L’ARTIGLIO DELLA PALOMBA - PIÙ LA POLITICA SI AVVICINA AL POPOLO, CON PRIMARIE, TWEET, POST, FACEBOOK, MENO DECIDE - CI ILLUDIAMO DI AVERE UN PESO, MA CI RESTA SOLO IL DIRITTO (MILLENARIO) ALLA PERNACCHIA, TIPICO DEI SUDDITI/GIULLARI - UN ESEMPIO? LE COSTE ITALIANE: RIPULITE E GESTITE DA MIGLIAIA DI PERSONE, ANDRANNO ALL’ASTA, IN MANO A CHI HA PIÙ SOLDI, INCLUSI RUSSI E CINESI. L’HA STABILITO L’EUROPA, L’UNICA CHE DAVVERO DECIDE…

Barbara Palombelli per "il Foglio"

Più la politica si avvicina al popolo - e domenica voterò per la seconda volta davanti al bar del mio quartiere, con il cornetto in bocca - e meno decide. Quando era una cosa davvero seria, si nascondeva dietro palazzi antichi e solenni, inarrivabili per i cittadini . I leader, che oggi ti rimbambiscono di tweet, di post, di pensierini e battutine, erano figure eteree - li vedevi sul palco, lontanissimi e solenni come sacerdoti - protette dal contatto con le masse. Però governavano. Contavano, alzavano la voce. Mettevano soggezione.

Oggi scegliamo, votiamo, rottamiamo: ci illudiamo di avere un peso. E invece - lo vedrete fra poche settimane - ci resterà al massimo il diritto alla pernacchia, quella tipica dei sudditi. Un diritto, lo sberleffo, millenario: oggi incarnato perfettamente dal trionfatore Beppe Grillo e dai suoi imitatori.

Un esempio, facile facile. In Italia ci sono ottomila chilometri di coste (meravigliose). Dopo un utilizzo geniale ma fulmineo da parte degli antichi etruschi e dei loro discendenti romani, a parte qualche incursione araba e saracena per motivi di conquista e non per passatempo, scogli e arenili furono abbandonati per secoli alla malaria e alle paludi, alle asperità delle rocce inviolabili. Tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento sulle spiagge iniziarono ad arrivare malati, convalescenti, bambini affetti da rachitismo e/o problemi polmonari.

Nacquero le prime colonie marine, poi molto incentivate dal regime fascista come segno di modernizzazione (il duce fu un antesignano del fitness, trasformò l'abbronzatura contadina in una moda per i nuovi borghesi e volentieri si tuffava a Ostia dopo una gita in moto). Mussolini spostò dal poverissimo Veneto molte famiglie di combattenti e reduci verso i lidi laziali e verso il meridione. La loro epopea è stata narrata da Antonio Pennacchi ("Canale Mussolini", Mondadori).

Alcuni di loro, compiuta la bonifica delle paludi, iniziarono a cuocere e a vendere cibi sulle capanne in riva al mare. La storia delle 30 mila famiglie che oggi gestiscono altrettante imprese balneari lungo la nostra penisola inizia in molti casi proprio così. Un nonno contadino reduce dalla Prima guerra e sfollato al Sud ha poi generato dinastie di bagnini (i Mastino di Fregene e i Saporetti di Sabaudia, per esempio).

C'è anche chi era invece un aristocratico - oggi gli Antinori, in Toscana, hanno realizzato dalle ex colonie del loro feudo un resort pazzesco - e ha offerto le spiagge private ed esclusive ai nuovi ricchi del Dopoguerra. Baracche o alberghi, discoteche o chioschi trucidi, gli stabilimenti balneari italiani sono luoghi ricchi di storia. Hanno visto e conosciuto Pasolini, le passeggiate di Virginia Agnelli e Curzio Malaparte, le malinconiche colazioni in spiaggia di Ennio Flaiano che imboccava la figlia malata, le follie di generazioni pazze per il jukebox e il ghiacciolo, raccontate e filmate dai registi di tutti i tempi e da tutti i cantautori.

Non ci sono in Spagna o in Francia esempi minimamente paragonabili. Abituati a combattere contro le mareggiate e il degrado, i nostri esercenti hanno potuto contare sulle concessioni demaniali. A fronte di investimenti e di lavoro duro (svegliarsi alle cinque per spostare centinaia di ombrelloni non è un lavoretto da ridere), le tariffe tenevano conto di stagioni sempre più corte e di un cambiamento climatico imprevedibile.

Tutti i governi nazionali hanno capito le loro esigenze, ma ora l'Europa - che governa per davvero - sta per cambiare tutto. Secondo una direttiva europea del 2006, poi rivista e riadattata in un compromesso recepito dal governo italiano nel 2010, tutti i servizi per il cittadino gestiti dai privati andrebbero liberalizzati, messi sul mercato a disposizione - attraverso delle aste pubbliche - di chi ha più soldi per vincere.

In teoria, potremmo trovarci cinesi, russi, multinazionali e riccastri vari al posto delle famiglie cui ciascuno di noi si è affezionato nei decenni passati. Va anche detto che agli stabilimenti - vero sollievo per chi ama la spiaggia libera e li usa solo per un gelato e una minerale - spetta molto spesso l'unico soccorso marino esistente. Che dire? Siete ancora convinti che - se non possiamo decidere in pace neppure a chi dare in gestione le nostre spiagge - la politica nazionale serva a qualcosa? E' solo un esempio, ma...

 

BEPPE GRILLO - MOVIMENTO 5 STELLElogo facebooklogo twitter ANTONIO PENNACCHI RISTORANTE MASTINO FREGENE SABAUDIA

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…