enrico letta alessandro zan

LETTA NON TOCCA PALLA SUL QUIRINALE E RICICCIA IL DDL ZAN! - IL SEGRETARIO DEL PD LANCIA UNA “GRANDE MOBILITAZIONE SUI TERRITORI” DI CINQUE MESI SULLA LEGGE ANTI-OMOFOBIA, CHE HA MANDATO A SBATTERE IN PARLAMENTO. MA ANCHE TRA I DEM SI SONO ACCORTI CHE È UN’INIZIATIVA FUORI TEMPO MASSIMO - ENRICHETTO HA SOLO BISOGNO DI FIDELIZZARE LA BASE SU UNA PROPOSTA IDENTITARIA, E SPOSTARE L’ATTENZIONE DAL VOTO PER IL COLLE, DOVE IL PD NON HA UNA STRATEGIA…

ALESSANDRO ZAN

Laura Cesaretti per "il Giornale"

 

Cinque mesi a parlare di ddl Zan, «una grande mobilitazione sui territori» e un tour in varie città italiane sul tema, per «non deflettere» dall'obiettivo di «tornare alla carica in Parlamento» sulla legge anti-omofobia. Il prossimo aprile, quando sarà possibile ricominciare la discussione stoppata dal voto del Senato. E quando, sospetta qualcuno, potrebbe essere in corso la campagna elettorale.

 

Il leader del Pd Enrico Letta convoca con gran solennità una diretta Instagram, insieme al portabandiera della battaglia Alessandro Zan, annunciando «novità». E la novità è questa: convocare «cinque agorà (piazze telematiche) straordinarie, in varie città italiane, per rilanciare l'attenzione» sul ddl, già mandato a schiantare in Parlamento con il decisivo contributo del Pd.

enrico letta foto di bacco (3)

 

Una scelta che un parlamentare Pd (poco rispettosamente) definisce «lunare»: «Ma vi pare che con la corsa al Quirinale ancora tutta da decidere, il futuro del governo in ballo e la pandemia in ripresa noi ci mettiamo a girare l'Italia con Zan a mo' di madonna pellegrina?».

 

giuseppe conte enrico letta

In effetti, dal Pd non pare arrivare un'ondata di entusiasmo per l'iniziativa lanciata dal segretario. Ad applaudire c'è solo l'inevitabile Monica Cirinnà, la pasionaria di «gay, trans e bambini libellula» che riuscì ad avere un ruolo determinante nell'affossamento del provvedimento.

monica cirinna foto di bacco (2)

 

Più cauta Valeria Fedeli che sottolinea come la legge sia «necessaria», ma invita il Pd a aprire un confronto «largo, plurale e democratico» sul testo. Persino l'Arcigay frena, apprezzando «ogni sforzo» per ottenere la legge, ma invitando Letta, «visto l'esito dell'iter del ddl Zan», a definire, prima di avventurarsi in un nuovo tentativo, quali siano i «punti fermi e irrinunciabili» di un nuovo testo, per evitare il rischio di una «trattativa al ribasso».

 

Ma, dal suo punto di vista, il segretario dem ha bisogno di riempire il vuoto di iniziativa di queste settimane chiamando a raccolta il proprio popolo su una proposta identitaria, e mettendo riparo alla pesante sconfitta parlamentare subita sul ddl Zan.

 

giorgia meloni enrico letta atreju

Spostando l'attenzione dal tema del giorno, ossia la partita per la successione a Sergio Mattarella, su cui il Pd non ha al momento una strategia propria e si trova costretto a giocare in difesa, dicendo no a «candidature di parte» (sottinteso Silvio Berlusconi) ma senza poter guidare l'iniziativa come cercano di fare - con risultati non brillantissimi - Matteo Salvini e Giorgia Meloni, con la quale però Letta pare avere un certo feeling: dopo averla coinvolta nella «maggioranza allargata» per il Colle e dopo la presenza alla festa di Atreju, oggi i due presenteranno insieme il libro di Luciano Violante.

 

Del resto un'intesa con la Meloni, per il segretario dem, è la carta per provare a ostacolare lo spauracchio di una candidatura Berlusconi. «In un Parlamento così frammentato - dice Chiara Gribaudo della segreteria Pd - non si può pensare di eleggere un presidente che sia leader di partito. Serve un nome autorevole che unisca».

enrico letta atreju 3giuseppe conte enrico lettaenrico letta giuseppe conte enrico letta atreju giuseppe conte

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…