L’ORSO RUSSO VA PER MARE – "BATTAGLIA NAVALE" NELLE ACQUE INGLESI FRA LA MOSCA E LONDRA. INTERCETTATE DUE IMBARCAZIONI MILITARI E SOTTOMARINI. LE FREGATE DI PUTIN, PERO', SAREBBERO “LEGITTIMATE” A NAVIGARE IN ACQUE INTERNAZIONALI – IL SOSPETTO BRITANNICO: POSSONO TAGLIARE I CAVI SOTTOMARINI, E LA GUERRA SI SPOSTA SULLE TELECOMUNICAZIONI
Luca Miele per Avvenire
Che giochi ormai a tutto campo, la conferma l' ultima "invasione": la Russia venderà alla Turchia quattro batterie di missili terra-aria S-400. Un affare da 2,5 miliardi di dollari. Normale "speculazione"? Niente affatto. La Turchia è un membro della Nato e, come ha scritto l' agenzia Reuters, «il sistema missilistico russo non può essere integrato nell' architettura militare dell' Alleanza Atlantica».
È solo l' ultimo fronte di una guerra - fredda? - che vede l' Occidente e una Russia con ambizioni "imperiali" sempre più ostili uno all' altra. E l' epicentro di questa nuova faglia passa per Londra. Non è un caso che il vulcanico ministro degli Esteri britannico Boris Johnson, alla vigilia di un viaggio diplomatico che avrebbe dovuto ricucire i rapporti con Mosca, abbia rincarato la dose: «La Russia non è mai stata così ostile al Regno Unito o agli interessi occidentali dalla fine della Guerra fredda», ha dichiarato al Sunday Times. E non si tratta, ormai solo di sospetti o ombre.
La Royal Navy ha denunciato una intensa attività, superiore a quella solita, di navi militari di Mosca in navigazione vicino alle acque territoriali del Regno Unito. L' ultimo caso è stato quello della Admiral Gorshkov, una fregata russa di ultima generazione che ha compiuto una serie di test nel Mare del Nord. Londra ha risposto inviando la Hms St Albans (un' altra fregata) per intercettarla e seguirla fino a quando non si è allontanata. Mentre il ministro della Difesa, Gavin Williamson, ha usato parole durissime: «Non esiterò a difendere le nostre acque o tollererò qualunque forma di aggressione».
Domenica una imbarcazione russa per la raccolta di informazioni è passata dal Mare del Nord e dal Canale della Manica e Londra ha inviato per seguirla il pattugliatore Hms Tyne mentre un elicottero britannico ha tenuto sotto controllo altre due navi di Mosca.
Non siamo dinanzi insomma a "incidenti" isolati. Per il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg «l' attività sottomarina dei russi è tornata a livelli da guerra fredda». E ancora: «I russi hanno investito massicciamente nelle loro flotta e ora si muovono lungo l' intero Atlantico. Sono una vera minaccia: per l' alleanza è essenziale garantire che le rotte atlantiche siano aperte e sicure».
Nei giorni scorsi il maresciallo dell' aria Stuart Peach, capo di Stato maggiore della Difesa britannico, ha parlato di una azione di sabotaggio della marina russa per tagliare i cavi sottomarini su cui viaggia internet come una delle possibili «capacità belliche non convenzionali» di cui dispone Mosca.
Più cauto il contro-ammiraglio Chris Parry, ex comandante della Royal Navy e della Nato, per il quale invece l' attività navale russa è normale. Non solo, la Admiral Gorshkov era «perfettamente legittimata a navigare nelle acque internazionali».
Insomma la Russia giocherebbe a tutto campo. Pronta a usare tutte le "armi" a disposizione. A novembre era stata la premier britannica Theresa May ad accusare il governo russo di voler pregiudicare le società libere dell' Occidente attraverso un «attacco ostile». Una "guerriglia" che risponderebbe, per i britannici, a una finalità precisa: inquinare il cyber-spazio, saturarlo di fake news, notizie costruire ad arre e sapientemente diffuse per alterare e condizionare il gioco democratico. E dirigerlo dall' esterno. Da Mosca.