joe biden antony blinken william joseph burns

COME ON, C’E’ UNA GUERRA DA EVITARE - JOE BIDEN SPEDISCE IN MEDIO ORIENTE IL DIRETTORE DELLA CIA, WILLIAM BURNS, PER EVITARE L’ESCALATION NELLA REGIONE - LO MANDO’ (INUTILMENTE) ANCHE IN RUSSIA POCO PRIMA CHE PUTIN DECIDESSE DI INVADERE L’UCRAINA - MEZZO FLOP LA MISSIONE DI QUATTRO GIORNI DEL SEGRETARIO DI STATO ANTONY BLINKEN, TRA ISRAELE, GIORDANIA, TURCHIA E IRAQ, PER OTTENERE LA PAUSA UMANITARIA E IMPEDIRE NUOVE TENSIONI…

1 - BIDEN SI AFFIDA A BURNS IL CAPO DELLA CIA IN MISSIONE PER EVITARE L’ESCALATION

Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

william burns

Nei momenti più difficili Joe Biden ha un inviato speciale: William Burns. Il direttore della Cia è arrivato in Israele per un viaggio che lo porterà in altri Paesi della regione.

L’annuncio della visita riporta a un’altra missione drammatica compiuta a Mosca alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina. Il tentativo di scongiurare il disastro svelando ciò che gli americani avevano saputo sui preparativi. La mossa non ha portato l’effetto sperato ma è stata la prova di come Washington avesse compreso il pericolo.

 

La Casa Bianca si affida ancora a Burns non solo perché guida l’agenzia di spionaggio.

Diplomatico di carriera, 67 anni, di cui 32 passati nei ranghi del dipartimento di Stato, ex ambasciatore in Russia e Giordania, è ritenuto un funzionario con un’esperienza unica. […] Burns nel tempo ha assunto la funzione di «facilitatore» ma anche di consigliere […] Per questo ha partecipato a molte riunioni importanti su richiesta di Biden ed è stato inserito nella posizione formale di membro del Gabinetto presidenziale.

 

kamala harris joe biden antony blinken

[…] C’è chi gli rimprovera valutazioni errate sui russi (in passato) e un paio di contatti con il finanziere Jeffrey Epstein: dei colloqui si è pentito pubblicamente. Più serie le responsabilità su scacchieri complessi. L’intera intelligence statunitense non ha previsto il collasso repentino dell’Afghanistan dopo il ritiro occidentale: era consapevole della debolezza dell’esercito locale, però stimava che avrebbe tenuto per qualche tempo.

 

Il secondo errore riguarda l’inferno mediorientale. Lo spionaggio […] aveva dedicato minore attenzione ad Hamas ritenendo che fosse sufficiente la vigilanza israeliana. Ha sottovalutato gli effetti dell’occupazione e le spinte del governo Netanyahu. […] William Burns […] deve pensare al fronte sicurezza, ai rischi di un allargamento del conflitto, alle garanzie per gli alleati. […]

 

2 - A VUOTO IL PRESSING DI BLINKEN PER UNA PAUSA NEL GOLFO ARRIVA UN SOTTOMARINO NUCLEARE USA

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

 

WILLIAM BURNS AL TAVOLO CON VLADIMIR PUTIN E LAVROV

C'è un canale sotterraneo che collega Washington e l'Iran e passa dal premier iracheno Mohammed Shia al-Sudani. Dopo aver incontrato domenica sera il segretario di Stato Usa Antony Blinken a Baghdad, il primo ministro è andato a Teheran dove ha consegnato un messaggio direttamente all'ayatollah Ali Khamenei.

 

Nessuno vuole che il conflitto in Medio Oriente si allarghi, è il senso, ma non c'era nessun riferimento un cessate il fuoco nella missiva, come esponenti del regime hanno sostenuto. Fonti statunitensi hanno riferito al Washington Post, comunque, che anche sulla rotta contraria Teheran ha inviato segnali simili agli Usa.

 

netanyahu biden

A conferma dello scambio c'è il post che Khamenei ha fatto su X elogiando il «grande ruolo che l'Iran può giocare nel mettere pressione agli Usa e al regime occupante per fermare il massacro del popolo di Gaza e iniziare anche un nuovo approccio nel mondo arabo e musulmano».

 

Se dietro le quinte e per interposta persona l'Iran tiene un sottile filo con il Grande Satana, il terreno racconta una storia ancora piena di incognite e di incomprensioni: […] Impedire che il conflitto si allarghi è stata una delle priorità della missione di quattro giorni di Blinken, chiusasi ieri in Turchia con il bilaterale con il ministro degli Esteri Hakan Fidan dal quale si è sentito ribadire la necessità di un cessate il fuoco e di aumentare l'arrivo di aiuti umanitari a Gaza. L'obiettivo Usa è quello di fare entrare 600 camion con medicinali, cibo e acqua nella Striscia, il numero attuale è lontanissimo, ieri appena 30 vetture hanno attraversato Rafah.

 

bombardamenti israeliani su gaza 2

Ma l'Amministrazione Usa considera che comunque dei progressi siano avvenuti poiché all'inizio Israele era del tutto refrattaria a far passare i camion e aveva imposto un blocco a Gaza. Blinken ha usato la definizione «lavori in corso», per disegnare uno scenario in cui la diplomazia si muove per ottenere la pausa umanitaria e impedire una escalation regionale. Il segretario di Stato ha puntualizzato che «talvolta l'assenza di cosa negative è un segnale di progresso». Il riferimento è al fatto che in un mese i focolai di crisi regionale che circondano Israele sono comunque restati entro la soglia di sicurezza […]

bombardamenti israeliani su gaza 1

 

Da ieri è in Israele Williams Burns, capo della Cia, sarà poi in Qatar e in altre capitali della regione. Nonostante una valigia carica di promesse ma priva di risultati, gli alti funzionari Usa hanno però battuto sul tasto che la missione di Blinken ha dimostrato ancora una volta «la leadership americana nella regione». […]

JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU ambulanze palestinesi distrutte da israele 2i tunnel di hamas sotto gaza 3gaza

william burns

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...