ursula von der leyen meloni

DOPO IL VOTO, IL MONDO CI GUARDA - ORBAN SI CONGRATULA CON GIORGIA MELONI: “VITTORIA MERITATA”. GODONO ANCHE MARINE LE PEN E L’ESTREMA DESTRA SPAGNOLA DI VOX - I SOCIALISTI ALL’EUROPARLAMENTO PIANGONO: “IL POST-FASCISMO VINCE, GIORNATA BUIA PER L’ITALIA” - L’OCSE LANCIA IL SUO MONITO: “L’ITALIA RESTI FORTEMENTE SOLIDALE CON UNIONE EUROPEA” - IL MINISTRO DEGLI ESTERI SPAGNOLO, ALBARES: "I POPULISMI FINISCONO SEMPRE IN CATASTROFE" - LA CINA SE NE SBATTE DEL VOTO E VA SU ALTRO: INVITA LA MELONI A “NON INVIARE SEGNALI SBAGLIATI SU TAIWAN”

VIKTOR ORBAN GIORGIA MELONI

ELEZIONI:ORBAN SI CONGRATULA CON MELONI, VITTORIA MERITATA  

(ANSA) - "Congratulazioni, vittoria meritata". Così il premier ungherese, Viktor Orbán saluta la vittoria della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, in un post su Facebook accompagnato da una foto dei due politici insieme.

 

ELEZIONI: S&D, POST-FASCISMO ARRIVA IN ITALIA, GIORNATA BUIA

 (ANSA) - "Il post-fascismo di Meloni arriva in Italia mano nella mano con Forza Italia e il Ppe e la Lega con Id. Una giornata buia per l'Italia e per l'Europa. Il Partito Democratico guiderà l'opposizione e noi siamo al loro fianco". Così via Twitter la capogruppo dei Socialisti e Democratici all'Eurocamera, Iratxe Garcia Perez.

 

OCSE:ITALIA RESTI FORTEMENTE SOLIDALE CON UNIONE EUROPEA

MELONI ABASCAL

 (ANSA) - Il segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann, rispondendo alla domanda dell'ANSA su quale fosse il suo messaggio al prossimo governo italiano dopo la vittoria della coalizione di destra guidata da Giorgia Meloni, si appella all'Italia affinché continui ad essere unita e solidale con i partner europei per far fronte allo shock della guerra in Ucraina. "Attendiamo la formazione del nuovo governo, quando avremo un nuovo governo in Italia saremo felici di lavorare con loro per avere politiche volte ad una vita migliore", ha dichiarato Cormann, "nel contesto attuale conviene avere una forte solidarietà sul lungo termine in Europa".

 

GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN

ELEZIONI: MADRID,'POPULISMI FINISONO SEMPRE IN CATASTROFE'  

(ANSA) - "In tempi di incertezza, i populismi crescono e finiscono sempre nello stesso modo, con una catastrofe. Danno risposte semplici e a breve termine a problemi molto complessi. La loro risposta è sempre la stessa: chiudiamoci e torniamo al passato". Lo ha detto il ministro degli Esteri spagnolo, Juan Manuel Albares, nel corso di una conferenza stampa in Spagna, soffermandosi sul voto italiano. Albares ha aggiunto che "rispetta il risultato legittimo in Italia" sebbene in Spagna, dove si vota il prossimo anno, "veda una situazione molto differente".

 

CINA A MELONI, SU TAIWAN EVITARE INVIO SEGNALI SBAGLIATI  

Wang Wenbin

(ANSA) - La Cina esorta "le persone rilevanti in Italia" a riconoscere "l'elevata sensibilità della questione di Taiwan", evitando di inviare "segnali sbagliati" alle forze secessioniste. Così il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin sulle critiche rivolte a Pechino in un'intervista scritta della scorsa settimana dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, sulle politiche assertive verso Taipei. Il principio della 'Unica Cina', con Taiwan parte integrante, è "universalmente riconosciuto a livello internazionale" ed è "il fondamento politico alla base di chi decide di avere rapporti" con la Repubblica popolare.

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN

 

L'UE ESULTANO I SOVRANISTI EUROPEI "GIORGIA HA INDICATO LA STRADA"

Monica Perosino per “la Stampa”

 

Sorrisi trionfanti, messaggi di congratulazioni, tweet entusiasti e un ostentato ottimismo per quello che potrebbe essere un punto di svolta che travalica i confini italiani e, nelle speranze dei sovranisti europei, arriva fino al cuore di Buxelles. Da ieri sera esultano in Ungheria, in Polonia, in Spagna, nella Francia di Marine Le Pen.

 

marine le pen ballottaggio elezioni legislative

Festeggiano il trionfo della destra a trazione Meloni gli alleati e i sodali che si preparano ad accogliere un'Italia diversa e probabilmente molto lontana da quella lasciata da Mario Draghi. Con tutte le conseguenze - da alcuni temutie, da altri auspicate - sui negoziati chiave che ci aspettano da qui a dicembre, a cominciare da quello sulla terza tranche dei fondi del Pnrr.

 

All'Eurocamera Fratelli d'Italia siede con i Conservatori e Riformisti assieme ai polacchi del Pis, al governo, e agli Svedesi Democratici, che hanno appena incassato un trionfo alle ultime elezioni. La Lega, invece, sta con i lepenisti del Ressemblement National.

mario draghi charles michel ursula von der leyen

Proprio il francese Jordan Bardella, eurodeputato e candidato alla presidenza del partito di Marine Le Pen, è stato tra i primi ad esultare: «Gli italiani hanno offerto una lezione di umiltà all'Unione Europea che, attraverso la voce della signora Von Der Leyen, pensava di dettare il loro voto. Nessuna minaccia di alcun tipo può fermare la democrazia: i popoli d'Europa alzano la testa e prendono in mano il loro destino!».

 

Il riferimento è alle parole della presidente della Commissione che giovedì aveva detto che se in Italia le cose «dovessero diventare difficili», l'Ue «ha gli strumenti» per reagire. Gli strumenti sarebbero, ovviamente, quelli che sono stati usati in Ungheria e in Polonia.

Ma che il capitolo iniziato in Italia, possa essere una rinascita dell'estrema destra in Europa, è il timore che serpeggia dietro la coltre di silenzio con cui i partiti europeisti e le istituzioni Ue assistono al trionfo di Meloni. Il rischio che Roma faccia asse con Budapest e Varsavia su una serie di temi fondanti dell'Ue, a partire da quelli legati allo Stato di diritto, non è più un'ipotesi astratta.

Mateusz Morawiecki

 

L'esultanza del premier polacco Mateusz Morawiecki («Congratulazioni Giorgia Meloni!»), si accompagna al tweet del consigliere politico dell'ungherese Viktor Orban: «Complimenti Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi per le elezioni di oggi! In questi tempi difficili, abbiamo bisogno più che mai di amici che condividano una visione e un approccio comune alle sfide dell'Europa».

 

emmanuel macron roberta metsola

Eccolo il timore sintetizzato in un tweet. Le amicizie e le alleanze che pare abbiano già una strada tracciata. «Stanotte milioni di europei ripongono le loro speranze sull'Italia. Giorgia Meloni ha indicato la strada per un'Europa orgogliosa, libera e di nazioni sovrane», ha cinguettato il leader dell'ultradestra spagnola di Vox, Santiago Abascal.

 

Ma su questo possibile riavvicinamento delle destre europee, che potrebbe ricompattare anche gli ex amici di Visegrad divisi dalle ambiguità - ungheresi- su Putin, pesa come un macigno l'invasione russa dell'Ucraina e il sostegno europeo a Kiev, sul quale Giorgia Meloni ha già dato ampie rassicurazioni.

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

La leader di FdI, a luglio, aveva fatto tappa proprio all'Eurocamera, ribadendo il suo pieno allineamento alle posizioni dell'Occidente. Del resto, a Strasburgo, Ecr è nella maggioranza che sostiene Roberta Metsola mentre attorno al gruppo Id in cui siede la Lega, da tempo la maggioranza del Parlamento europeo ha issato una sorta di «cordone sanitario», come lo chiamano i sovranisti. L'esito del voto italiano, ora, potrebbe cambiare però gli equilibri anche a Strasburgo.

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…