tria guglielmi spread

L’ARIA CHE TRIA – LO SPREAD SALE, IL QUANTITATIVE EASING STA PER FINIRE, E ANCHE IL TESORO NON STA TANTO BENE – NON SI SA CHI SARÀ IL NUOVO DIRETTORE GENERALE, MA IN POLE C’È GUGLIELMI, CHE NEL 2017 AVEVA PUBBLICATO UNO STUDIO SULLE CONDIZIONI DI USCITA DALL’EURO – UN PAPER DEL MINISTRO TRIA NON PROPRIO IN LINEA CON I DIKTAT UE: “POSSIBILE FINANZIARE IN DEFICIT INVESTIMENTI PUBBLICI INFRASTRUTTURALI”

Marco Sabella per il Corriere della Sera

spread btp bund

 

Resta alta la febbre dello spread nel giorno della fiducia alla Camera per un nuovo esecutivo giallo-verde. Dopo avere toccato un massimo durante le contrattazioni a 256 punti il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund a dieci anni ha ripiegato a 244 punti.

 

Il rendimento del titolo decennale italiano rimane comunque alto e tocca il 2,9%. Il confronto con il differenziale tra Bonos spagnoli (proprio ieri è stato presentato il nuovo governo a Madrid) e Bund è impietoso per l' Italia: 103 punti, con un tasso all' 1,5%.

 

PETER PRAET BCE

L' indice Ftse Mib ha chiuso invece con un moderato rialzo dello 0,26% a quota 21.807 punti. A dettare i tempi sui mercati ieri sono state le notizie sul fronte Bce. Alle indiscrezioni di questi giorni in merito alla chiusura del Qe, si sono aggiunte infatti le parole del capo economista della Bce, Peter Praet, circa la presenza di tutti i presupposti per centrare il target di inflazione e quindi valutare già dalla prossima settimana le modalità di uscita dalle politiche ultra espansive che attualmente prevedono acquisti di asset al ritmo di 30 miliardi di euro al mese fino a settembre.

 

jens weidmann 5

Molto «pesante» anche il giudizio del presidente della Bundesbank Jens Weidmann secondo cui le aspettative su di una chiusura del Qe entro fine anno sono «plausibili».

 

In questo scenario si inserisce l' incertezza sul nome del nuovo candidato alla direzione generale del Tesoro, figura chiave della burocrazia governativa. Tra le candidature possibili circola il nome di Antonio Guglielmi, considerato vicino al ministro delle politiche comunitarie Paolo Savona.

 

antonio guglielmi

Guglielmi, uomo di Mediobanca, è attualmente direttore generale per il dipartimento dei mercati azionari di Piazzetta Cuccia. Nel 2017 un suo studio sulle condizioni di uscita dell' Italia dell' euro aveva suscitato grande interesse nei due partiti di governo, Lega e M5S.

 

Lo studio sottolineava gli altissimi costi dell' uscita dall' euro per l' Italia ma prendeva comunque in considerazione l' ipotesi. Tra le alternative per l' incarico si fa il nome di Alessandro Rivera, oggi a capo della direzione del Tesoro per gli affari legali e il sistema bancario.

 

In questo clima molto fluido hanno assunto rilievo politico le valutazioni pubblicate oggi su «Formiche.net» di un paper accademico del ministro Giovanni Tria e di Pasquale Lucio Scandizzo secondo cui «un vasto programma di investimenti pubblici infrastrutturali potrebbe essere attuato e finanziato in deficit senza creare un problema di sostenibilità dei debiti pubblici».

giovanni tria e claudio borghi

 

«Quello pubblicato oggi è un articolo di carattere accademico elaborato nelle settimane scorse nell' ambito di una riflessione scientifica. A tale elaborato non va quindi attribuita la natura di una posizione politica del ministro Tria», hanno puntualizzano fonti del Mef.

giovanni triaGIOVANNI TRIA

 

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO