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Il perimetro è quello, e anche se ancora non c’è il nome nemmeno il simbolo, c’è già la mira: “Certamente abbiamo una aspirazione elettorale per le prossime amministrative e per le regionali, ma non per un interesse personale. Guardiamo a liste elettorali per chi ha talento da spendere”, ha spiegato Micciché, l’ex console di Berlusconi in Sicilia. E di sicuro c’è un collante: Renato Schifani.
(...) “Abbiamo un candidato alla Regione siciliana? Eccome se lo abbiamo. State certo che siamo tutti d’accordo: è l’attuale presidente della Regione, si chiama Renato Schifani”, si affretta a chiarire ai giornalisti Lombardo.
E a sgombrare il campo dallo scontro col convitato di pietra di questa conferenza stampa c’è anche Lagalla: “Non ci sono interessi personali. Escludo di pensare di essere candidato alla presidenza della Regione: sto lavorando per la mia città e se le cose dovessero andare bene mi piacerebbe riproporre la mia candidatura per un secondo quinquennio”.
Il primo cittadino di Palermo non ha mire sulla presidenza della Regione, dunque, almeno per il momento, mentre anche l’ex console berlusconiano tende la mano: “Quest’appuntamento non è un attacco a Schifani: io per primo ho chiesto la benevolenza da parte del presidente della Regione. Il patto federativo tra Lombardo e Tajani esiste da tempo, ma credo ci sia sempre stata la partecipazione di Schifani”.
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