QUEL GRAN PEZZO DELLA LEOPOLDA - LA QUINTA EDIZIONE, IN BREVE: RENZI ANCORA E SEMPRE SUL PALCO (MA SENZA LA VALLETTA BOSCHI), MOLTI ASSENTI ECCELLENTI, NUOVI ISCRITTI CHE FIUTANO IL POTERE, IL ROSICAMENTO DELLA MINORANZA PD

Simona Poli per “la Repubblica

 

ANDREA 
GUERRA 
boschi leopoldaANDREA GUERRA boschi leopolda

«Numero 5, come lo Chanel », scherza una volontaria in maglietta e bermuda impegnata nell’allestimento della Leopolda, stavolta in stile garage americano modello Steve Jobs. Quinto anno, in effetti. Ma il primo con Matteo Renzi alla guida del governo. Un’edizione nata all’insegna della discordia, con una parte del Pd che attacca l’iniziativa apertamente e Cuperlo che parla di «partito parallelo » e chiede al premier di spiegare cosa sia e a cosa serva davvero questa convention.

 

RENZI, BOSCHI,RENZI, BOSCHI,

«Se fosse organizzata dal Pd sarei seduto in prima fila», dice a Ballarò ieri sera Bersani, «ma attenzione ad inventare altri marchi, perché qualcuno potrebbe pensare male ». E se Dario Nardella, sindaco di Firenze, si sgola a replicargli che «la Leopolda è nata proprio per superare la logica delle correnti», Stefano Fassina rifiuta l’invito a partecipare e attacca: «Il segretario nazionale avrebbe dovuto dare piuttosto importanza a un’assemblea con i coordinatori dei circoli Pd».

 

MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI

E pensare che il titolo scelto è “Il futuro è solo l’inizio”, sarà questa la scritta impressa sui gadget in vendita per l’autofinanziamento, tazze, penne, spille e magliette. I militanti sono già al lavoro, il cantiere come sempre è affidato ai “Comitati Adesso”, nati a centinaia in ogni regione per sostenere l’ascesa del premier, il suo carburante elettorale, la macchina organizzativa delle due primarie, la rete operativa delle “truppe” renziane sul territorio.

 

In cerca di un nuovo ruolo oggi cambiano nome raggruppandosi sotto la sigla “Adesso! Italia”. Restano comunque il collante che tiene insieme le varie anime, politiche e non, che hanno dato impulso all’ascesa del premier. La trama di contatti creata negli ultimi due anni non si interrompe, anzi.

 

bersani acdc 3bersani acdc 3

Un mese fa, il 21 settembre, l’ex poliziotta municipale di Palazzo Vecchio Marzia Cappelli ha organizzato un meeting di due giorni a Firenze per ridare vigore alla passione degli esordi. Con un bel parterre sul palco in cui spiccavano il sottosegretario Luca Lotti, Simona Bonafè, persino Matteo Orfini è intervenuto in un’assemblea che chiedeva a gran voce a Renzi di «fare le riforme istituzionali col Cavaliere per poi andare subito alle elezioni».

 

La minoranza li guarda con sospetto, ma chi di quei comitati è stato un leader non la vede allo stesso modo. «È sempre la solita storia, ormai alla demonizzazione della Leopolda ci siamo abituati», dice Davide Ricca, fondatore di ateniesi.it, sito seguitissimo dai renziani. «Faccio parte della segreteria regionale del Piemonte e a maggior ragione posso dire che questo non è l’appuntamento di un’area politica del Pd. Il fatto che fino a un anno fa l’establishment non si affacciasse neppure è stato un errore del partito, non di Renzi. Scommetto che ripartirà anche il tesseramento».

cuperlo alla direzione pd cuperlo alla direzione pd

 

Se è vero che c’è così tanta voglia di entrare nella stazione di Renzi (e i numeri delle registrazioni lo confermano con 2.000 iscritti solo al sito e oltre 200 giornalisti accreditati) di sicuro chi ne starà fuori si preoccupa di farlo sapere. «Non ho dato un soldo alla Leopolda», giura a “Un giorno da pecora” l’imprenditore Guido Ghisolfi, che in passato ha sostenuto Renzi. «Ora è segretario », spiega, «e ha i suoi canali di finanziamento ».

Stefano Fassina Stefano Fassina

 

Assenti anche Giorgio Gori, ora sindaco di Bergamo, lo scrittore Alessandro Baricco e l’ex amministratore delegato di Luxottica Andrea Guerra, così come il finanziere Davide Serra, che però ha donato alla causa 175mila euro, circa la metà del costo calcolato per la convention. Torneranno invece Oscar Farinetti e Bruno Cucinelli, a cui si affianca la new entry Mike Moffo, consulente elettorale di Obama.

lorenza bonaccorsilorenza bonaccorsi

 

Renzi, che nei tre giorni sarà sempre presente, aprirà il meeting alle 19 di venerdì e subito dopo inizieranno gli interventi al microfono, quattro minuti a testa. Sul palco nessun ministro, anche la madrina dell’edizione 2013 Maria Elena Boschi starà nel backstage. A condurre sul palco i quattro parlamentari del Pd Lorenza Bonaccorsi, Silvia Fregolent, Luigi Famiglietti ed Edoardo Fanucci. «Invece di fare polemica», dice Fanucci, «Cuperlo dovrebbe venire ad ascoltarci».

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...