nazi

IL NUOVO KUKUZ KLAN - FICCHIAMO IL NASO FRA GLI ADOLESCENTI SUPREMATISTI CHE USANO LE APP PER PARLARE DI ARMI, NEGAZIONISMO E SUPERIORITA’ DELLA RAZZA: VECCHIE IDEE RAZZISTE E TANTE CONTRADDIZIONI

white pride world widewhite pride world wide

Joseph Bernstein per “Buzzfeed”

 

Diventare membro di una chat di adolescenti “suprematisti”, che credono fermamente nella superiorità della razza bianca, è stato sorprendentemente facile. Nessuna password segreta. Nessun rito di iniziazione o declamazione di credo ariano. E’ bastato creare un account sulla app “Kik” e scambiare due messaggi con il capo del forum nazionalista “Stormfront”, un irlandese che si fa chiamare “Pa”.

 

suprematisti su kiksuprematisti su kik

Da quel momento ho potuto seguire le conversazioni di “White Pride World Wide”, dove una cinquantina di ragazzini parlano del luminoso futuro dei bianchi, della nefasta influenza degli immigrati e della pericolosità degli ebrei. Come altri reporter, dopo il massacro di Charleston, ho cercato di capire le radici ideologiche del giovane terrorista

Dylann Roof e come le vecchie idee razziali siano state trasmesse alla nuova generazione.

 

suprematisti anigaysuprematisti anigay

Mentre “Stormfront” ha un assetto brutto e anacronistico e risulta poco attivo, “Kik” è un flusso continuo, vibrante, con centinaia di post al giorno provenienti da tanti paesi diversi, inclusi Svezia, Gran Bretagna, Canada, Olanda, Stati Uniti. Il razzismo è globale.

 

Ho frequentato la app per due settimane e all’inizio ero disorientato. Il gruppo è prolifico, velocissimo a scrivere, rispondere, andare avanti. Parlano della poca intelligenza degli afro-americani, dei brutti vizi dei messicani, del controllo degli ebrei sull’economia e sui media, negano l’olocausto, ma soprattutto discutono della purezza dei bianchi e della dissoluzione della cultura europea bianca, tirando in ballo celti, vichinghi e romani.

selfie suprematistiselfie suprematisti

 

Per il resto sono in linea con il “trolling” di internet, con commenti omofobi e attacchi ai gruppi LGBT, selfie senza maglietta o con le lenti a contatto blu per sembrare più ariani. Viene quasi da credere che siano incapaci di distinguere la fantasia dalla realtà, che il gruppo sia solo un gioco di ruolo fra adolescenti. O forse un modo come un altro per combattere noia e solitudine, per trovare un’identità.

piccola suprematista biancapiccola suprematista bianca

 

Le pistole sono una grossa preoccupazione per il gruppo “White Pride World Wide”. Gli utenti parlano di quali siano i migliori produttori di armi, mettono poster di Dylann Roof. Uno di loro dice anche di aver scambiato mail con Varg Vikernes, il neo-nazi norvegese che sconta 16 anni in carcere per omicidio e incendio doloso. E poi abbondano immagini photoshoppate di gente che ammazza i gay, fantasie di attaccare i politici, i bianchi, o di agganciare una ragazza ebrea solo per difendere l’Olocausto con suo padre. Nessun piano tangibile, solo chiacchiere.

pa a capo dei suprematisti wpwwpa a capo dei suprematisti wpww

 

Sono andato a vedere il vero “Instagram” di “Pa”, che sogna di fare l’artista manga. Ha foto in cui sorride felicemente con i suoi compagni di classe non bianchi, accanto a quelle di Hitler. Non capisco come queste due cose possano coesistere ma comincio a pensare che il futuro della supremazia bianca sia questo: contraddittorio, assurdo, talvolta terrificante. 

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...