DI CATIA POLIDORI

Non so se deponga bene, ma trovatemi un' altra biografia così conveniente. Scoperta - dicono - da un fuoriclasse del baronato di Palazzo come Gianfranco Miccichè, che la pretendeva alla presidenza della Sicilia; incoronata da Berlusconi, che vide in lei qualcosa in più dell' inflessione cantilenata e svampita su cui Paola Cortellesi costruì la sua indimenticabile imitazione: Flòooris non m' interròoompa la signora Prestigiacomo è stata anche ministro delle Pari opportunità (2001-2006) e dell' Ambiente (2008-2011), ha firmato leggi contro la violenza sessuale, ha partecipato a uno sciopero della gonna ideato da Alessandra Mussolini, ha battagliato contro la piaga della prostituzione coatta.

paola cortellesi versione prestigiacomo

 

E verrà ricordata per queste stentoree parole scolpite nella Costituzione italiana proprio grazie a lei: «A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini». Cos' è? È l' emendamento all' articolo 51 che dal 2003 inserisce nella nostra Carta un altro intento nobile e negletto.

FINI-PRESTIGIACOMO

 

Non che manchino le piccole increspature, in tanta bonaccia. Ne ricordiamo due in particolare: anno 2005, referendum sulla fecondazione assistita; i dirigenti del centrodestra marciano compatti accanto al Vaticano per far mancare il quorum alla consultazione; tutti tranne due, lei e Gianfranco Fini. Di lì in poi Stefania P. si porterà dietro l' accusa di essere una finiana per mancanza di controprove, screanzata indelicatezza.

 

 

mara carfagna stefania prestigiacomo selfie

Scontro con Mara - Un anno dopo è stato un permale con Mara Carfagna ad attentare al ricco bilancio della sua vita d' impegno civile: l' incauta Mara osò dichiarare il proprio scetticismo sulle quote rosa tanto care a Stefania, che la prese malissimo: «Non parla per conto del partito».

 

Ma l' altra precisò: «Io, naturalmente, con infinita modestia, resto della mia idea, che poi è condivisa anche all' interno del partito». Ovvero? «Abbiamo il sospetto che le quote rosa finiscano con il chiudere le donne in un salotto politico di poche privilegiate che s' incontrano e parlano tra di loro senza riuscire a incidere realmente nella vita dei partiti e del Parlamento». Come a dire che le quote Prestigiacomo valgono almeno sette legislature assicurate.

stefania prestigiacomoannagrazia calabria stefania prestigiacomoIL DITO DELLA PRESTIGIACOMO CON BERLUSCONI E BOSSIprestigiacomo le vacanze dei politici PRESTIGIACOMO-BERLU Foto veraSTEFANIA PRESTIGIACOMO E MICHELA VITTORIA BRAMBILLA PRESTIGIACOMO E RENZI MGzoom Carfagna Prestigiacomo Gelmini in aula alla camera STEFANIA PRESTIGIACOMO ITALO BOCCHINO Stefania Prestigiacomo prestigiacomo carfagna helmini meloni per A STEFANIA PRESTIGIACOMO STEFY PRESTIGIACOMO stefania prestigiacomosalvo sottile stefania prestigiacomoprestigiacomo panareaannamaria bernini stefania prestigiacomo

Ultimi Dagoreport

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?