guerra ucraina alexander lukashenko vladimir putin

“LA GUERRA E’ COLPA DEGLI UCRAINI, A BUCHA UNA MESSINSCENA” – PUTIN NON SI FERMA E ORDINA DI PRENDERE IL DONBASS – POI CITA IL PRESIDENTE BIELORUSSO LUKASHENKO CHE GLI AVREBBE DATO LE PROVE DEL COINVOLGIMENTO DEI SERVIZI BRITANNICI NELL'ORDIRE LA SCENOGRAFIA DELLA STRAGE DI BUCHA – LA PREVISIONE DI MAD VLAD (CHE FINORA LE HA SBAGLIATE TUTTE): “L'UNITÀ DELL'OCCIDENTE SI SFALDERÀ A CAUSA DEGLI EFFETTI DELLE SANZIONI, CHE HANNO FATTO IMPENNARE I PREZZI DI GAS E PETROLIO” – GELO TRA ZELENSKY E IL PRESIDENTE TEDESCO STEINMEIER CHE RINUNCIA ALLA VISITA

MARCO VENTURA per il Messaggero

 

 

vladimir putin

Una prova di forza e baldanza, significativamente nel 61° anniversario del lancio del primo uomo nello spazio, Yuri Gagarin, russo. C'erano, anche allora, «le sanzioni contro l'Unione Sovietica», dice il presidente Putin al fianco del suo principale alleato, il bielorusso Lukashenko.

 

Un incontro a 8mila chilometri a est di Mosca, nel nuovo cosmodromo di Vostochny. Lo Zar parla a tutto campo.

 

vladimir putin alexander lukashenko 1

«La guerra è una tragedia ma inevitabile, non avevamo scelta». L'obiettivo è la conquista dell'intero Donbass. «È colpa degli ucraini», che avrebbero cambiato le carte in tavola dopo un primo accordo a Istanbul, se i negoziati sono ora «in un vicolo cieco». Nessuna alternativa a quella che Putin si ostina a chiamare «operazione speciale».

 

 

Durissime le accuse all'Occidente. «Il mondo unipolare sta crollando. Laggiù in Donbass si dice che gli Stati Uniti siano pronti a combattere fino all'ultimo ucraino». Il massacro di Bucha, come il missile sul teatro di Kromatorsk o le bombe sull'ospedale pediatrico di Mariupol, è solo «fake, falsa notizia». Una messinscena.

 

«Il presidente Lukashenko mi ha dato dei documenti insiste Putin - che contengono intercettazioni su come e chi è giunto in quella comunità, usando quali mezzi di trasporto», al fine di organizzare «queste provocazioni e un'operazione sotto falsa bandiera».

Vladimir Putin

 

LE PROVE Ci pensa il presidente bielorusso a sventolare, senza mostrarle, le prove del coinvolgimento dei servizi britannici nell'ordire la scenografia della strage. Putin è convinto di poter vincere, alla fine, nonostante le bugie occidentali e le sanzioni. A suo dire, l'unità dell'Occidente si sfalderà a causa degli effetti di quelle sanzioni, che hanno fatto impennare i prezzi di gas e petrolio tanto che la Russia oggi incasserebbe addirittura oltre la metà in più dall'export di energia rispetto a un anno fa. Al contrario, le economie occidentali soffriranno al punto di avere «problemi di politica interna».

 

Soldati russi

Un effetto boomerang specularmente paventato dagli ucraini. Il presidente Zelensky, infatti, esorta la UE a rafforzare le sanzioni, arrivare a un embargo totale di gas e petrolio russi. Così non basta. Lo ribadisce al Parlamento lituano. Dopo avere sollecitato per settimane l'istituzione di una no fly zone, adesso preme sulla richiesta di un giro di vite ancora più stretto sull'economia russa.

 

«Se si discute seriamente del petrolio solo per il sesto pacchetto di sanzioni, il mondo non si rende conto a quale guerra si sta preparando», incalza Zelensky. «Se non c'è ancora una definizione chiara sul gas russo, non ci può essere certezza che l'Europa abbia una comune volontà di fermare i crimini militari russi e costringere così Mosca alla pace». Kiev ritiene che per quanto le trattative coi russi siano «estremamente difficili», stiano comunque procedendo.

 

Ma il rischio di fratture nel fronte occidental-ucraino ci sono, se proprio ieri è emersa la contrarietà dell'Ucraina alla visita a Kiev del presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier. Lo ha rivelato lui stesso in missione a Varsavia: «Ero pronto ad andare, ma ho preso atto che la mia visita non era gradita».

putin zelensky

 

Quale la motivazione di Kiev? L'ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk, già la scorsa settimana aveva fatto sapere che sarebbe stata preferibile una visita del cancelliere, Olaf Scholz, perché il Presidente avrebbe una funzione più simbolica e rappresentativa, mentre il capo del governo federale potrebbe presentarsi con offerte e decisioni concrete. Tradotto, significa anzitutto embargo all'energia russa e forniture di armi pesanti, leggi carri armati.

 

Nei giorni scorsi la ministra degli Esteri tedesca Baerbock aveva aperto all'invio di tank, ma proprio Scholz aveva negato che la Germania potesse fare fughe in avanti rispetto all'UE. Il settimanale Der Spiegel ha dato oltretutto una spiegazione ancora più pesante del no ucraino alla visita: le sue storiche posizioni a favore di una casa comune europea con la Russia. Ma con l'inizio dell'invasione, Steinmeier aveva ammesso gli errori sul gasdotto Nord Stream 2, il fallimento della politica filo-russa e sostenuto la necessità di processare per crimini di guerra Putin e Lavrov.

vladimir putin alexander lukashenko 2

 

I media tedeschi parlano di «decisione poco intelligente» degli ucraini e lo Spiegel di «affronto superfluo». E tra Kiev e Berlino torna il gelo, dopo che nelle prime settimane ad alzare il tono della polemica era stato il Sindaco di Kiev ed ex campionissimo mondiale di pugilato, Vitali Klitschko, che in Germania ha pure vissuto, per l'annuncio iniziale di Berlino di voler inviare agli ucraini soltanto elmetti. Netto il messaggio di Zelensky: «La risposta dell'Europa all'aggressione russa dev' essere veramente forte e consolidata. Non possiamo aspettare il ventesimo pacchetto di sanzioni».

frank walter steinmeir vladimir putin frank walter steinmeir vladimir putin vladimir putin 1

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CHI HA CAPITO L’ARIA NUOVA CHE TIRA, E' QUEL “GENIO” DI FAZZOLARI: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO,  QUINDI PERICOLOSO, DI SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA FDI, C’È MARETTA. IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI EDMONDO CIRIELLI HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?