christian lindner troika grecia

“LE RIFORME GRECHE SONO UN MODELLO PER LA GERMANIA” – IL NUOVO MINISTRO DELLE FINANZE TEDESCO CHRISTIAN LINDNER COMINCIA BENE: HA SUBITO FATTO UNA GAFFE VERGOGNOSA, LODANDO IL “SUCCESSO” DELLE MISURE DI AUSTERITÀ AD ATENE, CHE “DOVREBBERO FARE DA SPINTA A NOI IN GERMANIA”. PERCHÉ NON PROVA A SOTTOPORRE I TEDESCHI ALLE MISURE DRACONIANE CHE HA IMPOSTO LA TROIKA AD ATENE E VEDERE CHE NE PENSANO?

Claudio Paudice per www.huffingtonpost.it

 

christian lindner.

Le riforme attuate dalla Grecia ai tempi della crisi? Sono un modello che anche la Germania potrebbe presto seguire. Parola del neoministro delle Finanze Christian Lindner: Atene è riuscita “con impressionanti misure” a riformare il paese e questo “dovrebbe proprio fare da spinta a noi in Germania” nelle questioni interne, ha detto il ministro designato rispondendo alla domanda di un giornalista greco sui timori del Sud Europa sullo scenario di una linea rigorista del Governo tedesco nell’eurozona.

troika grecia

 

“Sono felice di incontrare presto il primo ministro e il collega delle Finanze ad Atene”, ha rassicurato il capo dei liberali tedeschi. Sempre Lindner, il più temuto nella nuova compagine del governo federale vista la sua reputazione - meritata sul campo - di falco dell’austerità, ha poi parlato degli alti livelli di debito nell’Ue: “L’indebitamento nell’eurozona a causa della pandemia si è alzato molto”. E per questo il governo tedesco interverrà nel dibattito sulla riforma delle regoli fiscali europee avendo come visione di fondo quella di “legare” la necessità della “stabilità alla crescita e a agli investimenti”.

 

grecia troika

A due mesi e mezzo dalle elezioni federali, i leader di Spd, Verdi ed Fdp hanno firmato ufficialmente il contratto di coalizione che farà da base al governo ‘semaforo’ in Germania. “Ora è il momento delle azioni”, ha detto il capo dei liberali che prenderà il posto dello stesso Scholz come ministro alle Finanze. Il documento lungo ben 177 pagine dal titolo “Osare più progresso” è stato sottoscritto in una breve cerimonia al centro congresso Futurium di Berlino. Per domani al Bundestag è prevista l’elezione di Scholz a cancelliere e l’insediamento del nuovo esecutivo.

christian lindner leadr liberali tedeschi

 

Sono tuttavia le parole sul modello Atene pronunciate da Lindner che hanno fatto aggrottare qualche sopracciglio. Un po’ perché fu lo stesso Lindner ad accarezzare l’idea, in un tempo non così lontano, di cacciare la Grecia dalla moneta unica: “L’Europa unita uscirebbe rafforzata se un membro cronicamente malato lasciasse la zona euro almeno temporaneamente”.

 

Sono bastati quattro anni, a quanto pare, a far cambiare idea al leader liberale. Tuttavia le sue parole rischiano di far preoccupare anche i tedeschi che di certo non invidiano i greci per il trattamento ricevuto dai vari governi che si sono succeduti negli anni della crisi.

PROTESTE IN GRECIA CONTRO L AUSTERITY

 

Una crisi così lunga dalla quale il Paese non si è mai più ripreso, anche a causa delle massicce dosi di austerità inflitte dal Meccanismo Europeo di Stabilità e dalla Commissione Ue. Quelle ricette oggi sono state sconfessate quasi unanimemente, anche dallo stesso Mes.

christian lindner

 

A giugno di un anno fa, infatti, una valutazione “indipendente” condotta per il fondo di diritto lussemburghese guidato dal tedesco Klaus Regling decretava il fallimento delle politiche d’austerità che lo stesso Mes aveva contribuito attivamente a imporre ad Atene, pena la chiusura dei rubinetti.

 

grecia le proteste ad atene

Una crescita economica mancata, un settore finanziario rimasto fragile, le diseguaglianze sopra la media dell’Eurozona con povertà e disoccupazione oltre i livelli di guardia, un forte calo degli investimenti privati, fuga di cervelli, l’aumento del sommerso. Tutto scritto nel dossier commissionato dal Mes e redatto da un team guidato da Joaquin Almunia, ex Commissario Ue agli Affari economici e alla Concorrenza, che ad Atene non ricordano certo per la tenerezza negli anni della crisi (pretendeva che il Governo portasse il suo deficit dal 12% al 2% in soli tre anni).

protesta contro l accordo che schiaccia la grecia 4

 

Nel frattempo, dopo 204 miliardi di prestiti contratti e da ripagare fino al 2060, tre programmi di aggiustamento macroeconomico e vincoli ad avanzi primari del 2,2% per i prossimi quarant’anni, la situazione della Grecia non è migliorata.

 

Oggi l’indicatore chiave utilizzato per valutare l’attendibilità finanziaria di un Paese, il rapporto tra il debito e Pil, è il più esorbitante d’Europa: 206%. A contribuire al rialzo nell’ultimo anno è stata ovviamente la pandemia, ma il rapporto non è mai calato e anzi è via via aumentato durante le implementazioni dei pacchetti di riforme chiesti dalla Troika. Nel 2009 era del 126% ma era in parte frutto di un’opera di falsificazione dei dati di bilancio che, una volta scoperta, diede la stura alla crisi.

 

christian lindner

Nel pieno della crisi Atene ha pagato con un terzo del Pil, un tasso di disoccupazione salito fino al 28% per poi scendere al 14% odierno, quella giovanile che a cavallo tra il 2012 e il 2013 ha sfondato quota 50% e oggi resta su livelli altissimi (30% a ottobre).

 

Se nel 2008 i cittadini greci producevano un Pil di 315 miliardi, oggi il Prodotto interno lordo è sceso a 170 miliardi, perdendo così in poco più di dieci anni poco meno della metà della ‘ricchezza’ prodotta. Il calo più brusco a partire dal 2012, per poi scendere costantemente. E poi nel corso degli anni: costante crescita della pressione fiscale, perdita di potere d’acquisto, tagli agli assegni pensionistici, 500mila giovani andati all’estero per lavoro.

 

PROTESTE IN GRECIA CONTRO L AUSTERITY

Una lunga serie di sacrifici per arrivare all’obiettivo di consolidamento fiscale, forse insufficienti: “Il consolidamento fiscale ha minato la crescita necessaria per ridurre significativamente il rapporto debito / Pil. La crescita futura moderata, gli squilibri fiscali e gli aumenti dei tassi di interesse potrebbero ancora rappresentare un rischio per la sostenibilità del debito a lungo termine”. Chi lo ha detto? Gli artefici della terapia greca.

christian lindnerVOLKER WISSING, ANNALENA BAERBOCK, CHRISTIAN LINDNER, ROBERT HABECKproteste atenePROTESTE IN GRECIA CHRISTIAN LINDNER

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…