papa francesco bergoglio bernie sander

L'EBREO LAICO E SOCIALISTA E IL PAPA CATTOLICO E 'COMUNISTA': SANDERS MOLLA LA CAMPAGNA DI NEW YORK E SBARCA IN VATICANO. ''PARLERÒ DI DISUGUAGLIANZE, AMBIENTE E SANITÀ. SAREI MOLTO FELICE DI INCONTRARE FRANCESCO'' - ''STIAMO ANDANDO BENE, OTTERRÒ LA NOMINATION''

Marco Ansaldo per “la Repubblica

 

papa francesco bergoglio bernie sanderpapa francesco bergoglio bernie sander

«Sarò felice di incontrare il Papa, se questo sarà possibile. E di discutere i temi sociali, economici e ambientali che propongo da decenni e sui quali ho molte similarità con lui. Poi tornerò negli Stati Uniti. Martedì ci sono le primarie di New York, una battaglia importante con Hillary Clinton per la nomination democratica. Se alla fine vincerò, come penso, affronterò poi la sfida con il repubblicano Donald Trump per arrivare alla Casa Bianca».

 

 

È l’uomo nuovo della politica americana. Non ha paura a definirsi «un socialista». E vuole rovesciare il sistema economico e politico, risanandolo. Per questo ha file di ammiratori e di detrattori. Il senatore Bernard Sanders, Bernie per tutti, è l’incognita variabile delle elezioni presidenziali di novembre. Se vince, sarà una sorpresa. Se perde, la sua influenza andrà oltre le presidenziali del 2016.

 

In ogni caso un successo, come testimoniano i risultati già raggiunti che fanno tremare Hillary.

 

papa  francesco bergoglio bernie sanderpapa francesco bergoglio bernie sander

Oggi pomeriggio il senatore del Vermont, nato a New York 74 anni fa, parlerà in Vaticano a un convegno per i 25 anni dell’Enciclica sociale di Giovanni Paolo II “Centesimus annus” organizzato dalla Pontificia accademia delle Scienze sociali. Ci saranno diversi leader della sinistra latinoamericana: dal presidente ecuadoregno Correa al capo di Stato boliviano Morales. E poi l’economista Jeffrey Sachs e il cardinale honduregno Oscar Andres Rodriguez Maradiaga. Una riunione insolita dentro le Mura vaticane. Sanders ne parla volentieri in questa intervista esclusiva con Repubblica.

 

Senatore, come ha ricevuto l’invito a partecipare al convegno in Vaticano? Lei ha addirittura sospeso la sua campagna elettorale in un momento decisivo, il confronto di New York. Felice di varcare le porte della Santa Sede?

 

papa  francesco  bergoglio bernie sanderpapa francesco bergoglio bernie sander

«Sono molto felice e orgoglioso di partecipare a questo convegno. Ho ricevuto l’invito dal Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, al quale esprimo i miei ringraziamenti. La squadra di relatori è di alto livello ed è concentrata sulle questioni che studio e propongo da decenni: i temi della giustizia sociale e della sostenibilità ambientale, tutte questioni fondamentali per la ripresa dell’economia mondiale”.

 

Incontrerà Papa Francesco?

«Sarò molto felice di vederlo, se me ne verrà data l’opportunità ».

 

E se lei lo incontrasse di quali questioni vorrebbe discutere?

«Di come le leggi negli Stati Uniti possono giocare un ruolo importante nel cambiare l’economia attuale, sia sotto il profilo morale sia sotto quello globale. Vorrei discutere con lui di idee e di programmi. Questo è un Papa che affronta anche il tema dei cambiamenti climatici, un’altra questione per la quale mi batto».

bernie sanders hillary clintonbernie sanders hillary clinton

 

Il suo intervento si intitola “L’urgenza di un’economia morale”: quali sono i temi principali?

«Affronterò soprattutto la distribuzione delle risorse globali, le diseguaglianze nella sanità e i cambiamenti climatici. Non trovo accettabile da un punto di vista morale, economico o ambientale che così poche persone abbiamo così tanto e che l’avidità stia dilagando ovunque».

 

Quali similitudini trova allora fra le cose che lei propone e la visione del mondo e dell’economia di Jorge Bergoglio?

«Guardi, io penso che la ragione per la quale sono stato invitato a partecipare a questo convegno sia che molti degli argomenti che il Papa affronta sono simili ai miei. Sono un grandissimo sostenitore del Pontefice, anche se ho opinioni diverse dalle sue su alcuni temi, a partire dalla legalizzazione delle coppie omosessuali. Ma penso che Francesco sia una figura carismatica che sta aiutando l’opinione pubblica a prendere coscienza delle diseguaglianze di reddito e ricchezza che vediamo in tutto il mondo».

 

hillary clinton  bernie sandershillary clinton bernie sanders

Lei ha sicuramente visto le polemiche per il suo viaggio lampo in Vaticano. Pensa di avere l’appoggio della Santa Sede per la campagna elettorale?

«No, non è così. Il Vaticano non è coinvolto in questo. E il convegno in programma non è un evento politico».

 

Proprio sulla campagna elettorale, quali sono le sue sensazioni fino ad ora?

«Stiamo cavalcando un grande momento. Tra la fine dei caucus e le primarie stiamo colmando il gap che c’era, e abbiamo ancora molta energia da spendere. Vedo che ogni giorno migliaia di persone arrivano dalla nostra parte. Io sono determinato a vincere la nomination e poi ad affrontare Donald Trump».

 

Lei ha molti giovani dalla sua parte. Ma il voto dei neri?

trumptrump

«Abbiamo la metà della comunità afro-americana con noi. Ma, certo, c’è ancora molto lavoro da fare. E sono sicuro che supereremo le difficoltà che restano».

 

Pensa di avere delle possibilità di battere la senatrice Clinton?

«Lo penso, sì. In questo i segnali dei caucus e delle primarie mi stanno confortando. Stiamo andando bene. Otterrò la nomination».

 

E nel caso poi di un confronto diretto con Trump, ritiene che gli americani si schiereranno con lei?

«Lo credo fortemente. Vedo ogni sondaggio che riguarda Trump e sono confortato. Sono certo che in ultimo lo batterò nella corsa alla Casa Bianca ».

 

Ma non sarà imbarazzato, lei, un socialista dichiarato, nel varcare oggi le porte della Santa Sede?

«Non credo proprio. La Chiesa oggi parla anche di donne e di omosessuali. Il Papa vuole riparare la società dalle ingiustizie sociali. E in questo sono perfettamente con lui».

 

RAFAEL CORREA RAFAEL CORREA

 

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…