DOVE SONO FINITI GLI INDIGNADOS? GIROTONDI, POPOLO VIOLA E GRILLINI CHE FINE HANNO FATTO? TUTTI SUI MONTI! - SI DIVERTE FELTRI A INCARTARE I RIVOLUZIONARI ANTI-POMPETTA A BOCCONI: “SENZA BERLUSCONI È TRAMONTATA LA VOGLIA DI PROTESTARE. TUTTO CIÒ CHE AL GOVERNO PRECEDENTE VENIVA IMPEDITO DI FARE, È CONCESSO INVECE A MARIO MONTI LIBERO DI TOSARE IL GREGGE (LE PECORE SIAMO TUTTI NOI)” - E SUSANNA CAMUSSO? DA LADY DI FERRO A FACCIA DI TOLLA: NON STRILLA PIÙ, BELA”...

Vittorio Feltri per "il Giornale"

Adesso che la manovra ha azzannato il corpo sociale, si contano le ferite, e si leccano. Il governo tecnico si è comportato con astuzia: è riuscito a minimizzare gli effetti dei propri morsi spacciandoli per salutari e, in alcuni casi, usando un linguaggio morbido per descrivere la durezza del trattamento riservato ai cittadini. Prendiamo i carburanti. Aumenteranno di un botto, ma pochi finora se ne erano accorti: 11 centesimi al litro. E la supertassa sulle auto di lusso era pure passata inosservata, perché uno pensava: tanto a me non tocca, la mia vettura è media. Balle.

Praticamente qualsiasi macchina che non sia una utilitaria sarà penalizzata. Pochi esempi giusto per chiarire che qui non si scherza. Non scherza nessuno da quando Silvio Berlusconi si è dimesso. La satira è morta per mancanza della vittima preferita, non c'è un comico che strappi un sorriso, perfino Roberto Benigni non ha un tubo da dire, solo Fiorello diverte e si diverte perché, essendo un cavallo di razza, non ha bisogno del Cavaliere per fare ottimamente il suo lavoro. In meno di un mese l'Italia è cambiata.

Sono cambiati i costumi. Sono cambiate le reazioni benché la realtà sia sempre la stessa: quella di un Paese stremato dalla crisi, ingobbito sotto il peso di un debito pubblico senza eguali in Europa, impoverito da dieci anni di euro a suo tempo cambiato per 1936 lire e rotti (uno sproposito), paralizzato da un sistema politico antiquato, prigioniero di una Costituzione cucita su misura per gestire il dopo fascismo col terrore di un ritorno della dittatura.

All'improvviso, ritiratosi Berlusconi, cui si attribuiva la responsabilità di ogni guaio nazionale, è tramontata la voglia di protestare, manifestare, incendiare, organizzare cortei. Tutto ciò che al governo precedente veniva impedito di fare da partiti litigiosi e insensibili all'interesse comune, è concesso invece a Mario Monti, al quale si rivolgono garbate critiche e molti incoraggiamenti a proseguire nell'opera di tosatura del gregge (le pecore siamo tutti noi).

Il lettore ricorderà quanto fossero attivi girotondi, popolo viola e affini che si riconoscevano nei dipietristi e negli internauti di Beppe Grillo. Ecco, che fine hanno fatto? Non urlano più. Non vanno in piazza neanche a bersi un caffè. Non si fanno notare. Hanno sciolto i gruppi? Hanno riconquistato la pace dei sensi?

Sono spariti pure gli indignati, quelli che hanno occupato Roma un pomeriggio intero devastando ciò che stava loro intorno. Non si indignano più. Non sfilano più. Dispersi. Non gli frega nulla delle pensioni né delle tasse che, comunque, non pagano perché provvedono i genitori a versarle. Di precari si è smesso di discutere. Gli studenti hanno sospeso le ostilità forse perché il ministro Mariastella Gelmini si è ritirata a vita tranquilla.

L'Italia si è trasformata in un Paese pacifico, sobrio (come no?), attento ai conti pubblici e privati, forse terrorizzato dai tecnici. Sono maturati anche i sindacati? Hanno brontolato un po',ma si sono in fretta rassegnati. Giusto un paio d'orette di sciopero annunciato, roba piccola, simbolica, tanto per gettare fumo negli occhi dei lavoratori e dei pensionati.
Che pensare poi della signora Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil? Da lady di ferro a faccia di tolla: non strilla più, bela. E Monti può andare avanti per la sua strada lastricata di buone intenzioni. Attendiamo i risultati.

 

VITTORIO FELTRI BLACK BLOC A ROMABLACK BLOC IN AZIONE A ROMA Popolo viola a montecitorioSILVIO BERLUSCONI

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