CI SONO MINISTRI CON IL NASO CHIACCHIERATO? - IL PROCURATORE CAPO DI NAPOLI, NICOLA GRATTERI, VA ALLA GUERRA CONTRO IL GOVERNO, DOPO L'INTRODUZIONE DEI TEST PSICO-ATTITUDINALI PER GLI ASPIRANTI MAGISTRATI: “FACCIAMOLI A TUTTI, ANCHE A CHI GOVERNA. E METTIAMOCI ANCHE ALCOL E DROGA”. E AL TG1 FA UNA PESANTE ALLUSIONE: “UN POLITICO CHE GOVERNA PUÒ ESSERE RICATTATO SE È FOTOGRAFATO O È STATO FOTOGRAFATO VICINO A DELLA COCAINA” - SI RIFERISCE A QUALCHE MEMBRO DEL GOVERNO IN PARTICOLARE? – IL COMITATO DI REDAZIONE DI RAINEWS CONTRO IL DIRETTORE, PAOLO PETRECCA: “HA NASCOSTO LE DICHIARAZIONI DI GRATTERI. UN COMPORTAMENTO INACCETTABILE” – VIDEO
NICOLA GRATTERI AL TG1 SUI TEST ANTIDROGA PER I POLITICI
1 - NICOLA GRATTERI " "I TEST FACCIAMOLI AI POLITICI E METTIAMOCI ALCOL E DROGA"
Estratto dell'articolo di Francesco Grignetti per “la Stampa”
Francesco Grignetti Roma Nicola Gratteri, procuratore capo di Napoli, ha il dono del parlar chiaro. Alcune sue battute lasciano il segno. Così come l'ultima, a proposito dei test psico-attitudinali per i magistrati: «Io sono pronto a sottopormi a qualsiasi test. Ma facciamoli a tutti, anche a chi governa. E mettiamoci anche alcol e droga».
Procuratore, scandalizzato per i test?
«Sicuramente sorpreso. Sia per il merito del provvedimento, di cui non riesco a cogliere il senso, che per le modalità, essendo inserito nell'articolato attuativo della riforma Cartabia che non lo prevedeva affatto. Quindi doppiamente incostituzionale».
Anche lei vede un implicito attacco ai giudici italiani?
«Si va a innestare nel quadro complessivo di riforme che a partire dalla legge Cartabia tendono a vedere con sfiducia l'operato dei magistrati: dalla riduzione significativa dei rapporti con gli organi di stampa, alla riforma delle intercettazioni, passando per la separazione delle carriere. La sensazione è che i problemi della giustizia, di cui non nego l'esistenza, vengano addebitati ai magistrati, come se non esistesse la carenza di uomini e mezzi, e una legislazione inadeguata e inutilmente macchinosa».
Citando la nota intervista di Silvio Berlusconi: siete tutti matti a voler vestire la toga?
«Assolutamente no! Questa professione richiede senso di responsabilità, sacrifici, rinunce e anche rischi. Se questo significa essere matto, sono orgoglioso di esserlo».
Lei ha già rilanciato: allora testiamo tutti.
«Se si devono introdurre i test, lo si faccia oltre che per i magistrati, anche per i medici che devono curare le persone, per i tecnici pubblici o incaricati dalle stazioni appaltanti per valutare complessi progetti ingegneristici (tipo il ponte di Messina) e, perché no, per chi ricopre cariche pubbliche, dovendo assumere scelte strategiche per la comunità».
Arriva il nuovo fascicolo del magistrato. La preoccupa?
«Assolutamente sì. Perché la cosiddetta pagella del magistrato si fonda su un presupposto sbagliato: l'esito processuale delle cause. Sbagliato perché si basa anche e soprattutto su fattori che esulano dalla bravura del magistrato sottoposto a valutazione. Ma poi nel fascicolo si inseriscono non solo i provvedimenti (sentenze, ordinanze cautelari), ma tutti gli atti indistintamente. Ma chi pensa a queste riforme, sa quante migliaia di atti scrive un magistrato durante l'anno? Che senso ha inserire la convocazione di un testimone a un processo? E chi se li legge tutti questi atti? Ma veramente vogliamo essere seri? Così si devono valutare i magistrati? ».
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NICOLA GRATTERI - INSEDIAMENTO A CAPO DELLA PROCURA DI NAPOLI
Quanto inciderà l'impossibilità di usare le intercettazioni in fascicoli diversi da quelli per cui sono state autorizzate?
«Inciderà parecchio, incrementando la giustizia di classe. Se un soggetto intercettato per altra ragione confida al suo interlocutore di avere rubato un pezzo di formaggio del valore di 20 euro questa conversazione costituisce piena prova. Se rivela di essersi fatto corrompere con una mazzetta di 200.000 euro sotto forma di consulenza, no».
[...]
Ed è in avvicinamento la separazione delle carriere. Che ne pensa?
«Il mio pensiero è chiaro e lo ribadisco. Le carriere unificate arricchiscono professionalmente i magistrati, salvaguardando la cultura della giurisdizione, che significa, in parole povere, che il Pm ragiona come un giudice, avendo autonomia decisionale e rispondendo, nell'esercizio delle sue funzioni, a un solo superiore gerarchico: la legge».
2 - CDR RAINEWS, 'SPARITE FRASI DI GRATTERI SUI TEST DEI MAGISTRATI'
(ANSA) - "Ancora una volta il direttore di RaiNews24 decide di nascondere una notizia. Le dichiarazioni del procuratore Gratteri sui test psicoattitudinali dei magistrati sono un fatto di cui bisogna dare conto in nome della libera informazione; una notizia ampiamente raccontata dai principali tg e siti d'informazione. Un'informazione che i nostri utenti non trovano, e anche per questo motivo decidono sempre di più di informarsi altrove. A un certo punto nei nostri notiziari le dichiarazioni di Gratteri sono scomparse. Ci chiediamo perché? Sul sito RaiNews.it la notizia è stata data solo grazie alla pubblicazione del servizio del Tg3 delle 19".
È quanto afferma in una nota il Cdr della testata all news della Rai. "Nel giorno in cui l'assemblea ha dichiarato lo stato di agitazione - continua il Cdr di Rainews - è ancora più grave riscontrare che un fatto simile non sia raccontato in modo completo. Questo comportamento da parte del direttore non è più accettabile. Chiediamo rispetto per tutti i colleghi che intendono svolgere la propria attività senza condizionamenti di parte. L'assemblea ha dimostrato che la misura è colma ed è pronta a ogni iniziativa che restituisca dignità al servizio pubblico informativo".
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