gaetani manfredi andrea cozzolino luigi de magistris

“MANFREDI HA IL DOVERE DI SPIEGARE PERCHÉ AVEVA SCELTO COZZOLINO” – L’EX SINDACO DI NAPOLI, LUIGI DE MAGISTRIS, ATTACCA IL SUO SUCCESSORE, CHE AVEVA NOMINATO L’EURODEPUTATO DEL PD (DI RITO D'ALEMIAN-BASSOLINIANO) NELLA CABINA DI REGIA SULLA GESTIONE DEI FONDI DEL PNRR PER LA CITTÀ. LA NOMINA È SALTATA PER VIA DELLO SCANDALO QATARGATE, IN CUI È COINVOLTO COZZOLINO, MA RIMANE IL DUBBIO DI “GIGGINO”: “I NAPOLETANI DEVONO SAPERE…”

Vincenzo Iurillo per “il Fatto quotidiano”

 

GAETANO MANFREDI E GIUSEPPE CONTE

Se non fosse stato travolto dallo scandalo al Parlamento Ue (seppur senza essere indagato ma per ora solo citato nelle carte dell'inchiesta), l'eurodeputato Pd Andrea Cozzolino si sarebbe seduto al tavolo di gestione dei fondi europei e del Pnrr per Napoli e la provincia.

 

Così aveva deciso il sindaco dem Gaetano Manfredi, e a tirare fuori il documento di questa operazione che non è andata in porto per questione di giorni è stato il suo predecessore Luigi de Magistris.

 

luigi de magistris in versione che guevara

"Manfredi ha il dovere di spiegare perché aveva scelto Cozzolino, a me non sembra l'uomo giusto al posto giusto" attacca De Magistris, rispolverando il linguaggio da barricadero: "Il rettore Manfredi, espressione del pseudo laboratorio politico Pd-Cinque Stelle, al quale il governo Draghi ha consegnato tanto denaro pubblico dolosamente a noi negato, non vuole essere disturbato. I napoletani debbono sapere perché hanno cercato di colpire un'amministrazione fuori dal sistema, per poi far giungere fiumi di soldi a un'amministrazione figlia del sistema".

 

Abderrahim Atmoun Andrea Cozzolino Pier Antonio Panzeri

In effetti un decreto di nomina di Cozzolino c'è. Non è firmato dal sindaco Manfredi, ma dal suo vice in Città Metropolitana di Napoli, il deluchiano sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo.

 

Secondo questo decreto di tre pagine, diffuso da De Magistris, Cozzolino avrebbe dovuto far parte di una cabina di regia presieduta da Manfredi e composta dall'europarlamentare e da altre otto persone, tra cui cinque staffisti di Città Metropolitana, il professore Domenico Asprone nella sua qualità di consigliere del sindaco presso il Comune di Napoli per l'attuazione del programma di governo, e il vice capo di gabinetto della Città Metropolitana, Davide Leonardi.

 

gateano manfredi 7

Scriviamo al condizionale perché il decreto, che porta la data dell'11 novembre, non è stato attuato. Manfredi ha contrattaccato: "Sui temi della legalità nessuno mi può dare lezioni. L'ex sindaco pensi piuttosto ai 5 miliardi di debiti che ha lasciato e ai tanti problemi che abbiamo trovato e contro cui stiamo combattendo ogni giorno".

andrea cozzolinoluigi de magistris con mimmo lucano 1

 

 

giuseppe conte con la maglietta di maradonaANDREA COZZOLINO - BRANDO BENIFEI - ALESSANDRA MORETTI - MARIA ARENAANDREA COZZOLINO gateano manfredi 2Sigilli agli uffici degli assistenti dell?eurodeputato Andrea Cozzolino a Strasburgo gaetano manfredi ministro della ricercail sindaco di napoli gaetano manfredi

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…