di maio cesari corinti ivass

IVASS NELLA MANICA – DA NOVEMBRE DI MAIO TIENE BLOCCATE LE NOMINE DELL’AUTORITÀ DI VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI. RISULTATO? CONGELATE AUTORIZZAZIONI DI BOND, FUSIONI E SANZIONI – VISCO HA NOMINATO DA TRE MESI I NOMI DEI CONSIGLIERI CORINTI E CESARI, LA CUI PROROGA SCADE OGGI – SE CONTE DEVE INTERVENIRE OGGI, OPPURE NON SE NE FA NIENTE: LE TRAME NELL’OMBRA DEL PASTICCIO BANKITALIA

Roberta Amoruso per “il Messaggero”

 

alberto corinti salvatore rossi

All' ombra del pasticcio sul Direttorio di Bankitalia c' è un dettaglio non da poco sfuggito ai grandi riflettori. Se oggi il Consiglio dei ministri non ci metterà una pezza in extremis - improbabile dato il clima teso delle ultime ore - a partire da domani un organo cruciale per il funzionamento di un pezzo di economia come il mondo delle assicurazioni sarà di fatto senza vertice. Non sarà dunque congelato soltanto il potere di vigilanza, nel dna della missione Ivass che in tandem con Bankitalia è chiamata a misurare e mitigare il rischio sistemico.

 

alberto corinti 1

Ma rimarrà senza presidio anche la cruciale strategia di tutela dei consumatori, senza dimenticare il contributo all' evoluzione normativa internazionale dalla quale l' Italia non può permettersi distrazioni. Dunque, niente autorizzazioni all' emissione di bond, o fusioni e acquisizioni, ma anche sanzioni.

 

giuseppe conte luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza 9

Che dire poi dello stop anche all' attività amministrativa interna? A scavare un tale vuoto è stata una distrazione (decisione?) del ministero dello Sviluppo guidato da Luigi Di Maio che da tempo avrebbe dovuto dire la sua sulla conferma dei due consiglieri Ivass scaduti il 31 dicembre scorso e da allora in prorogatio fino a questa sera.

 

SALVATORE ROSSI IGNAZIO VISCO

Con il risultato che, dopo tre mesi di silenzio di Di Maio, da martedì la responsabilità del rinnovo dei due consiglieri è passata direttamente sulle spalle del premier Giuseppe Conte. E il passaggio tecnico non è così irrilevante, visto che se il rinnovo non dovesse arrivare entro oggi, il premier Conte si troverà un fardello doppio.

 

Oltre alla responsabilità patrimoniale per la decadenza del consiglio, organo collegiale dell' Istituto guidato da Salvatore Rossi, si farà carico anche di una responsabilità penale ben precisa che rimanda alla disciplina dell' interruzione di pubblico servizio: lo prevede chiaramente la legge del 1994 sulla proroga degli organi amministrativi degli enti pubblici, come appunto l' Ivass.

 

riccardo cesari

Il punto è che il premier in qualità di presidente del Cdm, che in base alla legge istitutiva dell' Ivass deve deliberare sui due consiglieri, assume la competenza nei tre giorni precedenti la scadenza della proroga e deve esercitarla entro il termine se non vuole di fatto bloccare i provvedimenti sanzionatori e autorizzativi dell' Istituto validamente presieduto da Rossi che, si ricorda, è anche direttore generale della Banca d' Italia.

alberto corinti 2

 

DIRETTORIO IN PANNE

I nomi dei due consiglieri Ivass, Alberto Corinti e Riccardo Cesari (rinnovabili in quanto al primo mandato), sono stati puntualmente indicati dal governatore Ignazio Visco al Mise il 15 novembre scorso, certamente in tempo per permettere il rispetto dei tempi prescritti dallo statuto Ivass per le due nomine sottoposte a decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera del Consiglio dei ministri ad iniziativa del Premier, su proposta del governatore di Bankitalia di concerto con il Mise.

conte e di maio

 

L' ipotesi, ora, è che si possa arrivare a un compromesso. Vale a dire un parziale ricambio del collegio motivato da una generica richiesta di rinnovo. Anche in quel caso, comunque, spetterebbe a Visco proporre un altro nome.

 

Scaduti i 45 giorni di limite massimo previsti dalla legge sulla Pubblica amministrazione, non si potrebbe costituire validamente nemmeno il Direttorio integrato dove siedono il governatore, il direttore di Bankitalia, i tre vice dg di Bankitalia e i due consiglieri dell' Istituto. La presenza di almeno un consigliere è infatti indispensabile.

riccardo cesari 2riccardo cesari 1alberto corinti

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…