L’AMBASCIATORE SI INKAZA: “DIFENDETE ABLYAZOV SOLO PERCHÉ È RICCO E PAGA I GIORNALI, MA È UN CRIMINALE”

1 - YELEMESSOV, L'AMBASCIATORE CHE TRATTAVA SOLTANTO CON GLI UOMINI DEL VIMINALE
Maria Corbi per "la Stampa"

Andrian Yelemessov, ossia l'ambasciatore del Kazakhstan in Italia, il grande tessitore del rimpatrio-pasticcio Ablyazov. «Procedure di rimpatrio corrette», dichiarava ieri. Questione di punti di vista. Certamente corrette per il suo, visto che dalle stanze dell'ambasciata sono partiti gli input ai troppo solerti funzionari di polizia che si sono incaricati di caricare madre, Alma Shalabayeva, e figlia (la piccola Alua, 6 anni) su un aereo kazako. Stanze tetre, quelle dell'ambasciata, in una villa sulla Cassia famosa per gli strani fenomeni che vi accadono.

Villa Manzoni, detta anche villa del Diavolo, costruita sui resti di una necropoli etruscoromana, con la fama di ospitare fantasmi di tremila anni prima e di emanare influssi negativi. Nel 1960 Totò ci girò per tre giorni un film, «Noi duri», e il protagonista Fred Buscaglione pochi giorni dopo morì in un incidente d'auto. Anche per questo non è stato facile trovare qualcuno disposto ad abitarci. Fino ai kazaki. Yelemessov sembra starci benissimo con la mogie Aigul (che definisce la sua migliore amica) e i quattro figli sparpagliati tra le scuole internazionali vicine.

Classe 1963, Andrian (in onore di un astronauta russo entrato in orbita il giorno della sua nascita), tiene molto ai rapporti sociali, soprattutto quelli con imprenditori e manager. Mentre amerebbe poco le visite alla Farnesina. Dal settembre 2012, data del suo insediamento, poche volte lo hanno visto, ancora meno lo hanno sentito, dato che non lascia il suo cellulare neanche ai funzionari competenti per quell'area. Si era prodigato per organizzare velocemente una visita del suo ministro degli Esteri a marzo, ma non è stato possibile causa mancanza di governo.

Sembra che invece lo conoscano molto di più negli ambienti della polizia. E questo spiegherebbe l'autostrada di favore aperta per l'espulsione di moglie e figlia del dissidente Mukthar Ablyazov, uomo d'affari accusato di truffa, nemico giurato del presidentissimo, autocrate dell'ex repubblica sovietica ricca di petrolio, Nursultan Nazarbaev, 73 anni, ottimi rapporti con Berlusconi ma non solo.

Molte le aziende italiane, a iniziare dall'Eni, che fanno affaroni con il Kazakhstan, dove l'aliquota dell'Iva è del 12 per cento e la pressione fiscale è del 29,6 per cento. Sarà per la sua capacità di connettere affari, sarà per qualche buon auspicio, nel 2008 l'ambasciatore viene nominato Cavaliere dell'Ordine Al Merito della Repubblica Italiana.

Parla bene l'italiano Yelemessov, visto che qualche anno fa, inizio Anni 90, dopo la laurea in Ingegneria, ha vissuto vicino a Reggio Emilia lavorando come responsabile di una società a capitale misto italiano e kazako, la Kazakh Ital Karakul, una delle prime joint venture kazake all'estero.

Nei programmi avrebbe dovuto lavorare 2 milioni di pelli di Karakul e 500 mila pelli di pecora all'anno per l'industria della moda. Ma non ce ne sono tracce. Nel 2001 inizia la carriera diplomatica. Diventa console a Roma e poi, tornato al suo paese, responsabile del protocollo di stato di Nazarbayev. Nel 2012 è di nuovo a Roma dove ritrova vecchi amici. A dicembre in occasione del 21° anniversario dell'Indipendenza della Repubblica del Kazakhstan, invita a villa Manzoni, tra gli altri, i parlamentari Lamberto Dini, Riccardo Migliori, Tiziano Treu, Gian Guido Folloni, Vittorio Sgarbi. Riccardo Fogli intrattiene gli ospiti con «Storie di tutti i giorni». Il 10 luglio ha compiuto 50 anni. Ma il pasticcio Ablyazov gli ha rovinato la festa.


2 - L'AMBASCIATORE KAZAKO IN ITALIA YELEMESSOV: "DIFENDETE UN CRIMINALE PER DARE ADDOSSO A BERLUSCONI"
V.N. per "la Repubblica"

Andrian Yelemessov è una furia: «Sto partendo per le vacanze, me ne vado per un mese fuori Italia, da lunedì non ci sono... non voglio rispondere ai giornalisti, non voglio rispondere a Repubblica che scrive sciocchezze su di me. Il signor Ablyazov è un criminale, non un perseguitato politico, solo che è molto ricco, sta pagando sicuramente i giornali per parlare di questo caso... E voi adesso per dare addosso a Berlusconi seguite questa campagna, tutto quello che Berlusconi ha toccato deve essere coinvolto».

Andrian Yelemessov è un vero fenomeno fra gli ambasciatori stranieri in Italia: parla italiano con accento emiliano, da giovane ha lavorato nel commercio per cinque anni a Reggio Emilia. In Italia si muove come un pesce nell'acqua, conosce il sistema, gli uomini, gli apparati, i pregi e i difetti del sistema italiano. Si è trovato di fronte un sistema di sicurezza pieno di falle.

Ambasciatore, veramente si dice che il governo del Kazakhstan ha pagato qualcuno in Italia per accelerare l'espulsione di moglie e figlia.
«L'espulsione è stata corretta. Le autorità italiane hanno semplicemente seguito le vostre leggi; se il governo ha cambiato idea benissimo, ma noi abbiamo chiesto la cattura di un criminale. Quest'uomo non è pulitissimo, non è un perseguitato politico. Se in Italia avete la mafia anche da noi abbiamo i criminali. E non capisco perché la stampa italiana si stia interessando tanto a questo signore, alla moglie e alla figlia espulse seguendo la legge dalle autorità italiane perché erano clandestine. Perché non vi occupate delle altre migliaia di clandestini che transitano sul vostro territorio? Perché solo la moglie e la figlia di questo criminale kazako?»

Perché il loro arresto, la loro espulsione rapidissima, averle caricate su un vostro aereo è stata un'operazione incredibilmente veloce.
«Posso confermarvi che la signora Shalabayeva e la figlia non subiranno nessuna persecuzione nel mio paese, la madre ha solo l'obbligo di firma, neppure gli arresti domiciliari. La Procura italiana, i giudici avevano dichiarato che le azioni della polizia italiana e l'atto giudiziario sull'espulsione erano legittimi e fondati. Tutte le dichiarazioni, le pressioni di Ablyazov nei confronti del vostro governo sono infondate. Hanno fatto pressioni incredibili sul vostro governo, ma non credo che adesso riusciranno a cambiare la verità su suo conto».

I suoi avvocati ci dicono che il vostro presidente lo accusa di reati economici perché ha voluto eliminarlo come oppositore.
«Ablyazov è fuggito dal Kazakhstan portandosi 15 miliardi di dollari, suoi complici sono sotto accusa e ricercati come lui, l'Interpol lo ricercava e per questo la polizia italiana aveva provato a catturarlo. La bella favola dell'oppositore perseguitato si sgonfierà, e voi capirete chi è questo criminale».

 

 

andrian yelemessov ambasciatore kazako a roma andrian yelemessov ambasciatore kazako a roma con napolitano villa manzoni a roma su via cassia Villa Manzoni Mukhtar Ablyazov ALMA SHALABAYEVA KAZAKHSTAN ABLYAZOV nazarbayev berlusconi alfano

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!