giorgia meloni ue bce euro

IL “PACCO” DI STABILITÀ – AVVISATE GIORGIA MELONI: IL LIMITE DEL 3% DI DISAVANZO PUBBLICO RESTERÀ ANCHE NELLA “NUOVA” FORMULAZIONE DELLE REGOLE DEL PATTO DI STABILITÀ. LA DUCETTA SPERAVA DI NEGOZIARE UN APPROCCIO PIÙ MORBIDO IN UN “PACCHETTO” COMPLESSIVO, INSIEME A MES E PNRR, MA I TEDESCHI SONO IRREMOVIBILI – IL PARADOSSO DELLA LEADER DEI CONSERVATORI EUROPEI: SE VUOLE MODIFICARE LE REGOLE, LO DEVE FARE CON IL SOCIALISTA SANCHEZ E IL LIBERALE MACRON (I SUOI ALLEATI, I POLACCHI DEL PIS E GLI SPAGNOLI DI VOX, SE NE IMPIPANO DELL’ITALIA)

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

GIANCARLO GIORGETTI CHRISTIAN LINDNER

Il negoziato sulle nuove regole europee di bilancio sta entrando nel vivo, eppure ognuna delle grandi capitali dell’Unione sembra attribuirgli un significato diverso. Visto dalla Germania, è sempre di più un totem brandito dal ministro delle Finanze liberale Christian Lindner per rafforzare le proprie credenziali con l’elettorato rigorista e conservatore. Visto dall’Italia, sembra una variabile destinata a incidere sulla legge di Bilancio in via di definizione e dunque sui saldi di deficit nel 2024.

 

Visto da Bruxelles e dalle altre capitali, è qualcosa di diverso: un confronto sui livelli dello stock di debito accumulato e tempi e modi per ridurlo; ma non ha molto a che fare con i margini di manovra della prossima legge di Bilancio.

 

La regola che prevede un deficit entro il 3% del prodotto interno lordo è destinata a restare. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti lunedì ha invitato l’Unione europea ad avere «il senso della storia» […]. Ma, qualunque ne sia il senso, quel vincolo del 3% resta.

 

PNRR – GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA BY LE FRASI DI OSHO

Dunque, per la Commissione europea e gran parte dei governi, qualunque accordo sul nuovo patto di Stabilità non creerà spazio per l’Italia per allargare le maglie della legge di Bilancio che il governo sta per scrivere. Sembra persino plausibile che dopo le elezioni europee la Commissione Ue proponga nuove procedure per deficit eccessivo — magari attenuate — su Italia, Francia, Spagna, Belgio, Malta e Slovacchia.

 

Di certo […] nessuno fra i principali governi condivide nel merito la proposta italiana più concreta: non calcolare nei conti l’impatto dei prestiti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il governo di Roma dovrà dunque lavorare per allargare la sua rete di alleanze. E sperare nei suoi tradizionali avversari politici, oltre che in alcune delle figure più detestate dalla destra italiana.

 

TIMMERMANS HA UN CETRIOLONE PER VOI

Primo fra tutti Frans Timmermans, a lungo vicepresidente della Commissione con delega al Clima e oggi candidato premier alle elezioni di novembre in Olanda per la coalizione di centrosinistra fra socialisti e verdi: Timmermans ha un lieve vantaggio nella media dei sondaggi, secondo Politico , ma solo un suo successo può sfilare l’Olanda dall’alleanza dei Paesi che chiedono nuove regole di bilancio più severe di quelle che propone la Commissione europea.

 

Dall’altra parte dello scacchiere nei Paesi Bassi c’è Dilan Yesilgöz, 46 anni, l’ex ministra della Giustizia e della Sicurezza di origine curdo-turca che ha sostituito Mark Rutte come leader dei conservatori ed ha aperto a un’alleanza con l’estrema destra di Geert Wilders. Se fosse il socialista Timmermans a vincere in Olanda, l’Italia avrebbe una sponda in più nel negoziato sul patto di Stabilità. Se invece prevalesse la coalizione di centrodestra guidata da Yesilgöz, malgrado l’affinità ideologica, il governo di Meloni avrà un avversario nelle discussioni di politica di bilancio a Bruxelles.

 

pedro sanchez giorgia meloni 2

Simili considerazioni valgono per il rapporto con la Spagna. Le sensibilità su molti temi sono simili. Ma la premier italiana all’inizio dell’estate è però entrata direttamente nella campagna elettorale del Paese vicino con il suo comizio per Vox, il partito di estrema destra iberico; dunque contro il suo omologo di Madrid e collega in Consiglio europeo, Pedro Sánchez.

Quest’ultimo avrà silenziosamente preso nota dell’intervento di Meloni e per ora, contro le attese di molti, è uscito dalle elezioni ancora in piedi: […] dovrebbe essere l’attuale premier di Madrid a gestire la presidenza di turno spagnola e coordinare il negoziato sul nuovo patto di Stabilità fino alla fine dell’anno.

 

Dilan Yesilgoz

Peraltro c’è un terzo Paese con percezioni e priorità vicine a quelle italiane, con il quale i rapporti fra leader restano difficili: la Francia di Emmanuel Macron. Per contare nel confronto sulle regole di debito e deficit che sta entrando nel vivo, l’Italia ha dunque bisogno di alleati sorprendenti per il governo di destra-centro. Anche perché […] la Germania può contare su un numero sufficiente di alleati per bloccare la proposta della Commissione di percorsi di risanamento dai tempi più lunghi e flessibili.

emmanuel macron giorgia meloni SERGIO MATTARELLA EMMANUEL MACRON E GIOCONDA MELONI - MEME GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…